venerdì 25 dicembre 2020

Sagrantino di Montefalco D.O.C.G. 2006 - Perticaia

Buona giornata e buon Natale a tutti!

In questo periodo, con la pandemia in corso in tutto il mondo, bisogna cercare di rendersi la vita più piacevole; bere un buon vino, per un appassionato è certamente un modo per rilassarsi e raggiungere questo obiettivo. Quindi oggi, nel giorno di Natale, vi proporrò un vino della Denominazioni più importante tra i rossi dell'Umbria: il Sagrantino di Montefalco D.O.C.G. 2006 prodotto da Perticaia.

Sagrantino in purezza, le cui uve raccolte manualmente durante tutto il mese di Ottobre a seconda della posizione dei vigneti, vengono fatte macerare a freddo per 48 ore; dopo la fermentazione alcolica, che avviene per merito dei lieviti presenti sugli stessi acini, il mosto rimane a contatto con le bucce per 30 giorni di cui gli ultimi 15 a cappello sommerso. La maturazione avviene in botti di rovere da 25 hl per 24 mesi, per poi affinare 3 mesi in acciaio e altri 12 in bottiglia.

Alla Vista è rosso rubino appena tendente al granato;

al Naso è intenso, elegantissimo, etereo, con un bouquet molto ampio e variegato che spazia dalle note fruttate di ciliegia Bigarreau molto matura, mora, mirtillo, per passare a quelle terrose di humus e foglie secche bagnate, balsamiche di eucalipto, bacche di mirto e china, speziate di pepe nero, bianco e noce moscata, per finire con un sentore di goudron,  passando prima dal tabacco e il cioccolato.

In Bocca è ancora freschissimo, sapido, potente, glicerico; ha un corpo caratterizzato da tannini nobili ma ancora un po' "spigolosi". È armonico, equilibrato e corrispondente a quanto sentito al naso, molto persistente, con un finale caratterizzato soprattutto dalle note balsamiche e quelle speziate.

Ha ancora parecchi anni di evoluzione davanti.

Grande vino, da abbinare a carni rosse cucinate in modo molto saporito, come stufati e brasati. 

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


sabato 12 dicembre 2020

Colli Tortonesi D.O.C. Rosso "Monleale" 2009 - Vigneti Water Massa

Buona serata e buon weekend a tutti gli amanti del "poco ma bene".

Questa sera assaggeremo un vino di una delle zone enologiche, a mio parere, migliori d'Italia: i Colli Tortonesi. Culla del mitico Timorasso, vitigno rilanciato proprio dal vignaiolo del vino di cui parleremo oggi, Walter Massa. L'interprete di questo articolo é però
un rosso e precisamente il Colli Tortonesi D.O.C. Rosso "Monleale" 2009.

Ottenuto da Barbera al 90% e per il restante 10% da Freisa e Croatina; le uve rimangono in macerazione per 10-12 giorni con brevi rimontaggi e invecchiato per almeno 2 anni in barrique in parte nuove e in parte vecchie. Dopo l'assemblaggio affina prima in acciaio per 6 mesi e poi, in bottiglia, senza essere filtrato, per almeno altri 6 mesi. 

Alla Vista e rosso rubino con unghia appena tendente al granato: bellissimo e luminoso!

Al Naso è intenso, intrigante, complesso balsamico ed elegante. Nonostante le 11 vendemmie alle spalle, si percepiscono ancora vivi, profumi fruttati di visciole, mirtilli e more; a seguire fuoriescono i sentori più "terziari" di cuoio, spezie, note terrose, grafite, china e bacche di ginepro. 

In Bocca è pieno, sapido, fresco, armonico ed equilibrato, con tannini nobili e setosi; quanto percepito al naso lo si ritrova anche qui, con un aggiunta di albicocca disidratata. Molto persistente, con la freschezza delle note balsamiche che regala un esaltante finale. 

Grande Walter! 

Si abbina benissimo a piatti molto saporiti, come selvaggina e stufato d'asino. 

Buone degustazioni a tutti! 

D. B. 


martedì 8 dicembre 2020

Spumante Metodo Classico Blanc de Blancs Pas Dosè S.A. - Marcalberto

Buona festa dell'Immacolata a tutti!

Come molti lettori di VinoDegustando sanno già, sono un amante degli Spumanti Metodo Classico e degli Champagne. Oggi ci occuperemo proprio di un Metodo Classico del nord Italia, il Blanc de Blancs Pas Dose' S.A. prodotto da Marcalberto.

Si tratta di uno Spumante prodotto con uve Chardonnay in purezza, provenienti da un vigneto situato a circa 500 mt. s.l.m. in Comune di Cossano Belbo; terreno marnoso-calcareo, sistema di allevamento guyot e raccolta ultima decade di Agosto. La fermentazione alcolica e il successivo affinamento avvengono in botti grandi per circa 8 mesi con batonnage; non subisce né filtrazioni né chiarifiche. 

Essendo un Pas Dosè, non viene "dosato" al momento della "sboccatura" e gli zuccheri residui sono 1,9g/l.

Alla Vista è color paglierino dorato con perlage molto abbondante e fine;

al Naso non è tanto intenso ma elegantissimo, con profumi di fiori di acacia e ginestra, agrumi, pepe bianco, fieno, sentori minerali e balsamici.

In Bocca è freschissimo, sapido, glicerico, coerente con quanto sentito al naso; armonico ed equilibrato, molto persistente, con finale improntato su mineralità e agrumi.

Ottimo spumante! Da bere come aperitivo, o a tutto pasto con antipasti, primi piatti a base di pesce o a base di verdure, secondi piatti di pesce e carni bianche.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.



sabato 5 dicembre 2020

Brunello di Montalcino D.O.C.G. 2006 - Nannetti

 Buonasera e buon weekend a tutti!

Per la degustazione di oggi, ho scelto un vino che proviene da una delle zone più belle del nostro stivale: la Toscana e precisamente Montalcino. Parleremo infatti del Brunello di Montalcino D.O.C.G. 2006 dell'Azienda Nannetti, di proprietà del Gruppo Mezzacorona.

Come tutti sapete il Brunello di Montalcino è prodotto con uve Sangiovese Grosso; le uve provengono da vigne situate appunto a Montalcino, la vinificazione avviene a temperatura controllata per maturare poi in botti di rovere Slavonia e Allierper per circa 36 mesi. Una volta imbottigliato, affina per 6 mesi prima di essere messo sul mercato.

Alla Vista è ancora di un bel rosso rubino tendente al granato, con unghia granata;

al Naso non è tanto intenso ma elegante e balsamico, con profumi di ciliegia sotto spirito, noce moscata, pepe bianco e nero, potpourri di petali di fiori secchi, cuoio, humus, foglie secche, terra bagnata, cioccolato alla menta, tabacco da pipa, liquirizia nera e una punta di gudron.

In Bocca è ancora fresco e sapido; il calore dell'alcol è abbastanza controbilanciato dall'acidità, quindi risulta armonico ed equilibrato con tannini setosi e ben amalgamati, anche se si cominciano a percepire i primissimi cenni di cedimento.

Le possibilità di ulteriore invecchiamento per questo vino sono ormai abbastanza limitate (max 2 anni), però al momento siamo di fronte ad un vino che, soprattutto al naso è ancora molto fine e di ottima fattura; si può abbinare a piatti saporiti di carne di selvaggina o, "morte sua", una bella fiorentina, magari di Chianina.

Buone degustazioni a tutti!

D.B. 

domenica 8 novembre 2020

Cannonau di Sardegna D.O.C. "Mamuthone" 2011 - Giuseppe Sedilesu

Buona domenica!

Tra le tante Regioni Italiane che amo, c'è di sicuro la Sardegna, sia enologicamente-culinariamente che per il bellissimo mare; in particolare è una terra ricca di vitigni autoctoni, tra i cui rossi c'è anche il Cannonau. In particolare il Nuorese è la provincia dove viene coltivato oltre il 40% del Cannonau coltivato in tutta l'isola e Mamoiada ne è una zona particolarmente vocata. Da qui proviene il vino che degusteremo oggi: il Cannonau di Sardegna D.O.C. "Mamuthone" 2011 prodotto dalla Cantina Giuseppe Sedilesu. 

Ho conosciuto i prodotti di questa Azienda nell'Agosto del 2014 durante le ferie estive e ne ho apprezzato subito l'ottima qualità dei suoi prodotti.

Uve Cannonau di Mamoiada in purezza, provenienti da vigneti coltivati ad alberello, con una resa di circa 50 ql. ad ettaro, la cui vendemmia avviene ad Ottobre; dopo una pressatura soffice, il mosto rimane a macerare sulle bucce per 12-15 gg e la fermentazione avviene spontaneamente e non subisce filtrazioni. Matura per 12 mesi in botti da 40 hl a cui fanno seguito almeno altri 3 mesi di affinamento in bottiglia.

Nonostante i 9 anni ormai passati dalla vendemmia, si presenta ancora di un bel rosso rubino, brillante, con unghia appena tendente al granato;

al Naso è abbastanza intenso, elegantissimo, balsamico, ampio, con profumi che spaziano dai sentori fruttati maturi di ciliegia, mora, mirtillo e prugna disidratata, a quelli minerali di grafite, speziati di pepe bianco e noce moscata, per arrivare al tamarindo, rabarbaro, china, bacche di mirto e cenere.

In Bocca è sapido, freschissimo, coerente con quanto sentito al naso, armonico ed equilibrato; corpo imponente con tannini ben amalgamati e vellutati. Persistente, con finale molto lungo improntato soprattutto sulle spezie e la balsamicità.

Chapeau!!!

Peccato che era l'ultima bottiglia!!!

Avrei voluto assaggiarlo tra altri......8-10 anni.

E' un vino che si abbina benissimo con piatti di carne molto saporiti, soprattutto a base di selvaggina.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


sabato 17 ottobre 2020

Spumante Metodo Classico "Lady Chatterley" - AZ. Agricola Riccardo Sancio



Buongiorno e buon fine settimana a tutti!

Purtroppo questo repentino e continuo aumento dei contagi da Covid-19, non ci lascia certo tranquilli neanche nei momenti di meritato relax; per distrarvi un po', oggi pubblicherò un post relativo ad uno Spumante Metodo Classico il cui vitigno con cui è ottenuto non è certo tra quelli più utilizzati per questa tipologia di vino, infatti parliamo della Lumassina. 

Questa uva, forse a non tutti conosciuta, è coltivata in un'area abbastanza limitata della Liguria, in provincia di Savona, nell'entroterra tra Spotorno e Finale Ligure, dove in alcuni comuni viene chiamata anche Mataòssu e di solito viene utilizzata per produrre vini bianchi frizzanti.

Nel nostro caso invece, il "buon Riccardo" l'ha voluta utilizzare per uno spumante, appunto ottenuto con uve Lumassina in purezza della vendemmia 2017, provenienti da vigneti situati ad Orco Feglino, Vezzi e Boragni, impiantati ad altitudini comprese tra i 160 a 200 mt. s.l.m. in terreni alcuni di tipo calcareo e altri sciolti tendenti al sabbioso; la resa di uva/ha è di100 q.li e per la presa di spuma rimane almeno 26 mesi sui lieviti in bottiglia.

Ma vediamo com'è:

Alla Vista e giallo paglierino dorato con "catenelle" di bollicine molto fini e fitte;

al Naso è abbastanza intenso, elegante, con sentori di floreali di ginestra, agrumati di lime, speziati di zenzero, balsamici e di erbe aromatiche.

In Bocca è freschissimo, sapido, verticale, corrispondente al naso con le componenti balsamiche e agrumate in grande evidenza, oltre alle  caratteristiche note erbacee del vitigno; non è tanto persistente ma lascia però in bocca un piacevole retrogusto molto fresco, che invita al riassaggio.

È sicuramente uno spumante che nonostante sia al suo "debutto" è ottimamente riuscito; qualche piccola correzione per renderlo veramente eccellente. 

Buone degustazioni a tutti!

D.B.




domenica 20 settembre 2020

Riviera Ligure di Ponente Vermentino D.O.C. "Pramno" 2019 - Cantina Riccardo Sancio

Buongiorno a tutti e buona domenica!

Tra i vitigni italiani considerati da " vini estivi", il portabandiera è forse il Vermentino. Vitigno autoctono delle regioni che affacciano sull'alto e medio Tirreno; infatti le regioni in cui viene prevalentemente coltivato sono la Sardegna, la Toscana e la Liguria.

Quello che assaggeremo oggi proviene proprio da quest'ultima: Riviera Ligure di Ponente Vermentino D.O.C. "Pramno" 2019 prodotto dalla Cantina del simpatico e disponibilissimo Riccardo Sancio.

Vermentino in purezza con resa di 85-90 q.li/ha di uva, provenienti da vigneti situati a Finale Ligure, Perti e Vezzi S. Giorgio, impiantati su terreni limosi-argillosi-calcarei, esposti a Sud/Sud-Ovest.

La caratteristica principale di questo vino consiste nell'essere vinificato in anfore di gres; infatti verso la fine della fermentazione il mosto viene travasato in questi recipienti per portare a termine la fermentazione alcolica. Viene lasciato poi sulle proprie fecce con battonnage settimanale fino a Giugno e poi viene filtrato ed imbottigliato.

Alla Vista è un bel giallo paglierino non tanto carico;

al Naso è poco intenso, quasi "riservato", ma contraddistinto da note delicate e molto eleganti di fiori di ginestra e di acacia, scorza di agrumi e timo.

In Bocca è armonico, glicerico, rotondo, ma nello stesso tempo fresco e verticale, coerente con quanto sentito al naso, con una componente floreale più ricca in cui si percepisce anche il gelsomino, oltre ad un'aggiunta balsamica molto importante e di erbe aromatiche, quali salvia e timo e note speziate di zenzero. Molto persistente con le note balsamiche e di erbe aromatiche che si uniscono in un piacevolissimo e lungo finale in cui fuoriesce anche la mandorla.

Complimenti Riccardo, ottimo debutto anche per questo nuova "creatura"!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.






lunedì 31 agosto 2020

Riviera Ligure di Ponente Vermentino D.O.C. 2019 - Cantina Riccardo Sancio

Buonasera e bentornato (io)!

Per la prima degustazione dopo un lungo periodo di mia "latitanza" nel Blog, Vi sottopongo un vino sicuramente "simbolo dell'estate": un Vermentino. Per l'occasione ne ho scelto uno della D.O.C. Riviera Ligure di Ponente. Questa uva, autoctona e diffusa oltre che in Liguria, anche in Sardegna ed in Toscana, è ritenuta una delle principali protagoniste dell'universo dei vini bianchi estivi, infatti i suoi prodotti sono sempre caratterizzati da tanta freschezza e sapidità.

Quello di oggi è stato prodotto da una piccolissima Azienda sita a Spotorno in provincia di Savona: la Cantina di Riccardo Sancio. Quello di oggi è il millesimo 2019.

Questo vino l'ho già assaggiato in passato, nella versione 2013, di cui ho pubblicato l'articolo su "VinoDegustano" il 10 Luglio del 2014.

Uve Vermentino 100% provenienti da vigneti situati a Finale Ligure e Vezzi Portio, esposti a mezzogiorno, sui tradizionali terrazzamenti ricavati con muri di "pietra a secco", su terreni limoso-argilloso-calcare, con una resa di 100 q.li
di uva per ettaro. Vinificazione "in bianco", con pressatura morbida e fermentazione a temperatura controllata in vasche d'acciaio inox e affinamento in bottiglia.

Alla Vista è un bellissimo color giallo paglierino dorato, luminoso e brillante;

al Naso è intenso, elegante, caratterizzato da sentori di pesca gialla, pera nashi, cedro, salvia, rosmarino e note balsamiche.

In Bocca è fresco, sapido, rotondo, glicerico, morbido, armonico e corrispondente con quanto sentito al naso; abbastanza persistente e si allunga in un piacevole finale agrumato-balsamico.

Ottimo vino anche questo. Complimenti Riccardo!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.




domenica 12 luglio 2020

Garda D.O.C. Cabernet Sauvignon "Bragagna" 2015 - Az. Agr. Avanzi

Buona serata a tutti!

La degustazione di oggi riguarda un vino bevuto durante un pranzo in un ristorant con mia moglie: il Garda D.O.C. Cabernet Sauvignon "Bragagna" 2015 prodotto dall'Azienda Agricola Avanzi di Manerba del Garda.

Ottenuto con uve 90% Cabernet Sauvignon e 10% Cabernet Franc raccolte a Settembre e provenienti da una vigna denominata "Bragagna" situata a Lugana di Sirmione; l'uva dopo la pigiadiraspatura inizia la fermentazione alcolica a temperatura controllata in vasche d'acciaio. Terminata la fermentazione affina in barriques di rovere francese per circa un anno e poi riposa in bottiglia per 1 anno prima di essere messo sul mercato.

Alla Vista si presenta rosso rubino con unghia leggermente granata.

Al naso è abbastanza intenso, molto elegante, balsamico, con note fruttate di ciliegia sotto spirito, prugna disidratata, mirtillo, bacche di mirto, note terrose di sottobosco, sentori speziati di pepe nero e noce moscata, animali di cuoio e minerali di goudron.

In bocca è freschissimo, sapido, rotondo e corrispondente a quanto sentito al naso; corpo imponente con tannini setosi e ben levigati. Finale molto lungo improntato sulla balsamicità, le bacche di mirto e le note speziate.

Bel vino, si fa bere molto piacevolmente!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.











domenica 14 giugno 2020

Dolcetto d`Asti D.O.C. "Pierino 24" 2019 - Borgo Moncalvo

Buongiorno a tutti e buona domenica!

Tra i vini  tipici di molte zone del Piemonte, ci sono quelli ottenuti da uve Dolcetto, nelle varie Denominazioni a seconda della zona d'origine: Tra le D.O.C.G. ci sono il Dogliani , il Diano d’Alba , l'Ovada e tra le D.O.C. il Dolcetto d’Acqui , il Dolcetto d’Alba, il Dolcetto d’Astiù, il Dolcetto di Ovada., il Langhe Dolcetto, il Monferrato Dolcetto , il Colli Tortonesi Dolcetto e altri ancora.

Oggi assaggeremo un vino della Denominazione Dolcetto d'Asti D.O.C., e precisamente il "Pierino 24" annata 2019 prodotto dall'Azienda Vitivinicola Borgo Moncalvo.

Vitigno Dolcetto al 100%, le cui uve vengono accuratamente selezione e dopo la pigiatura fatte macerare per almeno una settimana. Dopo un breve affinamento il Dolcetto d’Asti, già nei mesi di maggio-giugno, è pronto per essere immesso in commercio.

Alla Vista è rosso sangue di piccione carico;

al Naso è intenso, vinoso, elegante, con sentori di fragoline di bosco, ribes, lampone ciliegia e bacche di mirto, note balsamiche e speziate di pepe bianco.

In Bocca è freschissimo, sapido, glicerico, armonico ed equilibrato, coerente con quanto sentito al naso, con le note speziate e balsamiche in grande evidenza, tannini Nobili ancora leggermente ruvidi; molto persistente con un finale freschissimo improntato sulla balsamicita'.

E' un vino che si fa bere molto piacevolmente, soprattutto con un piatto di pasta al ragù, o con salumi.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.