domenica 29 maggio 2022

Colli Tortonesi D.O.C. "San Leto" 2012 - Az. Agr. Ricci Carlo Daniele

Buonasera a tutti e buona fine domenica!

Il caldo quest'anno è arrivato in forte anticipo e in modo prorompente, quindi con queste temperature si prediligono i vini bianchi; per la degustazione di questa sera, ho scelto una Denominazione che amo tantissimo, prodotto da un varietà di uva a bacca bianca che fino a poco più di vent'anni fa era praticamente scomparso e che, grazie a Walter Massa, vignaiolo dei Colli Tortonesi, è tornato alla ribalta:  il vitigno in questione è il Timorasso, che come molti di voi sapranno è in grado di "regalare" vini di grande longevità.

Gradatamente è stato reimpiantato da molti Produttori e oggi assaggeremo una versione, diciamo così "particolare" di questo straordinario vino: il Colli Tortonesi D.O.C. "San Leto" 2012 prodotto dall' Azienda Agricola di Daniele Ricci.  

Timorasso in purezza, il "San Leto" è una delle versioni "di punta" di questa piccola Cantina e viene prodotto soltanto nelle migliori annate; svolge una macerazione sulle bucce, in barrique, abbastanza lunga e viene messo sul mercato dopo diversi anni dalla vendemmia.

Alla vista è giallo oro con riflessi ambrati, limpidissimo nonostante non subisca né chiarifiche, né filtrazioni;

al naso è intenso, elegantissimo, minerale, balsamico, con sentori agrumati di cedro e frutta candita, speziate di zenzero, albicocca disidratata, frutta esotica e miele di castagno.

In bocca è freschissimo, sapido, glicerico, armonico, coerente con quanto percepito al naso, con un'aggiunta di pepe bianco; grande persistenza gustativa, soprattutto improntata sui sapori agrumati e quelli minerali-balsamici.

Grande interpretazione di Timorasso!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 22 maggio 2022

Franciacorta D.O.C.G. Dosaggio Zero 2011 - Castello Bonomi

Buona serata a tutti!

Sono un dichiarato amante delle bollicine Metodo Classico, anche se, lo confesso, non particolarmente di quelli prodotti in Franciacorta. Mio malgrado, siccome ritengo che bisogna assaggiare tutti i vini, questa sera il protagonista è proprio una bollicina di questa zona della Lombardia: il Franciacorta D.O.C.G. Dosaggio Zero 2011 prodotto da Castello Bonomi.
 
Intanto, avendo fatto un'affermazione "molto forte", voglio precisare che: 
  • come in tutte le zone vitivinicole, ci sono produttori eccellenti, altri un po' meno e altri ancora scarsi. 
  • inoltre, essendo la Franciacorta una zona contraddistinta da vigneti impiantati in collina e altri in pianura, anche questo aspetto influisce non poco sulla qualità e le caratteristiche dei vini prodotti.
  • altro aspetto da considerare e non sottovalutare, è che lo Spumante di questa sera è un Dosaggio Zero Millesimato e, per questa tipologia di bollicina, in quanto caratterizzata dal fatto che non viene in nessun modo "aiutata" con il dosaggio, viene di solito prodotta con le migliori uve, provenienti dai migliori vigneti dell'Azienda.
Ma ora andiamo a lui:

Prodotto con uve Chardonnay per un 50%  e Pinot Nero per il restante, attentamente selezionate ed essendo stata l'annata 2011 di particolare pregio, ha permesso un lungo affinamento sui lieviti in bottiglia.

La pressatura è soffice per estrarre solo il mosto fiore e il Pinot Nero, dopo la prima fermentazione, matura per circa 8 mesi in vasche d’acciaio termocondizionate. Successivamente viene miscelato allo Chardonnay che ha fermentato in piccole botti di rovere per circa 8 mesi. Questa Cuvée, dopo la rifermentazione, matura per oltre 80 mesi prima della sboccatura e poi affina ulteriormente in bottiglia per raggiungere armonia ed equilibrio.

Alla vista si presenta giallo paglierino-dorato, con perlage molto fine e abbondante;

al naso è intenso, elegantissimo, balsamico, Con sentori agrumati di bergamotto e lime, fruttati di ribes bianco e litchi, floreali di sambuco, speziate di zenzero e, aseguire arrivano le erbe aromatiche e la mineralità. 

In bocca è fresco, sapido, glicerico, con bollicine setose; corrispondente al naso, con una maggior percezione delle note minerali e delle erbe aromatiche. Unico "neo" di questo Franciacorta, forse sta nella poca persistenza in bocca, ma d'altronde la perfezione non è terrena.

Ottimo spumante, da bere come aperitivo o abbinato con piatti di pesce sia di acqua dolce che salata, anche cucinate in maniera "saporita", perchè le sue caratteristiche lo permettono.

Complimenti al Produttore!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


sabato 7 maggio 2022

Fiano di Avellino D.O.C.G. "Eclissi" 2018 - Az. Agr. Case d'Alto

Buona serata e buon weekend a tutti gli "enonauti"!

In Italia, come saprete, ci sono zone vocate alla viticoltura un po' in tutte le Regioni del nostro bellissimo Stivale; alcune sono più adatte per vitigni a bacca rossa, altre per quelli a bacca bianca e alcune, fortuna loro, sia per gli uni che gli altri. La zona dell'Avellinese, in Campania, fa parte a quest'ultima, infatti per quanto riguarda le uve rosse, la più famosa è sicuramente l'Aglianico, da cui si ottiene il famoso Taurasi D.O.C.G., tra quelle bianche il Fiano e il Greco sono quelle più conosciute.

Oggi parleremo di un vino bianco proprio di questa zona: Fiano di Avellino D.O.C.G. "Eclissi" 2018,  prodotto dall'Azienda Agricola Case d'Alto, situata a Grottaminarda.

Ottenuto da uve Fiano al 100%, provenienti da un vigneto situato in località Lapio, impiantato nel 2011 ad un'altitudine di 320 mt. slm, su terreno argilloso-calcareo, con una densità di 4500 ceppi/ha e forma di allevamento a controspalliera e potatura a Guyot. La vendemmia viene effettuata manualmente a fine settembre, con una resa di uva di 1,1 kg/ceppo.

Una volta che arriva in cantina l'uva subisce una pigiadiraspatura soffice dei grappoli e lunga pressatura a freddo in ambiente protetto dall’ossigeno; il mosto non subisce chiarifiche "forzate", diventando limpido solo attraverso una sedimentazione naturale a bassa temperatura.

La fermentazione alcolica avviene con lieviti selezionati e poi permane a lungo sulle fecce fini in serbatoi di acciaio inox ed, in minima parte, in piccole botti di rovere.

Alla vista è un bellissimo color giallo paglierino dorato molto luminoso;

al naso è intenso, elegante, balsamico, con note agrumate di lime in primo piano, floreali di acacia, speziate di zenzero e pepe bianco oltre a note iodate.

In bocca è sapido, freschissimo, verticale e teso; la glicerina gli regala rotondità e corpo. La persistenza e l'armonia sono però leggermente penalizzate da una percezione alcolica un po' eccessiva.

Buon prodotto, che si fa bere molto piacevolmente......"ha il suo perchè".

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 1 maggio 2022

Cerasuolo d'Abruzzo D.O.C. Superiore "Villa Gemma" 2020 - Masciarelli

Buonasera a tutti gli enoappassionati!

Oggi, più che di un vino, voglio parlarvi di un personaggio, purtroppo scomparso nel 2008, "emblema" della rinascita della viticoltura Abruzzese e grande protagonista di quella Italiana: Giovanni Masciarelli. 

Imprenditore illuminato, straordinario vignaiolo e geniale produttore vitivinicolo che, nel 1981 dopo un soggiorno in Francia, seguendo le orme del nonno, decise di cominciare la sua avventura, cominciando ad imbottigliareo Montepulciano e Trebbiano. Partendo da un vigneto di soli 2,5 ettari, ha costruito, piano piano un impero vitivinicolo, acquisendo uno dietro l'altro appezzamenti più o meno grandi e anche la fantastica Tenuta del Castello di Semivicoli. 

Purtroppo, come spesso accade alle "grandi persone", in maniera prematura è venuto a mancare a soli 52 anni. Per fortuna, la moglie Marina Cvetic, ha saputo continuare, come sicuramente il marito avrebbe desiderato, lo sviluppo di quell'Impresa vitivinicola da lui iniziata e straoirdinariamente ben avviata.

Il vino che assaggeremo oggi è il Cerasuolo d'Abruzzo D.O.C. Superiore "Villa Gemma" 2020; ottenuto da uve Montepulciano in purezza, provenienti dai vigneti situati a circa 400 mt s.l.m. nel Comune di S. Martino sulla Marrucina, piantati su terreno calcareo con sistemi di allevamento sia a Pergola Abruzzese che a Guyot semplice.

Dopo la raccolta manuale, l'uva subisce una diraspapigiatura a cui fa seguito una permanenza sulle bucce di 24 ore a 4°C; la fermentazione alcolica avviene a temperatura controllata e poi staziona sulle fecce fini fino all'imbottigliamento.

Alla vista si presenta con un colore rosso lampone, tonalità caratteristica di questa tipologia di vino;

al naso è intenso, elegante, con sentori lampone, melagrana, ciliegia Ferrovia, rosa, arancia sanguinella e note balsamiche.

In bocca è freschissimo, sapido, verticale e quasi "tagliente", corrispondente a quanto percepito al naso, con una predominanza di note agrumate, che qui, oltre all'arancia sanguinella, si  percepiscono sapori di pompelmo rosa molto maturo.

E' un vino di buona fattura, molto beverino, che per essere apprezzato a pieno, deve essere bevuto ad una temperatura di 13-14°.

Complimenti a Gianni Masciarelli e alla moglie Marina Cvetic, per il grande progetto imprenditoriale che sono stati in grado di realizzare e per i tanti ottimi vini che producono!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.