Amici del nettare di Bacco, ben ritrovati!
Eccoci di nuovo qui per un altro appuntamento degli Approfondimenti Tecnici di VinoDegustando, per parlare delle differenze tra due tecniche che dividono gli appassionati di vino: la Fermentazione Spontanea e quella Controllata.
La fermentazione è il momento magico in cui il mosto si
trasforma in vino. Ma come avviene questo processo? E soprattutto, quanto
influisce sulla qualità e sul carattere del prodotto finale?
In questo articolo esploriamo le differenze tra
fermentazione spontanea e controllata, analizzando vantaggi, rischi e impatto
aromatico.
Fermentazione spontanea
Vantaggi
- Espressione
del terroir: i lieviti indigeni presenti sulle bucce e
in cantina riflettono l’ambiente specifico del vigneto.
- Maggiore
complessità aromatica: la biodiversità microbica genera una
varietà di composti aromatici (esteri, alcoli superiori, terpeni) che
arricchiscono il profilo del vino.
- Vini
unici e non standardizzati: ogni annata può dare risultati diversi,
valorizzando l’artigianalità e la naturalità.
Rischi
- Imprevedibilità: l’avvio
della fermentazione può essere lento o irregolare, con rischio di arresti
o deviazioni microbiche.
- Difetti
organolettici: maggiore esposizione a batteri acetici o
eterolattici che possono causare acidità volatile o odori sgradevoli.
- Controllo
limitato: difficile gestire la fermentazione in modo
preciso, soprattutto in annate problematiche.
Impatto aromatico
- Aromi più
sfaccettati e territoriali, con note fermentative complesse e
profumi primari liberati da lieviti non-Saccharomyces (es. Torulaspora,
Zygosaccharomyces).
- Possibile
presenza di note selvatiche o rustiche, apprezzate in certi stili
naturali.
Fermentazione controllata (con lieviti
selezionati)
Vantaggi
- Affidabilità
e sicurezza: fermentazione rapida e completa, con
minori rischi di deviazioni.
- Controllo
aromatico: si possono scegliere ceppi che esaltano
specifici profumi (fruttati, floreali, speziati).
- Ripetibilità: utile
per produzioni su larga scala o per mantenere uno stile costante.
Rischi
- Standardizzazione: uso
diffuso di pochi ceppi può portare a vini simili tra loro, riducendo la
personalità.
- Minor
espressione del terroir: i lieviti selezionati possono sovrastare
la flora microbica locale.
Impatto aromatico
- Aromi puliti
e definiti, spesso più intensi ma meno complessi.
- Profilo
gustativo più tecnico e prevedibile, ideale per mercati che cercano
coerenza.
La scelta tra fermentazione spontanea e controllata non è una questione di giusto o sbagliato, ma di stile, filosofia e obiettivi enologici. Il vero valore sta nel conoscere entrambe le tecniche e scegliere consapevolmente.
Buone degustazioni a tutti!
D.B.
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