Cari appassionati di vino, ben ritrovati!
Secondo appuntamento della settimana con gli Approfondimenti
Tecnici di VinoDegustando: oggi ci immergiamo nel cuore della vinificazione
per scoprire insieme cos’è il mosto d’uva, come viene ottenuto e quali
elementi lo compongono. Un viaggio tra zuccheri, acidi e polifenoli
per capire davvero da dove nasce il vino.
Cominciamo a dire che il mosto d’uva è il liquido
che si ottiene dalla pigiatura dell’uva fresca, prima che inizi la
fermentazione. È la materia prima da cui si produce il vino, ed è ricco di
zuccheri, acidi, vitamine e polifenoli. In pratica, è il “succo d’uva” non
ancora trasformato in vino.
Composizione chimica del mosto
Il mosto è un mix naturale di elementi che influenzano
direttamente il gusto, l’aroma e la struttura del vino. Ecco i principali componenti
del mosto d’uva:
- Acqua (70–80%):
veicolo principale di tutte le sostanze.
- Zuccheri (glucosio
e fruttosio): 15–30%, fondamentali per la fermentazione alcolica.
- Acidi
organici: tartarico, malico e citrico, che regolano il pH e l’acidità.
- Polifenoli:
tannini e antociani, responsabili del colore del vino e
delle sue proprietà antiossidanti.
- Sostanze
azotate e vitamine: nutrimento per i lieviti.
- Sali
minerali: come potassio, calcio, ferro e zinco, che influenzano
la sapidità del vino.
Tipologie di mosto
Esistono diverse varianti di mosto, ognuna con un ruolo
specifico nella vinificazione:
- Mosto
cotto: concentrato e dolce, usato per correggere altri mosti o per
produrre vini speciali.
- Mosto
muto: trattato con anidride solforosa, serve per bloccare la
fermentazione.
- Mosto
concentrato rettificato (MCR): utilizzato per arricchire il contenuto
zuccherino di altri mosti, senza alterarne il profilo aromatico.
Perché conoscere il mosto è importante
Capire cos’è il mosto d’uva e come è
composto è fondamentale per chi ama il vino. Che tu sia un sommelier, un
produttore o un semplice appassionato, conoscere la composizione del
mosto ti aiuta a comprendere meglio le caratteristiche organolettiche
del vino che bevi.
Buone degustazioni a tutti!
D.B.
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