mercoledì 8 dicembre 2021

Veneto I.G.T. Rosso Passito secco "Ai Volti San Lorenzo" 2016 - Corte Lenguin

Buonasera e buona festa dell'Immacolata a tutti!

Anche quest'anno, senza nemmeno essercene accorti, siamo quasi arrivati a Natale e il freddo, soprattutto in questi giorni incalza;  con queste temperature viene voglia di bere un buon vino rosso e allora oggi ne degusteremo uno. 

Ho scelto il Veneto I.G.T. Rosso Passito secco "Ai Volti San Lorenzo" 2016 prodotto da Corte Lenguin, una piccola realtà di San Pietro in Cariano in provincia di Verona.

Le uve utilizzate per questo vino sono le classiche autoctone di questo territorio, cioè Corvina Veronese, Corvinone e Rondinella, provenienti da vigneti impiantati a circa 250 mt. s.l.m. su terreni calcareo-argillosi; la vendemmia, manuale, viene effetuata nella seconda decade di Settembre. La vinificazione, che inizia nei primi mesi dell'anno successivo alla vendemmia, dopo un periodo di appassimento in fruttaio su graticci, avviene a contatto con le bucce, con rimontaggi giornalieri; matura in botti di rovere e poi affina in bottiglia prima della commercializzazione.

Alla vista si presenta rosso rubino molto carico con unghia appena tendente al granato;

al naso è intenso, elegante, con un bouquet variegato che parte dalle note fruttate di ciliegia Bigarrau matura, mora, mirtillo a cui fanno seguito sentori di sottobosco quali terra, foglie secche, humus, e ancora bacche di ginepro e di mirto, pepe nero, cuoio, per chiudere con note balsamiche e minerali di grafite.

In bocca è freschissimo, sapido e, nonostante i suoi 16 gradi alcolici, risulta equilibrato ed armonico; corpo imponente, con tannini setosi e già abbastanza affinati ed integrati. Molto persistente con finale caratterizzato soprattutto dalle bacche, la grafite, il pepe nero e la balsamicità.

Da abbinare a piatti di carne molto conditi come brasato o piatti di selvaggina.

Forse non è in vino da grandi invecchiamenti, ma sicuramente siamo di fronte ad un ottimo vino con un rapporto qualità prezzo molto competitivo!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

venerdì 29 ottobre 2021

IL BONTA' - 17° Salone delle eccellenze enogastronomiche dei territori - Fiera di Cremona

Parte venerdì 29 Ottobre e termina lunedì 1 Novembre "IL BONTA'", 17° Salone delle eccellenze enogastronomiche dei territori, presso la Fiera di Cremona; manifestazione in cui i produttori enogastronomici, mettono in risalto la qualità dei propri prodotti artigianali.

Sono esposti e si possono assaggiare circa duemila prodotti che rappresentano il Made in Italy delle eccellenze territoriali di tutto il nostro bellissimo Paese: olio extravergine d'oliva, vino, formaggi, latticini, salumi, mostarde, marmellate, miele, birra e tanti, tanti ancora, per esprimere il meglio dell'enogastronomia italiana.

Durante la manifestazione si svolgeranno anche diversi incontri ed eventi che potranno attrarre l'attenzione di molti appassionati e curiosi; ogni anno oltre 30.000 visitatori partecipano a questa manifestazione per degustare fantastiche leccornie.

L'ingresso è gratuito, basta registrarsi compilando l'apposito form e scaricare il proprio titolo di accesso gratuito da: http://www.ilbonta.it/visitare/

Io parteciperò sicuramente e voi? Sono certo di sì.

Buon divertimento!

D.B.




domenica 17 ottobre 2021

Grechetto Gentile dell'Emilia I.G.P. "Il Nativo Ancestrale" 2018 - TerraQuilia

Buonasera agli affezionati lettori e non di VinoDegustando!

Questa sera continuiamo con la carrellata di vini prodotti dall'Azienda Terraquilia di Guiglia in provincia di Modena; siamo nella terra del Lambrusco, ma anche di altri vitigni Autoctoni tra cui il Pignoletto, detto anche Grechetto Gentile. 
Il vino in degustazione oggi è proprio un Metodo Ancestrale Nativo ottenuto con uve di questo vitigno e con un taglio di Trebbiano provenienti da vigneti situati a circa 500 mt. s.l.m.; rimane 36 mesi sui propri lieviti, dopo i quali viene sboccato  alla volèe.

Alla vista è paglierino con riflessi dorati, con una fitta trama di finissime bollicine; 

al naso è intenso, elegante e regala sensazioni  molto fresche, di origine floreale di forsizia e glicine, agrumate di lime e cedro, fruttate di pera Abate e frutto della passione; si percepiscono anche note minerali e di erba appena tagliata.

In bocca si ha subito la conferma di tutta la grande freschezza percepita al naso; è sapido, verticale, teso e le fini bollicine accarezzano delicatamente le papille gustative. E' abbastanza persistente e nel finale si esprime soprattutto con la florealità e la mineralità.

Da bere come aperitivo o abbinato con salumi grassi o anche al cotechino, perché la sua elevata acidità e le sue bollicine riescono a "sgrassare" bene la bocca.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 3 ottobre 2021

Barolo D.O.C.G. 2008 - Az. Agr. Barale

Buonasera a tutti gli amanti del vino!

Questa sera ci occupiamo di un vino prodotto in una delle zone enologiche italiane più famose: le Langhe. Come tutti saprete, è un comprensorio vitivinicolo molto vocato soprattutto per i vini rossi e il vitigno più importante presente in questo territorio è sicuramente il Nebbiolo; con questo vitigno si producono qui due vini rossi molto conosciuti nel mondo: Barolo D.O.C.G. e il Barbaresco D.O.C.G.

Il vino che degusteremo è proprio un Barolo D.O.C.G. e precisamente quello prodotto dall'Azienda Agricola F.lli Barale, annata 2008.

Nebbiolo in purezza proveniente dai vigneti Coste di Rose, Preda e Monrobiolo, situati nel Comune di Barolo; dopo la diraspatura e una soffice pigiatura delle uve, viene avviata la fermentazione con lieviti indigeni. La macerazione dura circa 30 giorni, con frequenti irrorazioni delle bucce.

Alla vista è color granato tendente al mattonato.

Al naso non è tanto intenso, ma elegante, con sentori di visciole sotto spirito, pepe bianco, potpourry di fiori secchi, arachidi tostate, foglie secche e terra bagnata oltre a note balsamiche mentolate e agrumate.

In bocca è sapido e fresco, con una percezione alcolica però un po' eccessiva che lo rende non perfettamente equilibrato; questa bottiglia comincia anche a denotare i primi cedimenti strutturali. Nonostante ciò, risulta abbastanza persistente, con un finale improntato principalmente sulle note balsamiche e quelle speziate.

È un Barolo di buona fattura, ma questa bottiglia, forse anche a causa del tappo non in ottime condizioni, per quanto dimostrato in bocca è stata come si suol dire "presa per i capelli" in quanto non poteva essere conservata ulteriormente. 

Meno male che l'abbiamo stappata!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


domenica 26 settembre 2021

Bianco dell'Emilia I.G.P. Secco "Il Nativo Ancestrale XIII Luna" 2016 - TerraQuilia


 Buona serata a voi lettori di VinoDegustando!

Anche oggi siamo in "quel del Lambrusco" terra di Romagna, per assaggiare un altro vino prodotto dall'Azienda TerraQuilia: il Bianco dell'Emilia I.G.P. Secco "Il Nativo Ancestrale XIII Luna" 2016.

Si tratta di un vino frizzante ottenuto con uve Pignoletto e aggiunta di Trebbiano, imbottigliato ancora torbido nella prima fermentazione e sboccato alla volèe dopo 40 mesi di permanenza sui propri lieviti

Alla vista si presenta con un bellissimo color giallo paglierino dorato, molto carico, con riflessi ambrati e perlage non abbondante ma molto fine "a catenelle";

al naso è elegantissimo, intenso, minerale, balsamico, con sentori fruttati di mela renetta matura leggermente ossidata, fruttae esotica e pesca tabacchiera bianca, agrumati di cedro, floreali di rovere e sambuco.

In bocca è glicerico, denso, quasi "materico", teso e verticale con la parte agrumata e quella minerale-balsamica che donano tanta freschezza e le fini bollicine lo rendono "cremoso", accarezzando delicatamente le papille.

Da bere come aperitivo o abbinato a salumi o con piatti di pesce grasso come ad esempio l'anguilla, cucinata in maniera saporita.

Complimenti al produttore!!!!!!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.  

sabato 18 settembre 2021

Vino frizzante bio "Tresassi zero" 2019 - TerraQuilia


 Buonasera a tutti gli appassionati di vino!

Questa sera parleremo di un vino "particolare" prodotto nel "regno del Lambrusco", con un antico clone di Verdicchio di Guiglia e vinificato col Metodo Ancestrale Nativo, previa macerazione a freddo sulle fecce fini; imbottigliato durante la prima fermentazione e sboccato a la volèe dopo 12 mesi di affinamento sui lieviti.

Stiamo parlando del Vino frizzante bio  "Tresassi zero" 2019 prodotto da TerraQuilia.

Alla vista si presenta color paglierino molto carico;

al naso non è tanto intenso, ma elegante con sentori agrumati e freschi di lime e bergamotto, note floreali di forsizia, minerali di ruggine e tanta balsamicità.

In bocca è sapido e freschissimo, verticale, teso, quasi tagliente; al primo impatto con le papille, risalta principalmente l'aspetto agrumato, poi fuoriescono le note floreali, quelle minerali, la balsamicità e un leggero accenno erbaceo e di radice di liquirizia. Rimane in bocca molto a lungo in tutta la sua freschezza!

Buon prodotto, da bere come aperitivo o con spaghetti alle vongole o con pesce cucinato all'acqua pazza o comunque in modo delicato.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

martedì 14 settembre 2021

Salice Salentino Riserva D.O.C. "Sine Nomine" 2017 - Torrevento

Buonasera a tutti gli appassionati di vino!

L'Italia, come tutti sappiamo, ha la fortuna di essere il paese con il maggior numero di vitigni autoctoni; tra questi ci sono anche il Negroamaro e la Malvasia Nera, coltivati in Puglia, soprattutto in territorio salentino. 

Il vino di oggi è proprio ottenuto con questi due nobili vitigni: stiamo parlando del Salice Salentino Riserva D.O.C. "Sine Nomine" 2017 Prodotto dall'Azienda Torrevento. I vigneti sono impiantati a 50 mt. s.l.m. su suolo argilloso, di medio impasto, con sistema di allevamento ad alberello pugliese; la resa di uva è di 90 q.li/ha e l'uva viene vendemmiata nella seconda decade di settembre. La fermentazione si svolge con lunga macerazione e l'affinamento avviene in acciaio per 6 mesi, a cui seguono 12 mesi in botti grandi di rovere.

Alla vista è rosso rubino molto carico;

al naso è poco intenso ma molto elegante, con un bouquet molto ampio che va dai sentori di piccoli frutti come ciliegia Bigarrau, mora, mirtillo, bacche di ginepro e sambuco, di pepe nero e noce moscata, terra bagnata, humus e foglie secche, minerali di grafite e animali di cuoio.

In bocca è fresco, sapido, pieno, rotondo, con un corpo importante ma dai tannini setosi e ben integrati; quanto sentito al naso viene confermato appieno, con un centro bocca improntato sulla frutta e il finale sulle spezie, la mineralità e le bacche.

E' un vino che si fa bere e ribere......... e la bottiglia finisce troppo in fretta!

Buone degustazioni a tutti! 

D.B.

sabato 28 agosto 2021

Castel del Monte D.O.C.G. Bombino Nero "Veritas" 2020 - Cantine Torrevento

Buonasera a tutti gli appassionati di vino!

In questo periodo, dato che recentemente sono andato a far visita alla Cantina Torrevento di Corato, sto pubblicando una carrellata di articoli sui vini che ho assaggiato.

Forse non tutti sanno che la Puglia è stata una delle prime, se non addirittura la prima Regione italiana a produrre, ormai tanti anni fa vini rosati. Oggi parleremo infatti di un vino rosato che durante la degustazione mi ha colpito particolarmente per la sua eleganza; stiamo parlando del Castel del Monte D.O.C.G. Bombino Nero "Veritas" 2020.

Viene prodotto con uve Bombino Nero in purezza, raccolte a fine Settembre-inizio Ottobre, provenienti da vigneti impiantati a 400-500 mt. s.l.m. su suolo calcareo-roccioso e di medio impasto in superficie, con una resa uva di 100 q.li/ha.

Una volta raccolta, l'uva subisce una pressatura soffice a cui fa seguito una fermentazione a temperatura controllata; dopo la svinatura, affina in acciaio per 4 mesi e poi viene imbottigliato e ivi permane ancora un po' di tempo prima di essere commercializzato.

Alla vista è a rosa antico tenue;

al naso e delicato ed esprime sentori eleganti di rosa, pompelmo rosa, fragoline di bosco, lampone, ribes rosso e bianco, litchi, frutto della passione e tanta balsamicità.

In bocca è freschissimo e sapido, glicerico, verticale, corrispondente a quanto percepito al naso, con le note agrumate che insieme al ribes e al lampone, regalano un finale molto piacevole e persistente.

A me i vini piace degustarli per conto loro e non in abbinamento a cibi ma, volendolo abbinare si presta molto bene sia da aperitivo che da bere come un piatto di salumi o del pesce cucinato in modo abbastanza saporito come ad esempio una cernia al forno con le olive.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


lunedì 16 agosto 2021

Puglia I.G.T. Fiano "Torre del Falco" 2020 - Cantine Torrevento

Buona serata e buone vacanze a tutti gli appassionati di vino!

La puglia non è una regione che si possa dire "vocata" per i vini bianchi, in quanto più indicata per la produzione di rossi, però qualche buon bianco lo troviamo. Uno dei vitigni bianchi coltivati in questa regione è il Fiano e oggi parleremo proprio di un vino ottenuto da questa uva: il Puglia I.G.T. Fiano "Torre del Falco" 2020 prodotto dalle Cantine Torrevento.

Fiano in purezza, proveniente da vigneti situati sulle colline dell’area nord barese ad un'altitudine di 350-400 mt. s.l.m. e impiantati su suolo calcareo-argilloso di medio impasto e sistema di allevamento controspalliera a cordone speronato con 4.500 ceppi/ha ed una resa di uva di 110 q.li/ha; la vendemmia viene effettuata nella prima decade di settembre. 

Dopo una pressatura soffice, la fermentazione è a temperatura controllata e l'affinamento avviene in acciaio per 4 mesi e poi imbottigliato.

Alla vista è paglierino molto pallido quasi "carta";

al naso è elegante, balsamico, con sentori fruttati di pesca tabacchiera bianca, litchi e maracuja, agrumati di bergamotto, floreali di gelsomino, mughetto, sambuco e ginestra e, "tra le righe" si percepiscono anche note minerali e di salvia.

In bocca è freschissimo e sapidissimo, verticale e teso, ma nello stesso tempo rotondo e pieno, grazie ad una componente glicerica di tutto rispetto; corrispondente a quanto percepito al naso, con un'aggiunta salmastra-iodata che ricorda l'estate e gli aperitivi bevuti in riva al mare. Abbastanza persistente, con un finale principalmente improntato sulle note agrumate e quelle balsamiche.

Buon vino da bere come aperitivo, con primi piatti come spaghetti ai frutti di mare oppure con pesce cucinato all'acqua pazza.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

sabato 31 luglio 2021

Puglia I.G.T. "Bacca Rara" 2019 - Torrevento

Buonasera!

Anche questa degustazione riguarda un altro vino pugliese, infatti stiamo parlando del Puglia I.G.T. "Bacca Rara" 2019 prodotto dalle Cantine Torrevento di Corato.

Prodotto con uve Bombino bianco e Chardonnay, provenienti da vigneti situati sulle colline dell’area nord barese "C.da Regina" ed impiantati ad un'altitudine di 450 -500 mt. s.l.m. 

Il suolo é calcareo e il sistema di allevamento a controspalliera a cordone speronato con una densità di 5.000 ceppi ad ha. La resa di uva é di 80 q.li/ha e la vendemmia avviene con raccolta manuale nella 2° decade di settembre; la pressatura delle uve é soffice e la vinificazione avviene a temperatura controllata. L' affinamento è svolto in acciaio per 6 mesi a cui seguono 6 mesi di barrique prima dell'imbottigliamento.                                                                                                                              

Alla vista è giallo paglierino molto pallido con qualche riflesso verdino;

Al naso è elegante, molto fresco, con in primo piano sentori floreali di fiori di acacia e ginestra, agrumati di lime, erbe aromatiche di mentuccia e di timo, note minerali, iodate e tanta, tanta balsamicità.

In bocca è sapido, freschissimo, con una spalla acida importante che lo rende molto piacevole e persistente; finale molto fresco improntato sulle note agrumate, le erbe aromatiche e l'abbondante balsamicità.

Gran bel vino estivo, ma non solo, da abbinarsi soprattutto a piatti di pesce.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.



domenica 4 luglio 2021

Castel del Monte Rosso Riserva "Vigna Pedale" 2014 - Torrevento

Amici di VinoDegustando buonasera a tutti!

Anche se la stagione estiva mi fa prediligere i vini bianchi e soprattutto le bollicine, oggi ho voluto assaggiare un vino rosso di struttura: sto parlando del Castel del Monte Rosso Riserva "Vigna Pedale" 2014 prodotto dall'Azienda Torrevento (su questo blog troverete recensite anche altre annate di questo vino).

Si tratta di un vino ottenuto con Nero di Troia in purezza, provenienti da vigneti situati sulle colline dell'area della DOCG Castel del Monte (contrada Pedale) ad un'altitudine di 400 - 500 mt. s.l.m. su suolo calcareo-argilloso di medio impasto; il sistema di allevamento è controspalliera a cordone speronato con 4.500 ceppi/ha. La resa di uva è di 90 q.li/ha e la vendemmia viene effettuata tra fine ottobre e inizio novembre.

La fermentazione viene svolta con lunga macerazione e l'affinamento viene fatto prima in acciaio per 8 mesi, a seguire in legni grandi per 12 mesi e poi in bottiglia.

Alla vista è color rubino molto carico e luminoso con unghia appena tendente al granato.

Al naso non è tanto intenso ma elegantissimo ed etereo, balsamico, con un bouquet molto ampio e variegato; appena avviciniamo il bicchiere, si percepisce la frutta matura nera come la ciliegia Bigarrau, la mora e il mirtillo, poi bacche di ginepro, a seguire si cominciano a percepire il pepe nero e la noce moscata, poi il cuoio e note minerali di grafite.

In bocca è fresco, sapido, verticale, molto armonico ed equilibrato, con un corredo tannico importante e nobile ancora un po' "astringente", ma con un futuro molto promettente; la bocca dopo la deglutizione rimane asciutta, con un finale molto lungo, balsamico-speziato, che ti invita a rimettere il bicchiere alla bocca e, così facendo la bottiglia purtroppo dura molto poco.

Chapeau!

Ottimo vino, da abbinare a una grigliata di carne, preferibilmente di agnello, oppure formaggi molto stagionati come ad esempio un bel cacio cavallo un po' piccante.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 23 maggio 2021

Amarone della Valpolicella D.O.C. "Campo dei Gigli" 2003 - Tenuta Sant'Antonio

Buona serata a tutti i lettori di VinoDegustando!

Tra le zone vitivinicole più vocate del nord Italia, non possiamo certo dimenticare la Valpolicella, posizionata in provincia di Verona ad Est del Lago di Garda.

Il vino rosso più importante di questa area è sicuramente l'Amarone D.O.C.G., di cui oggi degusteremo quello prodotto dalla Tenuta Sant'Antonio: il "Campo dei Gigli" D.O.C. annata 2003. Ricordiamo che soltanto dal 2010 l'Amarone è stato insignito con la Denominazione di Origine Controllata e Garantita. 

Di questo stesso vino, il 18 Febbraio del 2017, ho pubblicato su questo stesso Blog il millesimo 2000, quindi se volete potete andare a curiosare.

Le uve con cui viene prodotto questo vino provengono da vigneti situati in Comune di Mezzane di Sotto, Località Monti Garbi (Vr), impiantati 40 anni fa a circa 300 m s.l.m., in terreni bianchi con scheletro calcareo e frazione limo-sabbiosa; i vitigni utilizzati sono Corvina e Corvinone per un 70%, Rondinella 20%, Croatina 5% e Oseleta 5%. 

Alla vista e rosso rubino-granato con unghia tendente al granato;

Al naso è abbastanza intenso, elegantissimo, etereo, balsamico, con un bouquet molto ampio e complesso che spazia dai sentori di ciliegia matura sotto spirito, di la carruba, di  bacche di ginepro, fior di sambuco e putpurry di fiori secchi, speziate di pepe nero e noce moscata, terrose di humus e foglie secche.

In bocca è sapido, fresco, rotondo, equilibrato ed armonico, con un corpo molto importante ma con tannini nobili, setosi e ben amalgamati. Corrispondente al naso, con un finale lunghissimo improntato sulle spezie, la balsamicita' e le bacche.

Vini di questa fattura io preferisco berli "in meditazione" a bocca pulita, prima di mangiare.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


lunedì 5 aprile 2021

Vino Rosso "Elso" 2008 - Azienda Agricola Ricci Daniele

Buongiorno e buona Pasqua a tutti!

Come già detto altre volte, il nostro Paese è caratterizzato da una molteplicità di vitigni autoctoni, sia a bacca bianca che nera; il vino di oggi è proprio ottenuto da una di queste uve, la Croatina, caratterizzata da grappoli molto grandi a bacca nera e molto coltivata in Oltrepò Pavese.

Il vino in degustazione il Rosso "Elso" 2008 prodotto dall' Azienda Agricola Daniele Ricci; ottenuto da uve Croatina in purezza, subisce un invecchiamento fino anche 5 anni in botti di legno, per poi affinare in bottiglia per almeno altri 3-4 anni. 

Alla vista è color rubino carico; sembra un vino giovanissimo e invece ha ben 13 primavere alle spalle.

Al naso è intenso, elegantissimo, etereo, con un bouquet ampio che spazia dai sentori fruttati di ciliegia matura, mora e mirtillo, per passare a quelli di sottobosco con foglie secche e humus, a seguire quelli speziati di pepe nero, per terminare con quelli minerali di grafite, il tutto arricchito da tanta balsamicità, note di sambuco e ginepro.

In bocca è sapido e freschissimo, anche per la grande balsamicità che fuoriesce abbondante, rendendolo armonico e piacevolissimo alla beva; corpo abbastanza imponente, con tannini setosi e ben amalgamati. Molto persistente con finale balsamico-speziato.

L'ho già bevuto e pubblicato su questo blog il 28 Gennaio 2020 e questa bottiglia, al contrario di quella assaggiata in quell'occasione, ha il tappo perfetto; è evoluto positivamente in qualche particolare, ma nel complesso, per questo vino il tempo sembra che non passi.

Ottimo!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


sabato 13 febbraio 2021

Alta Langa D.O.C.G. Extra Brut 2015 - Marcalberto


Buongiorno e buon fine settimana a tutti i lettori di VinoDegustando!

La mia passione per le bollicine metodo classico mi porta, appena ho un po' di tempo libero, in giro per l'Italia alla ricerca di "chicche per le mie papille". Questa degustazione è rivolta ad uno spumante prodotto a nord ovest del nostro "stivale". Siamo in Piemonte, in provincia di Cuneo e precisamente a S. Stefano Belbo: l'Azienda è Marcalberto e il vino di oggi è l'Alta Langa D.O.C.G. Extra Brut 2015.

Selezione di uve Pinot Nero e Chardonnay, pressate sofficemente, il cui solo fiore della soffice pressatura va a far parte di questa cuvée. La fermentazione alcolica avviene in legni usati, dove vi permane per circa 7 mesi, con batonnage settimanale; non subisce né filtrazioni né chiarifiche. La sboccatura o degorgement avviene dopo 36 mesi di permanenza sui lieviti, con dosaggio di circa 3 g/lt.

Alla vista paglierino pallido, con perlage regolare e molto fine;

al naso è abbastanza chiuso, ma elegantissimo, con in primo piano fiori di glicine e ginestra, poi fuoriesce il lime, la pera abate, note di erbe officinali e tantissima mineralità e balsamicità.

In bocca è freschissimo, sapido, teso, verticale, sostenuto da un'importante spalla acida, che lo rende piacevolissimo e lo accompagna in un lunghissimo finale improntato sulla mineralità e sulle note agrumate.

Gran buon spumante, da bere come aperitivo o anche a tutto pasto.........magari con una buona cassola.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

#vinodegustando #altalanga #marcalberto #metodoclassico #spumante #bollicine

domenica 31 gennaio 2021

Verona I.G.P. "Pinuar" 2016 - Corte Quaiara

Buona domenica a tutti gli "enonauti"!

Tra i vini rossi che prediligo, oltre a molti ottenutiti dalle tantissime uve autoctone italiane, c'è sicuramente il Pinot Nero; proprio per questo la degustazione di oggi si rivolge proprio ad un vino ottenuto con questa fantastica uva: il Verona I.G.P. "Pinuar" 2016 , prodotto dall'Azienda Agricola Corte Quaiara.

Uve Pinot Nero in purezza provenienti da vigneti impiantati sulle colline moreniche situate in comune di S. Giorgio in Salici, ad un'altitudine di 150-250 m. s.l.m. Esposizione Sud-Ovest, con terreno franco-sabbioso e un'età media delle viti di 10 anni, con densità di impianto di circa 6000 piante per ettaro allevate a Guyot semplice. La vendemmia è manuale e avviene verso la metà di Settembre con una produzione per ettaro è di 50 q.li. 

Una volta giunta in cantina, l'uva diraspata viene pressata sofficemente; la fermentazione avviene in vasche di acciaio inox a temperatura controllata, con rimontaggi e delestage giornalieri e in contatto con le bucce. La fermentazione malolattica si svolge nel mese di novembre in barrique e tonneau. 
La maturazione in barrique e tonneau nuovi dura 18 mesi a cui segue un affinamento in bottiglia per un anno. 

Alla vista è rubino-granato con unghia granata;

al naso non è tanto intenso, ma elegantissimo, con sentori fruttati di viscole sotto spirito, speziati di pepe bianco, terrosi di humus e poi cuoio, potpourry di fiori secchi, bacche di ginepro, ma soprattutto tanta, ma tanta balsamicità.

In bocca è freschissimo, sapido, armonico e l'apporto glicerico lo rende denso e rotondo; coerente con quanto sentito al naso, un'aggiunta di note agrumate lo rende ancora più fresco e gradevole alla beva. Molto persistente, con un piacevolissimo finale improntato sulla balsamicità.

Questo vino è la massima espressione delle grandi potenzialità del Pinot Nero ........ anche italiano; però per assaggiarlo nel momento della sua massima espressione, avremmo dovuto aspettare ancora 8-10 anni. 

Complimenti Giovanni, gran vino!!!!!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 24 gennaio 2021

Spumante M.C. Brut Rosé 2014 - Ca' Rovere

Buona sera e buona domenica!

La passione per le bollicine Metodo Classico mi porta sempre più ad assaggiare vini di questa tipologia, sia italiani che non, quindi per questo post ho scelto uno spumante prodotto da un'Azienda veneta situata ad Alonte in provincia di Vicenza: Cà Rovere e il vino è lo Spumante M.C. Brut Rosé millesimato 2014. 
Ottenuto da uve Chardonnay per il 70% e Garganega per il restante 30%, raccolte manualmente nel momento in cui il livello di maturazione permette di preservare uno spiccato livello di acidità; la pressatura dei grappoli avviene in modo soffice a 0,8 atm per evitare che i delicati profumi del mosto fiore vengano in contatto con sostanze che ne possano alterare le caratteristiche. 
A questo punto parte la fermentazione alcolica; dopodiché al vino viene aggiunta la "liquer de tirage", ottenuta da una miscela di zucchero e lieviti selezionati che daranno il via alla "presa di spuma". Viene imbottigliato e le bottiglie vengono tappate con tappo a corona e accatastate.

In questo vino la fase di affinamento sui lieviti dura 60 mesi.

Alla vista è di colore rosa antico tenue, con perlage abbondante e molto fine.

Al naso non è tanto intenso, ma elegantissimo con sentori agrumati di pompelmo rosa e clementina, floreali di glicine e una nota minerale leggermente ossidativa che lo rende "intrigante".

In bocca è sapido, fresco, teso e la componente glicerica, insieme alle fini bollicine, lo rende cremoso, rotondo ed armonico; a livello gustativo si percepisce immediatamente un'esplosione di agrumi, che lo rende molto piacevole e lo accompagna anche nel lungo e fresco finale.

Ottimo vino!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

sabato 16 gennaio 2021

Taurasi D.O.C.G. 2011 - Soc. Agr. Nativ

Buonasera a tutti gli appassionati di vino!

L'Italia ormai nasconde in ogni Regione grandi vini, sia rossi che bianchi e bollicine; per la degustazione di oggi ci rechiamo nella zona di Avellino, conosciuta per la sua alta qualità sia di vini rossi che bianchi. Il vino è il Taurasi D.O.C.G. 2011 imbottigliato dalla Società Agricola Nativ.

Uvaggio Aglianico in purezza, le cui uve provengono da vigneti impiantati in terreni di natura vulcanica, con sistema di allevamento a controspalliera a cordone speronato; la vendemmia si tiene nel mese di Ottobre.

La vinificazione avviene con una pre-macerazione a freddo, a cui fa seguito una macerazione sulle bucce per circa 20 giorni e fermentazione con lieviti selezionati; la malolattica è svolta in barriques di rovere francese. Matura in botti piccole per ventiquattro mesi e affina in bottiglia per ventiquattro.

Alla vista è rosso rubino molto carico, con unghia appena tendente al granato;

al naso è abbastanza intenso, elegante, etereo, con sentori di frutta molto matura come ciliegia, mora, gelso, mirtillo, minerali di grafite, terrosi di humus e foglie secche, speziati di pepe nero e, dopo la rotazione escono le bacche di ginepro e il goudron.

In bocca è sapido, potente, alcolico; il corpo è caratterizzato da tannini nobili e setosi. Peccato che manchi quel pizzico di acidità in più, che gli conferirebbe più armonia e una maggior persistenza e piacevolezza  di beva.

Questa bottiglia al naso prometteva di più; si tratta comunque di un vino di ottima fattura, non destinato però a lunghissimi invecchiamenti come invece altri Taurasi.

Da abbinare a piatti di carne molto saporiti come ad esempio il cinghiale.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 10 gennaio 2021

Spumante M.C. Brut Blanc de Blancs 2014 - Ca' Rovere

 Buongiorno e buona domenica a tutti gli affezionati lettori di VinoDegustando!

La mia passione per Champagne e Spumanti Metodo Classico penso vi sia ormai nota; in Italia ormai da qualche anno si producono vini di questa tipologia, molto spesso con vitigni autoctoni ma non solo. Vengono prodotti in tutte le Regioni del nostro bellissimo Paese e, molto spesso la loro qualità è molto elevata.

Oggi ne degusteremo uno proveniente dalla provincia di Vicenza: lo Spumante Metodo Classico Brut -Blanc de Blanc 2014 prodotto dall'Azienda Ca' Rovere, sita ad Alonte.

Chardonnay in purezza, i cui vigneti sono posti nella parte più meridionale dei Colli Berici, con esposizioni ottimali e buone escursioni termiche. I terreni sono calcarei di origine Eocenica; le uve vengono selezionate e raccolte manualmente verso la metà agosto. Rimane 60 mesi sui lieviti.

Alla vista è giallo paglierino-dorato con perlage fine e abbondante.

Al naso è abbastanza intenso, elegante, con sentori balsamici, minerali, floreali di acacia e ginestra, agrumato di bergamotto e cedro; qualche accenno di crema pasticcera e note iodate.

In bocca è sapido, freschissimo, grazie anche alla parte glicerica dell'alcol è anche rotondo; corrispondente al naso, equilibrato, con la parte agrumata e balsamica che lo rende piacevolissimo e lo accompagna in un lungo e freschissimo finale.

Da aperitivo o per accompagnare piatti di pesce.

Ottimo vino!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.



domenica 3 gennaio 2021

Molise D.O.C. Rosso Riserva "Don Luigi" 2011 - Di Majo Norante

Buogiorno e buon 2012 a tutti!

Tra le Regioni del Sud Italia, la più piccola è il Molise; piccola sì, ma enologicamente parlando, di tutto rispetto e oggi assaggeremo un vino rosso proveniente proprio da questa Regione: il Molise D.O.C. Rosso Riserva "Don Luigi" 2011 prodotto da Di Majo Norante.  

Ottenuto con le migliori uve di Montepulciano al 100%, provenienti da un vigneto di 6 ha situato a   100 mt s.l.m. impiantato 15 anni fa su terreno calcareo in Contrada Cocciolete; la produzione di uva è di 60/70 q.li/ha. Vinificato con lungo contatto del mosto con le bucce e maturato in barrique di rovere.

Alla Vista è rosso rubino carico, molto molto bello da vedere;

al Naso è intenso, elegantissimo, con in primo piano e ancora molto evidenti, sentori di frutta matura come ciliegia Bigarrau, mora e gelso, poi arrivano le note minerali di grafite, quelle speziate di pepe nero, quelle balsamico-mentolate insieme a bacche di mirto e di ginepro e quelle terrose di sottobosco.

In Bocca è freschissimo, sapido, denso, corrispondente a quanto sentito al naso, con una preponderanza balsamico-minerale che lo rende piacevolissimo e lo accompagna in un lunghissimo finale in cui fuoriescono anche le spezie e la liquirizia nera. Il corpo è "muscoloso", ma con tannini setosi e ben amalgamati.

Nonostante i nove anni già trascorsi dalla vendemmia, lo si può definire ancora "un bambino" che ha tantissima strada da percorrere......chissà come sarà tra 10-15 anni o anche più, mi piacerebbe poterlo assaggiare; mi sa che ne terrò via qualche bottiglia.

Gran vino! Tra qualche anno sarà un vino da "meditazione"; oggi lo si può abbinare benissimo a piatti di carne molto saporiti, selvaggina, cinghiale e......."chi più ne ha più ne metta".

Buone degustazioni a tutti!

D.B.




venerdì 1 gennaio 2021

Loazzolo D.O.C. 2007 V.T. "Sagittabondo" - Borgo Moncalvo

Buongiorno e buon anno a tutti!

Come già saprete, l'Italia è un paese con tantissime varietà di uve autoctone, molte delle quali ancora coltivate, altre non più; alcune invece, ancora coltivate ma su superfici molto modeste. Oggi parleremo di un vino la cui D.O.C. è in assoluto la più piccola in Italia: stiamo parlando del Loazzolo, un vino passito, prodotto con uve moscato bianco, i cui vigneti si estendono su appena tre ettari totali di superficie e una decina di produttori. 

Una delle Aziende proprietarie di parte di questi vigneti è Borgo Moncalvo della famiglia Elegir.          E' un'Azienda a conduzione famigliare, che ha la propria sede in un piccolo agglomerato di fabbricati, Borgo Moncalvo appunto, da cui prende il nome.

I vigneti di Moscato bianco da cui è prodotto il Loazzolo "Sagittabondo" 2007, sono stati impiantati negli anni '40, su terreni collinari con esposizione sud, sud-est e pendenza che va dall’80 al 100%, con una densità d’impianto superiore ai 6000 ceppi ad ettaro. Le uve vengono selezionate grappolo a grappolo e vengono appassite in parte su pianta e in parte in fruttaio; la vinificazione avviene nel mese di dicembre. Dopo una lunga fermentazione, l'affinamento viene svolto per alcuni anni in barrique di rovere e almeno per altri 12 mesi in bottiglia prima di essere commercializzato.

Alla vista è color oro-ambrato, con riflessi arancio;

al naso è intenso, elegantissimo, balsamico, con sentori di di agrumi canditi, albicocche disidratate, datteri e fichi secchi.

In bocca è freschissimo, sapido, glicerico, rotondo e pieno, corrispondente a quanto percepito al naso; qui i sentori di agrumi canditi, si trasformano in note di agrumi freschi, soprattutto clementina e arancia. E' molto persistente e armonico con un finale balsamico-agrumato, molto fresco e piacevole, che invita a berne ancora.

Gran bel vino! 

Da abbinare a formaggi abbastanza stagionati e/o erborinati, oppure a dolci a base di frutti di mandorle.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.