domenica 31 gennaio 2021

Verona I.G.P. "Pinuar" 2016 - Corte Quaiara

Buona domenica a tutti gli "enonauti"!

Tra i vini rossi che prediligo, oltre a molti ottenutiti dalle tantissime uve autoctone italiane, c'è sicuramente il Pinot Nero; proprio per questo la degustazione di oggi si rivolge proprio ad un vino ottenuto con questa fantastica uva: il Verona I.G.P. "Pinuar" 2016 , prodotto dall'Azienda Agricola Corte Quaiara.

Uve Pinot Nero in purezza provenienti da vigneti impiantati sulle colline moreniche situate in comune di S. Giorgio in Salici, ad un'altitudine di 150-250 m. s.l.m. Esposizione Sud-Ovest, con terreno franco-sabbioso e un'età media delle viti di 10 anni, con densità di impianto di circa 6000 piante per ettaro allevate a Guyot semplice. La vendemmia è manuale e avviene verso la metà di Settembre con una produzione per ettaro è di 50 q.li. 

Una volta giunta in cantina, l'uva diraspata viene pressata sofficemente; la fermentazione avviene in vasche di acciaio inox a temperatura controllata, con rimontaggi e delestage giornalieri e in contatto con le bucce. La fermentazione malolattica si svolge nel mese di novembre in barrique e tonneau. 
La maturazione in barrique e tonneau nuovi dura 18 mesi a cui segue un affinamento in bottiglia per un anno. 

Alla vista è rubino-granato con unghia granata;

al naso non è tanto intenso, ma elegantissimo, con sentori fruttati di viscole sotto spirito, speziati di pepe bianco, terrosi di humus e poi cuoio, potpourry di fiori secchi, bacche di ginepro, ma soprattutto tanta, ma tanta balsamicità.

In bocca è freschissimo, sapido, armonico e l'apporto glicerico lo rende denso e rotondo; coerente con quanto sentito al naso, un'aggiunta di note agrumate lo rende ancora più fresco e gradevole alla beva. Molto persistente, con un piacevolissimo finale improntato sulla balsamicità.

Questo vino è la massima espressione delle grandi potenzialità del Pinot Nero ........ anche italiano; però per assaggiarlo nel momento della sua massima espressione, avremmo dovuto aspettare ancora 8-10 anni. 

Complimenti Giovanni, gran vino!!!!!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 24 gennaio 2021

Spumante M.C. Brut Rosé 2014 - Ca' Rovere

Buona sera e buona domenica!

La passione per le bollicine Metodo Classico mi porta sempre più ad assaggiare vini di questa tipologia, sia italiani che non, quindi per questo post ho scelto uno spumante prodotto da un'Azienda veneta situata ad Alonte in provincia di Vicenza: Cà Rovere e il vino è lo Spumante M.C. Brut Rosé millesimato 2014. 
Ottenuto da uve Chardonnay per il 70% e Garganega per il restante 30%, raccolte manualmente nel momento in cui il livello di maturazione permette di preservare uno spiccato livello di acidità; la pressatura dei grappoli avviene in modo soffice a 0,8 atm per evitare che i delicati profumi del mosto fiore vengano in contatto con sostanze che ne possano alterare le caratteristiche. 
A questo punto parte la fermentazione alcolica; dopodiché al vino viene aggiunta la "liquer de tirage", ottenuta da una miscela di zucchero e lieviti selezionati che daranno il via alla "presa di spuma". Viene imbottigliato e le bottiglie vengono tappate con tappo a corona e accatastate.

In questo vino la fase di affinamento sui lieviti dura 60 mesi.

Alla vista è di colore rosa antico tenue, con perlage abbondante e molto fine.

Al naso non è tanto intenso, ma elegantissimo con sentori agrumati di pompelmo rosa e clementina, floreali di glicine e una nota minerale leggermente ossidativa che lo rende "intrigante".

In bocca è sapido, fresco, teso e la componente glicerica, insieme alle fini bollicine, lo rende cremoso, rotondo ed armonico; a livello gustativo si percepisce immediatamente un'esplosione di agrumi, che lo rende molto piacevole e lo accompagna anche nel lungo e fresco finale.

Ottimo vino!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

sabato 16 gennaio 2021

Taurasi D.O.C.G. 2011 - Soc. Agr. Nativ

Buonasera a tutti gli appassionati di vino!

L'Italia ormai nasconde in ogni Regione grandi vini, sia rossi che bianchi e bollicine; per la degustazione di oggi ci rechiamo nella zona di Avellino, conosciuta per la sua alta qualità sia di vini rossi che bianchi. Il vino è il Taurasi D.O.C.G. 2011 imbottigliato dalla Società Agricola Nativ.

Uvaggio Aglianico in purezza, le cui uve provengono da vigneti impiantati in terreni di natura vulcanica, con sistema di allevamento a controspalliera a cordone speronato; la vendemmia si tiene nel mese di Ottobre.

La vinificazione avviene con una pre-macerazione a freddo, a cui fa seguito una macerazione sulle bucce per circa 20 giorni e fermentazione con lieviti selezionati; la malolattica è svolta in barriques di rovere francese. Matura in botti piccole per ventiquattro mesi e affina in bottiglia per ventiquattro.

Alla vista è rosso rubino molto carico, con unghia appena tendente al granato;

al naso è abbastanza intenso, elegante, etereo, con sentori di frutta molto matura come ciliegia, mora, gelso, mirtillo, minerali di grafite, terrosi di humus e foglie secche, speziati di pepe nero e, dopo la rotazione escono le bacche di ginepro e il goudron.

In bocca è sapido, potente, alcolico; il corpo è caratterizzato da tannini nobili e setosi. Peccato che manchi quel pizzico di acidità in più, che gli conferirebbe più armonia e una maggior persistenza e piacevolezza  di beva.

Questa bottiglia al naso prometteva di più; si tratta comunque di un vino di ottima fattura, non destinato però a lunghissimi invecchiamenti come invece altri Taurasi.

Da abbinare a piatti di carne molto saporiti come ad esempio il cinghiale.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 10 gennaio 2021

Spumante M.C. Brut Blanc de Blancs 2014 - Ca' Rovere

 Buongiorno e buona domenica a tutti gli affezionati lettori di VinoDegustando!

La mia passione per Champagne e Spumanti Metodo Classico penso vi sia ormai nota; in Italia ormai da qualche anno si producono vini di questa tipologia, molto spesso con vitigni autoctoni ma non solo. Vengono prodotti in tutte le Regioni del nostro bellissimo Paese e, molto spesso la loro qualità è molto elevata.

Oggi ne degusteremo uno proveniente dalla provincia di Vicenza: lo Spumante Metodo Classico Brut -Blanc de Blanc 2014 prodotto dall'Azienda Ca' Rovere, sita ad Alonte.

Chardonnay in purezza, i cui vigneti sono posti nella parte più meridionale dei Colli Berici, con esposizioni ottimali e buone escursioni termiche. I terreni sono calcarei di origine Eocenica; le uve vengono selezionate e raccolte manualmente verso la metà agosto. Rimane 60 mesi sui lieviti.

Alla vista è giallo paglierino-dorato con perlage fine e abbondante.

Al naso è abbastanza intenso, elegante, con sentori balsamici, minerali, floreali di acacia e ginestra, agrumato di bergamotto e cedro; qualche accenno di crema pasticcera e note iodate.

In bocca è sapido, freschissimo, grazie anche alla parte glicerica dell'alcol è anche rotondo; corrispondente al naso, equilibrato, con la parte agrumata e balsamica che lo rende piacevolissimo e lo accompagna in un lungo e freschissimo finale.

Da aperitivo o per accompagnare piatti di pesce.

Ottimo vino!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.



domenica 3 gennaio 2021

Molise D.O.C. Rosso Riserva "Don Luigi" 2011 - Di Majo Norante

Buogiorno e buon 2012 a tutti!

Tra le Regioni del Sud Italia, la più piccola è il Molise; piccola sì, ma enologicamente parlando, di tutto rispetto e oggi assaggeremo un vino rosso proveniente proprio da questa Regione: il Molise D.O.C. Rosso Riserva "Don Luigi" 2011 prodotto da Di Majo Norante.  

Ottenuto con le migliori uve di Montepulciano al 100%, provenienti da un vigneto di 6 ha situato a   100 mt s.l.m. impiantato 15 anni fa su terreno calcareo in Contrada Cocciolete; la produzione di uva è di 60/70 q.li/ha. Vinificato con lungo contatto del mosto con le bucce e maturato in barrique di rovere.

Alla Vista è rosso rubino carico, molto molto bello da vedere;

al Naso è intenso, elegantissimo, con in primo piano e ancora molto evidenti, sentori di frutta matura come ciliegia Bigarrau, mora e gelso, poi arrivano le note minerali di grafite, quelle speziate di pepe nero, quelle balsamico-mentolate insieme a bacche di mirto e di ginepro e quelle terrose di sottobosco.

In Bocca è freschissimo, sapido, denso, corrispondente a quanto sentito al naso, con una preponderanza balsamico-minerale che lo rende piacevolissimo e lo accompagna in un lunghissimo finale in cui fuoriescono anche le spezie e la liquirizia nera. Il corpo è "muscoloso", ma con tannini setosi e ben amalgamati.

Nonostante i nove anni già trascorsi dalla vendemmia, lo si può definire ancora "un bambino" che ha tantissima strada da percorrere......chissà come sarà tra 10-15 anni o anche più, mi piacerebbe poterlo assaggiare; mi sa che ne terrò via qualche bottiglia.

Gran vino! Tra qualche anno sarà un vino da "meditazione"; oggi lo si può abbinare benissimo a piatti di carne molto saporiti, selvaggina, cinghiale e......."chi più ne ha più ne metta".

Buone degustazioni a tutti!

D.B.




venerdì 1 gennaio 2021

Loazzolo D.O.C. 2007 V.T. "Sagittabondo" - Borgo Moncalvo

Buongiorno e buon anno a tutti!

Come già saprete, l'Italia è un paese con tantissime varietà di uve autoctone, molte delle quali ancora coltivate, altre non più; alcune invece, ancora coltivate ma su superfici molto modeste. Oggi parleremo di un vino la cui D.O.C. è in assoluto la più piccola in Italia: stiamo parlando del Loazzolo, un vino passito, prodotto con uve moscato bianco, i cui vigneti si estendono su appena tre ettari totali di superficie e una decina di produttori. 

Una delle Aziende proprietarie di parte di questi vigneti è Borgo Moncalvo della famiglia Elegir.          E' un'Azienda a conduzione famigliare, che ha la propria sede in un piccolo agglomerato di fabbricati, Borgo Moncalvo appunto, da cui prende il nome.

I vigneti di Moscato bianco da cui è prodotto il Loazzolo "Sagittabondo" 2007, sono stati impiantati negli anni '40, su terreni collinari con esposizione sud, sud-est e pendenza che va dall’80 al 100%, con una densità d’impianto superiore ai 6000 ceppi ad ettaro. Le uve vengono selezionate grappolo a grappolo e vengono appassite in parte su pianta e in parte in fruttaio; la vinificazione avviene nel mese di dicembre. Dopo una lunga fermentazione, l'affinamento viene svolto per alcuni anni in barrique di rovere e almeno per altri 12 mesi in bottiglia prima di essere commercializzato.

Alla vista è color oro-ambrato, con riflessi arancio;

al naso è intenso, elegantissimo, balsamico, con sentori di di agrumi canditi, albicocche disidratate, datteri e fichi secchi.

In bocca è freschissimo, sapido, glicerico, rotondo e pieno, corrispondente a quanto percepito al naso; qui i sentori di agrumi canditi, si trasformano in note di agrumi freschi, soprattutto clementina e arancia. E' molto persistente e armonico con un finale balsamico-agrumato, molto fresco e piacevole, che invita a berne ancora.

Gran bel vino! 

Da abbinare a formaggi abbastanza stagionati e/o erborinati, oppure a dolci a base di frutti di mandorle.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.