domenica 17 agosto 2025

Piemonte D.O.C. Merlot "Il Novo" 2021 - Az. Agr. Mario Torelli

Buona sera a tutti in questa rovente domenica di metà agosto! 

Per il consueto appuntamento settimanale dedicato a un vino, oggi voglio condividere con voi una vera chicca enologica scoperta durante il mio recente tour enociclistico svolto tra le splendide colline dell’Astigiano.

Durante la tappa nella Cantina Mario Torelli a Bubbio, ho avuto il piacere di assaggiare il Piemonte D.O.C. Merlot “Il Novo” 2021: un vino rosso sorprendente, elegante e ricco di personalità.

Il Merlot piemontese ha una storia affascinante: arrivato dalla Francia a metà Ottocento, ha trovato nella Langa Astigiana un terroir ideale per esprimere eleganza, struttura e profondità. Il vino rosso Il Novo, prodotto da uve Merlot 100%, nasce da una scelta audace e affettuosamente provocatoria: quando Gianfranco propose al padre Mario, storico vigneron piemontese, di impiantare Merlot, la risposta fu ironica e memorabile “Che novità è? Il Merlot si coltiva in Piemonte da soli 200 anni, Barbera e Dolcetto da 2000!”.

Così nacque Il Novo, un vino che celebra la tradizione vitivinicola italiana con uno sguardo moderno.

La vinificazione di “Il Novo” è meticolosa: uve Merlot 100% che, dopo una macerazione di 10–14 giorni, viene svinato e trasferito in vasche d’acciaio per completare la fermentazione alcolica e quella malolattica. In primavera, il passaggio in barrique segna l’inizio di un affinamento lungo e paziente, che dura circa 24 mesi. Solo allora, dopo l’assemblaggio e l’imbottigliamento, è pronto per raccontare la sua storia in ogni calice.

Alla vista si presenta con un rosso rubino profondo, carico e quasi impenetrabile, ma al tempo stesso luminoso e invitante. Un colore che promette intensità e struttura.

All’olfatto è intenso ed elegantissimo, con un bouquet ampio e stratificato. Si apre con piccoli frutti rossi maturi: marasca, mora, mirtillo, per poi evolvere in un ventaglio di note terziarie, come grafite, humus, tabacco, cioccolato alla menta, china, rabarbaro, bacche di sambuco. Chiude con un tocco speziato di pepe nero e noce moscata, che dona profondità e fascino.

Al palato è sapido e fresco, con una struttura importante che non sovrasta mai l’equilibrio. I suoi 14,5 gradi alcolici si fanno sentire, ma sono ben integrati in un corpo armonico. I tannini sono nobili, setosi e perfettamente amalgamati, contribuendo a una beva elegante e appagante. Il finale, persistente e avvolgente, gioca su note balsamiche e speziate, lasciando una scia memorabile.

Un Merlot che non si limita a raccontare il territorio: lo scolpisce, lo esalta, lo trasforma in emozione; da abbinare a selvaggina e carni rosse alla brace e, se volete esagerare, una fiorentina“è la morte sua”.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

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