lunedì 30 settembre 2019

Spumante Metodo Classico Dosaggio Zero "Perlugo" - Soc. Agr. Pievalta

Buona serata a tutti gli appassionati di vino  in cerca di novità!

L'Italia come tutti sappiamo è un bellissimo paese e in tutte le sue Regioni è presente almeno una zona dove si producono ottimi vini; quella della degustazione di oggi  si trova nel Centro Italia, nelle Marche e precisamente nell'area di Jesi. 
E' un territorio secondo me particolarmente vocato ai vini bianchi e il vitigno di oggi a mio parere ne è quello più rappresentativo e cioè il Verdicchio che, da qualche anno viene utilizzato anche per produrre bollicine sia col Metodo Classico che col Martinotti: oggi degusteremo lo Spumante Metodo Classico Dosaggio Zero "Perlugo" prodotto dalla Società Agricola Pievalta.
Questa è un azienda che produce i propri vini in regime di Agricoltura Biologica e quindi rispettosa dell'ambiente in cui viviamo, argomento particolarmente discusso in questo periodo.

Prodotto con uve Verdicchio in purezza, provenienti dai vigneti situati a Maiolati Spontini e San Paolo, caratterizzati da terreni Argilloso-calcarei; il sistema di allevamento utilizzato è il Guyot, con un numero di ceppi di 5300 per ha e una resa di  90 q.li.
La vinificazione avviene con una pressatura soffice, la fermetazione in vasche inox termocondizionate. Matura per 6 mesi in vasche inox e la sua permanenza sui lieviti è di 12-24 mesi.

Alla vista e paglierino molto pallido con perlage molto fine e abbondante;

al Naso non è tanto intenso ma elegante con sentori di pera e mela, fiori di glicine e ginestra, zenzero, rafano,  timo e accenni minerali. 

In Bocca e freschissimo, sapido, teso, verticale, con una componente glicerica che gli dona quella giusta rotondità; è corrispondente al naso, abbastanza persistente, con una prevalenza floreale-minerale-speziata che si allunga in un piacevole finale.

Ottimo come aperitivo, accompagna piatti di pesce e crostacei, carni delicate e formaggi non stagionati.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 22 settembre 2019

Vino Rosso "Castellania" V.D.T. - Azienda Agricola Daniele Ricci

Buongiorno e buona domenica!

Nonostante io sia un appassionato di "bollicine", dopo tanti vini bianchi e spumanti bevuti e degustati durante l'estate e con l'abbassarsi delle temperature, è arrivato il momento di cominciare a bere anche qualche buon vino rosso.

Quello di oggi proviene da una zona vitivinicola tra le mie preferite: i Colli Tortonesi. Terra del Timorasso ma non solo, infatti qui si producono anche ottimi vini rossi.

In particolare oggi parleremo del Vino Rosso "Castellania" V.D.T. prodotto dall'Azienda Agricola di Daniele Ricci. 
Questo vino, ormai da alcuni anni ha preso la denominazione "Colli Tortonesi D.O.C.", ma nella fattispecie l'annata in degustazione oggi e cioè il millesimo 2010, non riportava ancora, infatti essendo ancora un Vino da Tavola, non indica neppure l'anno di vendemmia in etichetta, che io mi sono fatto dichiarare dal Produttore.

Uve Barbera in purezza, provenienti da vigneti impiantati in terreni marnosi a 300-400 mt. s.l.m.; vendemmia effettuata manualmente solitamente verso fine settembre. La vinificazione avviene in acciaio inox, a cui seguono 24 mesi di invecchiamento in botte e 48 mesi in bottiglia.

Alla Vista è rosso rubino  con unghia solo appena, appena tendente al granato;

al Naso è elegantissimo, con un bouquet ampio, balsamico e molto minerale con sentori di grafite ed accenni di goudron, ciliegia sotto spirito, mora, mirtillo, prugna disidratata, bacche di ginepro, sentori di terra bagnata, cuoio, humus e altri profumi di sottobosco, chiodi di garofano, noce moscata e pepe nero.

In Bocca è rotondo, morbido, caldo per la sua alcolicità, ma nello stesso tempo fresco, teso e verticale perché sostenuto da un'ottima spalla acida; armonico ed equilibrato, glicerico, perfettamente corrispondente a quanto percepito al naso, con la mineralità e i sentori di sottobosco che si esprimono in un lunghissimo, piacevole ed elegante finale accompagnato dalle note speziate. Corpo imponente con tannini nobili ma non ancora perfettamente levigati ed integrati.

Gran vino! 10 anni che non si sentono assolutamente e davanti a lui ne ha ancora almeno altrettanti.

E come sempre: "Buone degustazioni a tutti!"

D.B.

mercoledì 11 settembre 2019

Verdicchio dei castelli di Jesi classico superiore doc "Ylice" 2017 - Poderi Mattioli

Buona serata a tutti gli amici di VinoDegustando!

L'Italia enoica ha la fortuna di avere una miriade di vitigni autoctoni sparsi in tutte le Regioni dello Stivale; tra quelli bianchi, uno che riveste sicuramente notevole importanza, sia per le caratteristiche organolettiche, ma anche per l'ottima capacità d'invecchiamento è il Verdicchio. 
Uva marchigiana utilizzata sia per ottenere ottimi vini fermi, ma da qualche anno anche bollicine sia nella versione Metodo Classico che Charmat.

Le zone principali dove questo vitigno viene coltivato in questa bellissima Regione del Centro Italia sono: Matelica e Jesi, in cui vengono prodotte le Denominazioni Verdicchio di Matelica D.O.C.G. e Verdicchio dei Castelli di Jesi D.O.C., nelle varie tipologie ammesse dai rispettivi Disciplinari.

Quello che Vi propongo oggi è il Verdicchio dei castelli di Jesi classico superiore D.O.C. "Ylice" 2017 prodotto dai Poderi Mattioli, piccola realtà situata a Serra De' Conti in provincia di Ancona.

Ottenuto da Uve Verdicchio al 100%, raccolte manualmente in vigneti a 350 mt. s.l.m. esposti a Sud/Sudest; la raccolta avviene per un 50% a maturazione anticipata e per l'altro 50% a completa maturazione.

Dopo la soffice pressatura, la fermentazione alcolica avviene in serbatoi d'acciaio a temperatura controllata di 14-16 ° C per 10/12 gg. L'affinamento avviene anch'esso in acciaio con frequenti batonnage per circa 6/8 mesi. Dopo l'imbottigliamento il vino affina per ulteriori 3/4 mesi in bottiglia.

Alla Vista e paglierino dorato pallido molto luminoso;

al Naso è molto intenso, elegantissimo, con sentori di fiori di acacia,  pera Williams,  mela bianca,  frutto della passione,  lime,  zenzero,  note balsamiche e minerali.

In Bocca è freschissimo, sapido, teso, verticale,  glicerico,  armonico ed equilibrato e lascia la bocca pronta per un nuovo assaggio;  molto persistente con un finale speziato-balsamico molto piacevole.

Pronto da bere subito, ma qualche anno d'invecchiamento non può altro che migliorarlo ulteriormente.

Ottimo vino!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.