Buon pomeriggio amici del vino buono!
Questa settimana su VinoDegustando, ho il piacere di
presentarvi una vera chicca enologica: il Moscato d'Asti D.O.C.G "San
Grod" 2015 della Cantina Mario Torelli.
Questa è una Cantina vitivinicola che nel 1987 ha deciso di
mettere in pratica le regole dell’Agricoltura Biologica e dal 1993 con la
certificazione ufficiale. Dunque questa azienda fu la prima, nel gennaio 1993,
ad ottenere la certificazione T000001 proprio per il Moscato d’Asti
vendemmia1992.
Normalmente siamo abituati a considerare il Moscato d’Asti come un vino dolce da dessert da consumare giovane, entro l’anno successivo alla vendemmia; qui ci troviamo invece davanti a un vino che di vendemmie ne ha alle spalle ben 10.
Alla vista si presenta con un giallo oro brillante, luminoso
e vivo. Un colore che già anticipa la sua evoluzione aromatica e la sua
struttura complessa.
Al naso è un’esplosione di profumi intensi e stratificati.
Si apre con note di frutta tropicale come mango e papaya, seguite da zenzero
candito, buccia d’arancia e di limone candite. Emergono poi sentori floreali di
petali di calendula appassiti, camomilla e a seguire miele di tiglio, castagna
secca e carruba con una chiusura che vira verso la mineralità e una balsamicità
crescente col passare del tempo nel bicchiere. Questa complessità olfattiva è
tipica dei vini aromatici longevi, e dimostra come il Moscato d’Asti possa
sorprendere anche dopo un decennio.
In bocca è un trionfo per le papille gustative.
Freschissimo, sapido, verticale, ma anche glicerico e rotondo. La
corrispondenza naso-bocca è perfetta, con l'aggiunta dell'albicocca
disidratata; persistenza aromatica lunga che si distende sulle note floreali
della camomilla e della calendula, e ritorni di zenzero e agrumi canditi.
Un vino che non solo racconta il territorio, ma anche il
tempo.
Non più solo vino da dessert, questo Moscato d’Asti si è
trasformato in un vino da meditazione, ideale da gustare lentamente, magari
accompagnato da un pezzo di cioccolato fondente. Un abbinamento che esalta la
sua dolcezza equilibrata, la freschezza e la complessità aromatica.
Chapeau Gianfranco… questo è un piccolo capolavoro! Un
esempio perfetto di vino aromatico da invecchiamento, che sfida le convenzioni
e regala emozioni autentiche.
Buone degustazioni a tutti!
D. B.