sabato 29 febbraio 2020

Valpolicella Ripasso DOC Classico Superiore 2017 - Corte Lenguin

Buon sabato sera a tutti gli appassionati di vino!

Tra le Regioni Italiane  enologicamente più conosciute e maggiormente frequentate dal turismo enogastronomico, c'è sicuramente il Veneto, di cui la Valpolicella è forse la zona più vocata per i vini rossi: a cominciare dal "mitico" Amarone per poi proseguire con il Valpolicella Classico e il Valpolicella Ripasso, ottenuti anche loro da uve autoctone di questo territorio.

Questa sera assaggeremo uno di questi vini, precisamente il Valpolicella Ripasso DOC Classico Superiore 2017, prodotto dall'Azienda Agricola Corte Lenguin.

Ottenuto con uve Corvina Veronese, Corvinone e Rondinella, provenienti da vigneti situati a 150-250 mt. s.l.m. su terreni calcareo-argillosi e vendemmiate manualmente nella prima decade di Ottobre.
Come molti sapranno, la vinificazione del Ripasso si ottiene per rifermentazione sulle vinacce del fratello maggiore Amarone. Matura poi in barrique e botti di rovere, prima di affinare in bottiglia.

Alla Vista è rosso rubino-violaceo molto carico

Al Naso è molto intenso, vinoso, abbastanza elegante e abbastanza ampio, con sentori fruttati di ciliegia matura, mirtillo, mora, prugna disidratata, speziati di pepe nero e chiodi di garofano oltre a primi accenni di note terrose di humus e animali di cuoio.

In Bocca è fresco, sapido, alcolico ma comunque equilibrato con un corpo abbastanza imponente e tannini ben integrati; corrispondente a quanto sentito in bocca con un'aggiunta di grafite e di balsamicita' che si sprigiona soprattutto nel finale.

Buon vino, con un rapporto qualità/prezzo eccezionale!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

giovedì 27 febbraio 2020

Garda DOC Pinot Grigio "Amphora" 2018 - Corte Quaiara

Buona serata a tutti!

Tra le Cantine che ammiro molto e che apprezzo per la qualità dei loro vini, c'è sicuramente l'Azienda di cui degusteremo oggi un particolarissimo prodotto: Corte Quaiara, del giovane ed intraprendente Giovanni Montresor. 
Dal cognome, si può intuire che fa parte di una delle "famiglie storiche" dell'enologia italiana, infatti suo bisnonno è stato, a fine del XIX° secolo il fondatore della omonima Azienda. 
Qualche anno fa ha deciso di iniziare una nuova esperienza lavorativa, aprendo questa Azienda e puntando sull'eccellenza.

Il vino oggetto della degustazione di questa sera è il Garda DOC Pinot Grigio "Amphora" 2018; prodotto con uve Pinot Grigio in purezza, provenienti dalle Colline moreniche, situate a S. Giorgio in Salici -Sona- ad un'altitudine di 150 - 250 m.s.l.m. Esposizione Sud-Ovest, terreno calcareo di origine wurmiana. Età media delle viti circa 20 anni, con una densità di impianto di circa 6000 ceppi per ettaro. La vendemmia è manuale, all’inizio di Settembre. 

Pigiatura soffice dell’uva diraspata, fermentazione alcolica a temperatura controllata di 16 ° C per 10-12 giorni, con macerazione delle bucce. Matura in anfore di terracotta per quasi un anno e poi affina per 8 mesi in bottiglia.

Alla Vista è giallo paglierino dorato con riflessi ramati....... bellissimo!

Al Naso non è tanto intenso ma di grandissima eleganza, con sentori floreali di tuberosa, mimosa e geranio, agrumate di cedro, balsamiche e con la classica nota minerale dei vini maturati in anfora;

in Bocca è freschissimo, sapido, glicerico, equilibrato, verticale e teso ma nello stesso tempo armonico, rotondo e morbido; corrispondente a quanto sentito al naso con le note floreali, quelle agrumate e un'aggiunta di pepe bianco, che accompagnano il vino in un finale di grandissima lunghezza, freschezza e piacevolezza.

Bravissimo Giovanni! Grandissimo Pinot Grigio!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 23 febbraio 2020

Spumante Metodo Classico Brut Nature 2014 - Ca' Rovere

Buona sera e buona fine domenica a tutti!

Tra le zone enologiche poco conosciute del nostro bellissimo Stivale, c'è sicuramente quella dei Colli Berici, situati in Veneto in provincia di Vicenza; il vino che degusteremo oggi proviene proprio da questo territorio: lo Spumante Metodo Classico Brut Nature 2014 prodotto dall'Azienda Agricola Ca' Rovere, che si trova precisamente ad Alonte.

Uve Chardonnay e Garganega provenienti da vigneti impiantati a 150 m s.l.m. con sistema di allevamento a pergoletta, raccolte manualmente. La vinificazione avviene tramite una pigiatura soffice e successiva fermentazione alcolica a temperatura controllata a 16-18° C. Rifermentazione in bottiglia con permanenza su lieviti selezionati per minimo 36 mesi.

Alla vista e giallo dorato molto luminoso con catenelle di bollicine molto fitte e molto sottili

Al naso e intenso, elegante, intrigante, con un bouquet ampio che va dalle note di frutta esotica matura come il mango, a quelle agrumate di cedro, per poi passare ai fiori gialli come la forsizia e poi a sentori minerali e balsamici.

In bocca è freschissimo, sapido, abbastanza glicerico, teso e verticale come uno spumante dovrebbe essere; coerente con quanto sentito in bocca con una prevalenza agrumata-balsamica che lo rende molto piacevole e molto fresco. Molto persistente, con un finale che regala anche  accenni speziati di pepe bianco.

Spumante di ottima qualità da bere a tutto pasto, con salumi, primi piatti a base di pesce e secondi di pesce e carni bianche. Per i lombardi, una bella cassoeula sarebbe l'ideale.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

martedì 18 febbraio 2020

Gattinara DOCG Riserva 2007 - Az. Agr. Petterino

Buona serata e buone degustazioni a tutti!

Tra le Regioni Italiane più conosciute nel mondo dal punto di vista enologico, c'è sicuramente il Piemonte anche perché caratterizzata da molte zone vitivinicole più o meno note ai più; il vino di questa sera appartiene forse ad uno dei territori meno famosi e meno "ridondanti" nel mondo enologico è cioè Gattinara, che da anche il nome anche alla Denominazione più importante di questa zona.

Il vino di questa sera è appunto il Gattinara DOCG Riserva 2007 prodotto dall'Azienda Agricola Petterino; ottenuto con uve Nebbiolo in purezza, provenienti da vigneti caratterizzati da terreni di origine vulcanica, situati a circa 400 mt. s.l.m. 
La vinificazione avviene con macerazione sulle bucce di 15 gg. per poi maturare per 4 anni in botti grandi.

Alla Vista è color mattonato tendente all'aranciato con unghia aranciata;

al Naso e intenso, balsamico, con  i sentori terziari in grande evidenza come cuoio, terra bagnata, foglie secche, potpourri di fiori secchi, pepe bianco oltre ancora qualche lieve accenno fruttato di ciliegia sotto spirito e albicocca disidratata.

In Bocca è sapido, caldo, glicerico, armonico, corrispondente a quanto sentito al naso, con una prevalenza balsamico-speziata che lo accompagna in un lungo e piacevole finale, ove fuoriesce anche l'albicocca disidratata e il cioccolato alla menta.

Ottimo vino!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.



sabato 15 febbraio 2020

Curtefranca D.O.C. "Corte del Lupo" 2016 - Ca' del Bosco

Buona serata e buon we!!!!!

Contravvenendo a alla filosofia di questo Blog, cioè parlare e divulgare la conoscenza di vini di piccole realtà enologiche, oggi parlerò di un vino di una Cantina molto famosa della Franciacorta: il Curtefranca D.O.C. "Corte del Lupo" 2016 prodotto da Ca' del Bosco.

Merlot 38%, Cabernet Sauvignon 33%, Cabernet Franc 22%, Carménère 7% le cui uve provengono da 8 vigneti situati nei Comuni di Cazzago San Martino e Passirano, dell'età media di 24-25 anni, vendemmiate a mano nella seconda e terza decade di Settembre con una resa di uva per ettaro di circa 85 q.li.
Le uve diraspate sono state fatte macerare per 20-22 gg a seconda della varietà e la fermentazione è avvenuta a temperatura controllata con più follature; solo dopo la fermentazione malolattica, in pieno inverno, si procede al travaso e all'assemblaggio dei diversi lotti per affinare circa 21 mesi in legno e in acciaio.
Poi il vino viene imbottigliato "per gravità" e vi affina per altri 3 mesi prima di essere commercializzato.

E qui vediamo com'è:

alla Vista è rosso rubino-violaceo scuro.

Al Naso è intenso, vinoso, con sentori di piccoli frutti di bosco in grande evidenza, qualche nota balsamica, speziata di pepe bianco, minerale di grafite, terrose di sottobosco e animali di cuoio;

in Bocca è freschissimo, sapido, corrispondente a quanto sentito al naso; tannini setosi e ben amalgamati. Finale lungo caratterizzato principalmente dalle
spezie e la balsamicita'.

Buon vino e grande l'enologo che lo ha prodotto!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

martedì 11 febbraio 2020

Castelli di Jesi Verdicchio Riserva DOCG Classico "San Paolo" 2016 - Pievalta

Buona serata!

Le Marche, bellissima Regione del Centro Italia, è anche un territorio ricco di cultura, anche  enologica, particolarmente provvisto di vitigni autoctoni a bacca bianca.
Tra questi sicuramente il più diffuso è il Verdicchio, da cui vengono prodotte due D.O.C.G.: il Castelli di Jesi Verdicchio Riserva e il Verdicchio di Matelica Riserva.

Alla prima di queste due denominazioni appartiene il vino che assaggeremo oggi e precisamente si tratta del Castelli di Jesi Verdicchio Riserva DOCG Classico "San Paolo" 2016 prodotto dalla Società Agricola Pievalta.

Verdicchio in purezza le cui uve provengono dai vigneti San Paolo Vecchie Vigne e San Paolo Bosco, impiantati in terreni ricchi di arenaria; le uve, dopo essere state sofficemente pressate, vengono fatte fermentare in acciaio a temperatura controllata. A seguire maturano per 18 mesi in acciaio sui propri lieviti e affinano per altri 6 mesi in bottiglia.

Alla Vista è color paglierino dorato molto luminoso;

al Naso è intenso, elegantissimo, con sentori floreali di fiori bianchi e gialli come acacia, gelsomino e forsizia, di erbe aromatiche come salvia e timo, fruttate di mela Golden, agrumate di cedro, balsamiche e minerali.

In Bocca è freschissimo, sapido, glicerico, teso, verticale, ma nello stesso tempo morbido e rotondo; corrispondente a quanto sentito al naso, con prevalenza di note agrumate di lime e di erbe aromatiche. Molto persistente, con un finale molto fresco e piacevole improntato sulla balsamicità, gli agrumi e le erbe aromatiche.

Gran bel Verdicchio da bere come aperitivo, con antipasti, con pesce o carni bianche.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


sabato 8 febbraio 2020

Bianco Veronese I.G.P. "Monte delle Saette" 2013 - Corte Quaiara

Buonasera e buon fine settimana!

Il Veneto è la seconda Regione Italiana per quantità di vino prodotto dopo la Puglia ed è contraddistinta da diverse zone enologiche: la zona del Lago di Garda, la famosissima Valpolicella, i Monti Lessini, la zona del Soave, la Valdobbiadene-Conegliano-Treviso, i Colli Iberici, i Colli Euganei, Breganze e Pramaggiore.

E' una Regione in linea di massima maggiormente vocata per i vini bianchi e le bollicine, salvo alcune zone, come ad esempio la Valpolicella, che si contraddistingue per i rossi, in primis "il mitico" Amarone della Valpolicella.

Quello di cui parleremo oggi è un vino bianco prodotto da un'Azienda della zona del Veronese, il cui titolare ha un cognome molto noto nel mondo del vino: Montresor e il suo nome di battesimo è Giovanni.
E' un giovane imprenditore vitivinicolo di 35 anni e la sua famiglia, grazie al suo bis nonno, si occupa di vini dalla metà del diciannovesimo secolo.

Il vino che degusteremo è il Bianco Veronese I.G.P. "Monte delle Saette" 2013 prodotto da Corte Quaiara (se volete potete anche leggere i Post pubblicati su VinoDegustando il 08-12-2017 e il 13-10-2018, relativi ad altri vini di quest'Azienda).

Prodotto con uve Pinot Grigio, Gold-Traminer e Bianca Fernanda provenienti da un vigneto situato sulle Colline Moreniche in località S.Giorgio in Salici, ad un'altitudine di 150-250 m.s.l.m. e con esposizione Sud-Est, impiantato su terreno franco-sabbioso. 
L'eta’media delle viti è di 10 anni, con una densità d'impianto di 6.000 ceppi per ettaro. 

La vendemmia viene effettuata manualmente in due tempi: una parte delle uve a fine agosto inizio settembre e un’altra parte a fine settembre inizio ottobre. 
La pigiatura è soffice, con uva intera e pressatura; la fermentazione è di 10-12 giorni a temperatura controllata di 16 gradi. L'affinamento è diverso e separato per ogni singolo uvaggio prima dell’assemblaggio. Una parte solo acciaio per 1 anno e una piccola parte fa un veloce passaggio di 5 mesi in barriques. Poi 6 mesi di affinamento in bottiglia.

Alla vista e giallo dorato molto limpido e luminoso;

al Naso e intenso, aromatico, elegante, con sentori balsamici in primo piano, erbe aromatiche, speziati di zenzero, floreali di forsizia e agrumati.

In Bocca è freschissimo, sapido, balsamico, glicerico, armonico,  teso e verticale; corrispondente a quanto sentito al naso con un finale molto lungo improntato sulla balsamicita' e gli agrumi.

Non sono amante dei vini aromatici, ma questo è molto particolare; complimenti Giovanni!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


giovedì 6 febbraio 2020

Oltrepo Pavese: Oltre....... gli scandali

Buonasera a tutti!
Nelle settimane appena trascorse, in internet e sulla stampa, moltissimi articoli si sono occupati dei  vini contraffatti scoperti in Oltrepo Pavese; premesso che il fatto in sé è da condannare in maniera molto forte e dura "senza se e senza ma", non mi sembra però il caso di generalizzare in maniera scandalistica tutta la produzione enologica di questa zona della Lombardia.

Tantissime più o meno meno piccole realtà Vitivinicole, pur lavorando in maniera seria e qualitativa, sono state ingiustamente danneggiate da colpe altrui.

Vi rammento che l'Oltrepo Pavese, enologicamente parlando, in questi ultimi anni ha fatto passi da gigante a livello qualitativo, soprattutto per quanto riguarda le bollicine Metodo Classico ma non solo; questa è infatti una delle zone vitivinicole italiane più vocate per la produzione di Pinot Nero.

Distruggere tutti questi anni di sacrifici, soltanto per pochi e soliti  "furbetti", non mi sembra assolutamente giusto per quelle tante Aziende che invece si contraddistinguono per serietà e qualità produttiva.
Diamo fiducia a chi lavora bene e condanniamo duramente invece chi pensa di poter fare quello che vuole, senza rispettare le "regole del gioco".

Buone degustazioni a tutti!

D.B.