giovedì 7 agosto 2025

Per la Rubrica "Approfondimenti Tecnici" di VinoDegustando: Cosa sono i solfiti e a cosa servono

Buona serata a tutti!

Eccoci qui per il secondo incontro della settimana con gli “Approfondimenti Tecnici” di VinoDegustando, la nostra rubrica che vi guida alla scoperta dei segreti della vinificazione e dell’universo del vino. 

In questa puntata, accendiamo i riflettori su un componente spesso discusso e poco compreso: cosa sono i solfiti e a che cosa servono.

I solfiti nel vino sono composti chimici, principalmente l’anidride solforosa, utilizzati nella vinificazione per preservare il vino e mantenerne la qualità nel tempo. I vini con solfiti possono avere una migliore conservabilità, grazie alle loro proprietà antiossidanti e antimicrobiche. Tuttavia, i solfiti naturali si generano già spontaneamente durante la fermentazione, quindi anche i vini “senza solfiti aggiunti” ne contengono comunque una minima parte.

L’aggiunta di solfiti è più comune nei vini bianchi e rosati, che sono più sensibili all’ossidazione, mentre i vini rossi, ricchi di tannini, ne richiedono meno. Negli ultimi anni, i consumatori più attenti alla salute e all’ambiente hanno mostrato maggiore interesse per i vini biologici a basso contenuto di solfiti, prodotti con pratiche enologiche più naturali e controllate. In effetti, molti produttori italiani offrono vini biologici senza solfiti aggiunti o con bassissime quantità, proprio per andare incontro a chi cerca un vino più “pulito”.

Ma è vero che i solfiti fanno male? In genere no. La maggior parte delle persone li tollera bene, ma chi è particolarmente sensibile — come gli asmatici — può avvertire disturbi come mal di testa, congestione nasale o difficoltà respiratorie. Va anche detto che il mal di testa post-vino può essere causato da altri fattori, come la disidratazione, le istamine presenti nel vino o il consumo eccessivo di alcol.

Dal punto di vista normativo, l’etichetta “contiene solfiti” è obbligatoria se la concentrazione supera i 10 mg per litro. Esistono anche indicazioni più specifiche su certi vini, come “vino naturale” o “vino biodinamico”, spesso associati a una vinificazione senza solfiti aggiunti, ma non sempre privi del tutto.

I limiti di solfiti nei vini, variano dalla tipologia del vino stesso, in sintesi sono:

·       Vini rossi tradizionali: 150 mg/litro.

·       Vini bianchi e rosati tradizionali: 200       mg/litro, elevabile a 250 mg/litro in caso di   elevato residuo zuccherino.

·       Vini rossi biologici: 100 mg/litro.

·       Vini bianchi biologici: 150 mg/litro.

Questi limiti si riferiscono alla quantità totale di anidride solforosa presente nel vino al momento dell'immissione del prodotto sul mercato.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

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