Per questa settimana ho scelto un vino che incarna eleganza,
complessità e territorio: il Piemonte DOC Pinot Nero “Bricco del Falco”,
un’etichetta di prestigio firmata dall’Azienda Isolabella della Croce,
eccellenza vitivinicola nel cuore del Piemonte.
Questo Pinot Nero in purezza , nasce da vigneti esposti a
Est e Ovest, situati in una zona collinare caratterizzata da altitudine ideale,
forti escursioni termiche, suoli magri e calcarei e un microclima perfetto per
esaltare le peculiarità di questo nobile vitigno. Il terroir piemontese, con la
sua mineralità e freschezza, regala al “Bricco del Falco” una personalità unica
e riconoscibile.
La raccolta delle uve avviene manualmente, al raggiungimento della piena maturazione. Dopo una diraspatura e pigiatura delicata, la fermentazione inizia in vinificatori orizzontali a temperatura controllata (24°–26°C), con follature lente e delicate. Quando il mosto raggiunge i 7–8 gradi alcolici, viene svinato: una parte prosegue la fermentazione nel tino Vinooxygen, dove si completano anche la fermentazione malolattica e l’affinamento; l’altra parte termina il processo in acciaio, per poi affinare in barriques e tonneaux.
Ma ora è giunto il suo momento:
Colore rosso rubino brillante, con riflessi granato, limpido
e luminoso.
Al naso si presenta con un bouquet raffinato e complesso,
con note di marasca sotto spirito, more, mirtilli, fiori secchi, carruba, bacche
di sambuco, humus, pepe bianco e chiodi di garofano e un accenno di vaniglia, arricchito da una spiccata
mineralità e altrettanta balsamicità.
Al palato è fresco, sapido e morbido, con una struttura
rotonda e glicerica. I tannini nobili e setosi confermano il suo potenziale
evolutivo. Il finale è lungo, persistente, dominato da note minerali e
balsamiche, che ne esaltano la verticalità e l’armonia.
Il “Bricco del Falco” è molto più di un Pinot Nero, è
espressione autentica del territorio piemontese, frutto di una vinificazione
meticolosa e di una visione enologica moderna. Un plauso al talento
dell’enologo Andrea Elegir, che ha saputo interpretare con maestria questo
vitigno così esigente.
Lunga vita al Bricco del Falco: un vino che promette ancora
grandi emozioni nel tempo.
Da abbinare a salumi, piatti di carne rossa o selvaggina.
Buone degustazioni a tutti!
D.B.

Nessun commento:
Posta un commento
Chiunque volesse inserire un commento sugli Articoli immessi dall'Autore, è benvenuto.