lunedì 8 settembre 2025

Moscato d'Asti D.O.C.G "San Grod" 2015 - Azienda Mario Torelli

 Buon pomeriggio amici del vino buono!

Questa settimana su VinoDegustando, ho il piacere di presentarvi una vera chicca enologica: il Moscato d'Asti D.O.C.G "San Grod" 2015 della Cantina Mario Torelli.

Questa è una Cantina vitivinicola che nel 1987 ha deciso di mettere in pratica le regole dell’Agricoltura Biologica e dal 1993 con la certificazione ufficiale. Dunque questa azienda fu la prima, nel gennaio 1993, ad ottenere la certificazione T000001 proprio per il Moscato d’Asti vendemmia1992.

Normalmente siamo abituati a considerare il Moscato d’Asti come un vino dolce da dessert da consumare giovane, entro l’anno successivo alla vendemmia; qui ci troviamo invece davanti a un vino che di vendemmie ne ha alle spalle ben 10.

Alla vista si presenta con un giallo oro brillante, luminoso e vivo. Un colore che già anticipa la sua evoluzione aromatica e la sua struttura complessa.

Al naso è un’esplosione di profumi intensi e stratificati. Si apre con note di frutta tropicale come mango e papaya, seguite da zenzero candito, buccia d’arancia e di limone candite. Emergono poi sentori floreali di petali di calendula appassiti, camomilla e a seguire miele di tiglio, castagna secca e carruba con una chiusura che vira verso la mineralità e una balsamicità crescente col passare del tempo nel bicchiere. Questa complessità olfattiva è tipica dei vini aromatici longevi, e dimostra come il Moscato d’Asti possa sorprendere anche dopo un decennio.

In bocca è un trionfo per le papille gustative. Freschissimo, sapido, verticale, ma anche glicerico e rotondo. La corrispondenza naso-bocca è perfetta, con l'aggiunta dell'albicocca disidratata; persistenza aromatica lunga che si distende sulle note floreali della camomilla e della calendula, e ritorni di zenzero e agrumi canditi.

Un vino che non solo racconta il territorio, ma anche il tempo.

Non più solo vino da dessert, questo Moscato d’Asti si è trasformato in un vino da meditazione, ideale da gustare lentamente, magari accompagnato da un pezzo di cioccolato fondente. Un abbinamento che esalta la sua dolcezza equilibrata, la freschezza e la complessità aromatica.

Chapeau Gianfranco… questo è un piccolo capolavoro! Un esempio perfetto di vino aromatico da invecchiamento, che sfida le convenzioni e regala emozioni autentiche.

Buone degustazioni a tutti!

D. B.

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