domenica 14 settembre 2025

Colli Tortonesi D.O.C. Timorasso "Pitasso" 2021 - Claudio Mariotto

Buona domenica, a tutti gli appassionati di vino! 

Questa settimana su VinoDegustando vi porto alla scoperta di un'altra vera chicca enologica piemontese: il Colli Tortonesi D.O.C. "Pitasso" 2021, firmato dal talentuoso vignaiolo Claudio Mariotto.

Nasce nel cuore delle colline tortonesi, e precisamente in quel di Vho, da uve Timorasso in purezza, coltivate su suoli calcareo-argillosi, i cui vigneti sono gestiti con rispetto assoluto per la natura: nessun concime chimico, nessun diserbante, nessun prodotto sistemico. Solo il lavoro paziente e consapevole di chi crede in una viticoltura sostenibile e rigenerativa.

La vendemmia, rigorosamente manuale, avviene a fine settembre, quando le uve raggiungono il perfetto equilibrio tra freschezza e maturità. La vinificazione è delicata: una pressatura soffice e lenta preserva l’integrità del frutto, mentre la fermentazione spontanea, condotta a temperatura controllata, lascia che siano i lieviti indigeni a raccontare il territorio.

Il vino affina per un anno sulle fecce nobili in vasche d’acciaio, con leggeri bâtonnage che ne arricchiscono la struttura e la complessità. Segue un ulteriore riposo di almeno 12 mesi in bottiglia, dove il Timorasso si evolve, si distende, si prepara a raccontare la sua storia nel calice.

Alla vista, si presenta con un affascinante giallo paglierino dorato, luminoso e cristallino, che ne anticipa la struttura e complessità.

All’olfatto, l’intensità aromatica è sorprendente: un profilo elegante e minerale, con sfumature balsamiche ed eteree. Il bouquet è ampio e raffinato, con note floreali di bouvardia, sambuco, ginestra e gelsomino, accompagnate da sentori agrumati di cedro maturo, spezie come zenzero e erbe aromatiche quali timo.

Al palato, il vino si distingue per una freschezza vibrante, una sapidità decisa e una struttura glicerica e materica. È avvolgente, armonico e coerente con quanto percepito al naso. La persistenza gustativa è lunga e raffinata, con un finale che richiama le note balsamiche e minerali, segno distintivo di un vino da invecchiamento.

Sebbene già eccellente oggi, comincerà ad esprimere il meglio di sé almeno tra 7-8 anni, rivelando appieno il suo potenziale olfattivo-gustativo.

Complimenti al maestro vignaiolo Claudio Mariotto, che riesce a valorizzare al meglio le caratteristiche di questo eccezionale vitigno autoctono e del terroir delle Colline Tortonesi, ottenendo vini autentici e di grande personalità.

Grazie alla sua struttura e intensità, questo vino si presta anche a abbinamenti audaci come uno stinco di maiale al forno, e altri piatti ricchi e saporiti.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


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