domenica 22 giugno 2025

Trento D.O.C. Pas Dosè "Clé" - Albino Armani

Buona ai fedeli lettori di Vino>Degustando!

Il protagonista dell’articolo di oggi è il Trento D.O.C. Pas Dosé "Clé" di Albino Armani, un altro dei vini degustati durante il Best Wine Stars 2025, tenutosi presso il Palazzo del Ghiaccio di Milano dal 17 al 19 maggio.

Questo spumante metodo classico nasce da uve Chardonnay e Pinot Nero coltivate su terreni magri, ricchi di scheletro, in vigneti allevati a pergola trentina e guyot. La vendemmia è rigorosamente manuale e le rese contenute, in armonia con l’ambiente montano circostante.

Dopo la preparazione della cuvée in primavera, si procede al tiraggio. Le bottiglie riposano sui lieviti per almeno 24 mesi prima della sboccatura.

Alla vista si presenta con un giallo molto pallido, con riflessi dorati e impreziosito da bollicine fini e persistenti.

Al naso risulta inizialmente riservato, ma rivela presto una grande eleganza: spiccano delicate note floreali di glicine e fior di sambuco, seguite da sentori agrumati di bergamotto e lime, trame minerali e una marcata balsamicità.

Al palato è sapido, fresco e perfettamente equilibrato, in linea con le percezioni olfattive. Emergono con forza le componenti floreali e minerali, accompagnate da una scia balsamica.

La persistenza è buona, con un finale molto fresco e avvolto da note balsamiche.

Spumate di buona qualità che si distingue per eleganza e raffinatezza, qualità che lo rendono un buon interprete del territorio trentino.

Da bere come aperitivo, oppure in abbinamento ad atipasti o piatti di pesce.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


sabato 14 giugno 2025

Metodo classico Falanghina pas dosè - Pisan Battel

Buon sabato pomeriggio e sereno we a tutti gli enonauti!

Per la degustazione di oggi torniamo a uno dei vini assaggiati durante il Best Wine Stars 2025, tenutosi presso il Palazzo del Ghiaccio di Milano dal 17 al 19 maggio di quest’anno: si tratta del Metodo Classico Falanghina Pas Dosé dell’Azienda pugliese Pisan Battel, realtà a me fino ad ora sconosciuta che mi ha favorevolmente colpito per la qualità dei suoi vini.

Questo spumante è ottenuto da uve Falanghina in purezza, provenienti da vigneti situati nella zona di San Severo, impiantati su suolo calcareo di medio impasto. La vendemmia avviene nella seconda decade di agosto, con una resa di 80–100 quintali per ettaro. La vinificazione si svolge interamente in acciaio; successivamente, una volta imbottigliato per la presa di spuma, il vino sosta sui lieviti per almeno 24 mesi. Il tiraggio avviene tra febbraio e marzo, seguito da remuage manuale su pupitres per tre settimane.

Questa etichetta rappresenta un connubio perfetto tra tradizione, innovazione e rispetto per il territorio.

Ma veniamo al calice:

Alla vista si presenta di un giallo paglierino con riflessi dorati e un perlage fine e abbondante;

al naso è intenso ed estremamente elegante, con note minerali calde, sentori agrumati di cedro, fiori gialli come forsizia e calendula, e una spiccata balsamicità.

Al palato è fresco, sapido, glicerico, molto equilibrato e rotondo. La corrispondenza aromatica con il naso è impeccabile. Molto persistente, con una chiusura sapida e minerale, arricchita da un tocco speziato che si allunga piacevolmente nel finale.

Gran bello spumante!

Da bere come aperitivo, con antipasti e primi piatti a base di pesce.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

sabato 7 giugno 2025

Ghemme D.O.C.G. 2016 - Pietraforata

Bungiorno e buon we a tutti gli appassionati del buon bere!

Per la presentazione di oggi, ho scelto un altro vino assaggiato durante la visita in cantina da me effettuata presso l'Azienda Pietraforata di Ghemme in provincia di Novara; vi parlerò del Ghemme D.O.C.G. 2016, un vino che incarna la tradizione e l’eccellenza del territorio

Questo vino nasce dalla combinazione di Nebbiolo (90%), Vespolina (9%) e Uva Rara (1%), vitigni che esprimono al meglio le caratteristiche del territorio. La zona di produzione è situata nel comune di Ghemme, un'area rinomata per la qualità dei suoi vigneti.

Il suolo è di origine alluvionale, caratterizzato da una composizione argillo-limosa a reazione acida, arricchita da un scheletro grossolano derivato dal supervulcano della Valsesia, conferendo al vino una struttura complessa e unica. La forma di allevamento utilizzata è il guyot  e la resa media di uva per ettaro si attesta attorno ai 70 quintali, con una vendemmia rigorosamente manuale, effettuata in cassette durante la prima decade di ottobre. Questo processo permette di selezionare con cura i grappoli migliori per la vinificazione.

La vinificazione prevede una diraspatura e pigiatura soffice, seguita da una fermentazione alcolica e malolattica, che contribuiscono alla complessità aromatica e alla struttura del vino. L'invecchiamento avviene per 5 anni in botti da 25 ettolitri e tonneaux, un lungo affinamento che esalta le qualità del prodotto. Infine, prima della commercializzazione, il vino riposa per altri 6 mesi in bottiglia, garantendo un'ulteriore armonizzazione dei suoi profumi e sapori.

Alla vista è granato con unghia aranciata, tipico colore del nebbiolo dopo qualche anno dalla vendemmia;

all'olfatto non è tanto intenso, ma elegante, con profumi di frutti rossi, quali ciliegia e fragolina di sottobosco, a seguire il pepe nero, poi minerali di grafite, note terrose di sottobosco, humus, animali di cuoio e dopo la rotazione si sprigionano anche piacevoli note balsamiche e di bacche di ginepro e di sambuco.

In bocca è sapido, glicerico, teso, corrispondente a quanto percepito al naso, molto persistente, col finale improntato sulle spezie e le note terrose.

Ottimo prodotto!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


domenica 1 giugno 2025

Romagna Albana D.O.C.G. Secco 2022 "Tridente" - Cantina Merlotta

La degustazione di oggi, come la precedente, riguarda uno dei vini assaggiati durante il ormai noto evento Best Wine Stars 2025, svoltosi nella cornice del Palazzo del Ghiaccio a Milano dal 17 al 19 maggio.

Si tratta di un vino ottenuto da uve 100% Albana, con una predominanza del millesimo 2022, integrata da un 15% del 2021 e un ulteriore 15% del 2020. Le uve provengono dai vigneti della Cantina Merlotta, situati sulle colline di Imola.

Dopo un’accurata selezione in vigna, vengono raccolte manualmente in piccole casse e adagiate delicatamente in pressa. La fermentazione avviene a temperatura controllata, seguita da una maturazione sur lies variabile tra i 180 e i 240 giorni. Successivamente, il vino affina in cemento e l’assemblaggio delle tre annate viene realizzato alcuni mesi prima dell’imbottigliamento.

Alla vista, si presenta con un giallo dorato intenso. 

Al naso è abbastanza intenso, con note floreali di ginestra, sfumature fruttate di pesca tabacchiera, accenti agrumati di cedro e miele, accompagnati da una marcata mineralità e una piacevolissima balsamicità.

In bocca è freschissimo, sapido, glicerico ed equilibrato, con una perfetta corrispondenza rispetto ai sentori percepiti al naso. La persistenza è notevole, con un finale minerale-speziato che sembra non voler finire.

Questo vino dimostra chiaramente il potenziale evolutivo e di longevità dell’Albana, regalando un’esperienza sensoriale degna di nota.

Complimenti al Produttore, ottimo vino!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

sabato 24 maggio 2025

Marche Bianco I.G.T. Pecorino 2021 "Caronte" - Cantina Cerbero

Buon sabato sera a tutti!

La degustazione di oggi è dedicata a uno dei vini assaggiati durante il bel evento Best Wine Stars 2025, svoltosi nella splendida cornice del Palazzo del Ghiaccio a Milano dal 17 al 19 maggio. Giunto alla sua 6ª edizione, questo appuntamento annuale riunisce numerosi produttori di vino italiani, francesi, sloveni e di altre nazioni, offrendo agli appassionati anche un’ampia area dedicata agli spirits.

Ma passiamo al protagonista di oggi: il Marche Bianco I.G.T. Pecorino 2021 "Caronte", prodotto dalla Cantina Cerbero, situata a Cupra Marittima, in provincia di Ascoli Piceno.

Ottenuto da uve 100% Pecorino, questo vino nasce da un vigneto impiantato nel 2010 su suolo calcareo a medio impasto, con esposizione a nord e situato a un'altitudine di 70 metri sul livello del mare. La vendemmia avviene nella seconda decade di ottobre, con una resa di 55 quintali per ettaro. Dopo la fermentazione alcolica, il vino affina per sette mesi in acciaio sulle fecce fini, per poi completare il processo con sei mesi di affinamento in bottiglia.

Alla vista si presenta di un giallo dorato intenso, con affascinanti riflessi aranciati;

al naso regala un bouquet profondo e minerale, arricchito da sentori di arancia candita, frutto della passione, carruba, delicate note floreali di camomilla e sfumature balsamiche di eucalipto.

Al palato è freschissimo, sapido e verticale, con una struttura glicerica che rispecchia perfettamente le percezioni olfattive. La persistenza è notevole, con un finale che esalta le sue eleganti note minerali e balsamiche.

Un Pecorino dalle straordinarie potenzialità di invecchiamento ed evoluzione, che promette di regalare emozioni nel tempo!

Da abbinare a piatti di pesce cucinati al forno, come ad esempio una bella cernia.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.



domenica 18 maggio 2025

Spumante metodo classico Timorasso "Chiaror sul Masso" S.A. Pas Dosè - i Carpini

Buongiorno e buona domenica a tutti gli eno appassionati!

Oggi voglio condividere con voi un'altra splendida scoperta fatta durante la manifestazione Derthona 2.0, tenutasi a Tortona dal 29 al 31 marzo 2025. Non si tratta di un Timorasso fermo, ma di un raffinato Spumante Metodo Classico: il "Chiaror sul Masso" S.A. Pas Dosé, prodotto da I Carpini.

Un Timorasso in purezza, le cui uve provengono dalla vigna Maddalena, situata a 370-380 metri sul livello del mare, con esposizione nord-nordest e impianto a spalliera con potatura Guyot. La vendemmia, rigorosamente manuale, avviene con selezione accurata dei grappoli.

In cantina, dopo la pressatura, il mosto macera sulle bucce per un giorno, seguito da una fermentazione spontanea con lieviti indigeni. Il vino matura 12 mesi in vasca d'acciaio sulle fecce nobili, poi 36 mesi sui lieviti dopo l’imbottigliamento. Infine, dopo la sboccatura, riposa ulteriori 6 mesi in bottiglia prima di essere commercializzato.

Alla vista è giallo paglierino intenso, con riflessi dorati e lievi sfumature aranciate;

al naso è elegante e raffinato, con sentori minerali in primo piano. Seguono note floreali di bouvardia e forsizia, accenti fruttati di pesca gialla, sfumature speziate di zenzero e un tocco finale di erbe aromatiche.

In bocca si presenta fresco, sapido e glicerico, perfettamente corrispondente al naso. Lunga persistenza con un finale che ne esalta la mineralità e la balsamicità.

Un vino complesso e affascinante, perfetto per chi ama la profondità e l’eleganza dei grandi Metodo Classico! 

Da bersi come aperitivo o a tutto pasto in abbinamento con piatti di pesce o carni bianche.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


domenica 11 maggio 2025

Colli Tortonesi D.O.C. "Filari del Timorasso" 2022 - Luigi Boveri

Buona domenica pomeriggio e buona Festa della Mamma a tutti gli appassionati di vino!

Come vi ho già raccontato, sabato 1° aprile ho avuto il piacere di partecipare al Banco d'Assaggio Derthona 2.0, un evento straordinario svoltosi a Tortona dal 29 al 31 marzo 2025. Qui, i Vignaioli dei Colli Tortonesi hanno presentato i loro vini, con una particolare attenzione al Timorasso, il vitigno simbolo di questa zona vitivinicola che amo profondamente.

Oggi voglio soffermarmi su un Timorasso in particolare: il Colli Tortonesi D.O.C. "Filari del Timorasso" 2022 di Luigi Boveri.

Si tratta di un vino ottenuto da uve Timorasso in purezza, provenienti da vigneti di circa 15 anni, con una resa di 50 quintali per ettaro. Il suolo, di natura marnoso-calcareo e l’esposizione a sud, a 300 metri sul livello del mare, contribuiscono a definire il carattere di questo vino. L’impianto a spalliera con potatura Guyot garantisce una gestione ottimale della produzione.

La vinificazione prevede una pressatura soffice, seguita da un illimpidimento del mosto a temperatura controllata (18-20°C). L’affinamento avviene in acciaio per circa 12 mesi, con delicati batonages per arricchire la complessità del vino. Dopo l'imbottigliamento, il Timorasso riposa per altri 12 mesi, affinando le sue caratteristiche prima di essere commercio.

Ora a lui:

Alla vista è color giallo paglierino pallido con lievi riflessi dorati;

al naso non è tanto intenso e nemmeno ampio, ma molto elegante, minerale, balsamico, con note floreali di Bouvardia, speziate di zenzero e pepe bianco.

In bocca è freschissimo, sapido, glicerico, corrispondente a quanto percepito al naso, molto persistente con finale balsamico-speziato.

Vino di grande qualità, complimenti!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 4 maggio 2025

Colline Novaresi D.O.C. Nebbiolo "Orezza" 2024 - Pietraforata

Buona domenica sera a tutti i lettori di VinoDegustando!

Il 25 Aprile sono andato a Ghemme per la 54° Mostra Mercato Vino Ghemme DOCG e ho approfittato a far visita all'Azienda PietraForata Cantine, dove ho assaggiato alcuni dei loro vini, tra cui quello che oggi recensisco su VinoDegustando: il  Colline Novaresi D.O.C. Nebbiolo "Orezza" 2024.

Nebbiolo 100% vinificato rosato, le cui uve provengono da un vigneto allevato a spalliera con potatura a guyot, ubicato nel comune di Ghemme, impiantato su suolo argillo-limoso a reazione acida, di origine alluvionale con scheletro grossolano derivato dal super vulcano della Valsesia; la resa di uva è di circa 70 quintali ad ettaro e la vendemmia manuale viene effettuata in cassette a fine settembre. Le uve appena giungono in cantina vengono prima diraspate e poi immediatamente pigiate sofficemente in ambiente riducente; a seguire criomacerazione e contatto con le bucce per circa 2 ore. La fermentazione alcolica si svolge lentamente a bassa temperatura per conservare le note fruttate e l’affinamento dura 5 mesi in acciaio

Alla vista è color rosa salmone limpido e luminoso;

al naso è abbastanza intenso, elegante, con sentori floreali di rosa e di calendula, poi piccoli frutti rossi quali ribes, fragolina di bosco e lampone, affiancati da melagrana e pesca tabaccheria e, dopo la rotazione emergono sfumature balsamiche e minerali.

In bocca è freschissimo, sapido, con una vibrante acidità che dona equilibrio e tensione; coerente con il profilo olfattivo, arricchito da accenti agrumati di clementina e pompelmo rosa, che lo accompagnano in un lungo finale, insieme alla balsamicità che in bocca si esprime con note di eucalipto.

Perfetto come aperitivo, ma ideale anche in accompagnamento a salumi poco stagionati e piatti a base di pesce; ottima la combinazione con una cernia al forno cucinata con patate e olive.

Ottimo vino, che sprigiona freschezza a tutto tondo.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

venerdì 25 aprile 2025

Colli Tortonesi D.O.C. Barbera Superiore "I Grop" 2018 - Vigne Marina Coppi

Anche oggi un altro vino assaggiato durante la manifestazione Derthona 2.0 svoltasi a Tortona da sabato 29 a lunedì 31 Marzo 2025, ma non un Timorasso, bensì una Barbera: il Colli Tortonesi D.O.C. Barbera Superiore "I Grop" 2018 prodotto da Vigne Marina Coppi.  Ebbene sì la cantina fondata nel 2003 da Francesco Bellocchio, nipote del mitico Fausto!


Il nome dialettale I Grop si riferisce alle formazioni calcaree ricche di fossili che, in forma di grossi massi, caratterizzano quel tratto della collina. E’ ottenuto da uve Barbera in purezza, selezionate in una vigna vecchia che danno un vino importante che unisce struttura ed eleganza. Come da tradizione Piemontese, matura in botte grande di rovere perché possa così mantenere l’equilibrio e i profumi del frutto.

Dopo tre anni di cantina è pronto per il mercato

Ma ora diamo la parola a lui:

Alla vista risulta di un bel rosso rubino carico, con unghia tendente al granato;

al naso è molto elegante, intenso, con un bouquet ampio, che si presenta con sentori di piccoli frutti rossi come ciliegia Bigarreau Moreau, mora, mirtillo, poi bacche di mirto e sambuco, a seguire note terrose di humus, speziate di pepe nero e chiodi di garofano, per finire con quelle minerali di grafite.

In bocca è freschissimo, sapido, equilibrato, corrispondente al naso, molto persistente, col finale sulle note minerali e speziate.

Da abbinare a piatti di pasta al ragù, carne rossa, selvaggina, oppure, come dico io, il miglior modo per bere i vini buoni e gustarseli da soli, prima di mettersi a tavola.

Ottimo vino, complimenti vivissimi al produttore!

E come sempre dico.......Buone degustazioni a tutti!

D.B.

venerdì 18 aprile 2025

Colli Tortonesi Derthona "Lacrime del Bricco" 2018 - Vigneti Giacomo Boveri

Buon venerdì Santo e Buona Pasqua a tutti gli appassionati di vino!

Oggi un altro vino assaggiato durante la manifestazione Derthona 2.0 svoltasi a Tortona da sabato 29 a lunedì 31 Marzo u.s.: mi riferisco al Colli Tortonesi Derthona "Lacrime del Bricco" 2018 prodotto dai Vigneti Giacomo Boveri.

Derthona «Lacrime del Bricco» prende il nome dal luogo in cui sono coltivate le vigne di timorasso con cui è prodotto. Bricco in dialetto piemontese indica la sommità di una collina; il nome Lacrime, invece, richiama alla sofferenza delle vigne a causa della siccità per l’esposizione più soleggiata a sud. E’ noto che le vigne coltivate in situazioni di sofferenza danno vita a vini di grande qualità. La natura calcarea del suolo a la presenza di sorgenti di acque sulfuree conferiscono a questo vino una spiccata personalità.

Timorasso in purezza, le cui uve provengono dal vigneto sito nel comune Montegioco (AL), impiantato aspalliera, con potatura a Guyot nel 2006 a 300 m slm, con esposizione sud-ovest su terreno calcareo marnoso. Raccolta manuale in cassetta a metà Settembre, con una resa di 80 q.li di uva ad ettaro.

Le concimazioni vengono effettuate con prodotti a base organica, sovescio a file alterne e diserbo meccanico. 

Dal 2019 l’azienda segue il protocollo "DTP Passione & Ragione – Viticoltura sostenibile"

L'uva, una volta giunta in cantina subisce una pressatura soffice, seguita dall’illimpidimento del mosto e successiva fermentazione alcolica a temperatura controllata (18° C). Dopo una prima sfecciatura i vini rimangono sulle fecce nobili per 18 mesi con batonnage settimanale fino al momento dell’imbottigliamento. Affinamento in bottiglia dura almeno 12 mesi prima della messa in commercio.

 Ma ora vediamo com'è:

Alla vista si presenta giallo paglierino, luminoso e brillante;

al naso è elegantissimo, minerale, con sentori sulfurei regalati forse dalla natura del terreno marnoso, note floreali di alstroemeria e gelsomino e per finire di cipria.

In bocca risulta fresco, sapido, corrispondente a quanto sentito al naso, molto persistente con il finale improntato sulle note minerali-sulfuree.

Ottimo vino, complimenti al produttore!

Buone degustazioni a tutti!

D.B. 

sabato 12 aprile 2025

Colli Tortonesi Derthona D.O.C. "Pitasso" 2007 - Claudio Mariotto

Buonagiorno e buon we a tutti gli appassionati Enonauti!

Sabato 1° Aprile mi sono recato al bellissimo Banco d'Assaggio Derthona 2.0; erano presenti una sessantina di Vignaioli dei Colli Tortonesi e, oltre agli immancabili Timorasso, le Aziende offrivano in degustazione un po' tutta la gamma di tipologie della zona.

Oggi ci concentriamo sul vino che, a mio modesto parere, tra i circa 120 assaggiati, mi ha dato le emozioni che soltanto i grandi vini riescono a dare: sto parlando del Colli Tortonesi Derthona D.O.C. "Pitasso" 2007 del caro amico Claudio Mariotto.

Uve 100% Derthona Timorasso provenienti dal vigneto Pitasso, situato in comune di Sarezzano tra i 250 e i 300 m s.l.m., impiantato su terreno Calcareo/argilloso, con esposizione da Est ad Ovest, coltivato a spalliera e potatura a Guyot. I vigneti sono coltivati senza l’utilizzo di concimi chimici, nè diserbanti, nè prodotti sistemici, la vendemmia viene effettuata manualmente a fine Settembre, con una resa di 70 q/Ha circa.

Una volta giunte in cantina, le uve subiscono una pressate soffice e lenta, a cui segue la fermentazione spontanea a temperatura controllata. Rimane in affinamento un anno sulle fecce nobili in vasche d’acciaio con leggeri battonage e almeno altri 12 mesi in bottiglia.

La bottiglia di questa degustazione è di formato Magnum.

Ma vediamo com'è:

alla vista è giallo dorato carico, molto limpido e luminoso.

Al naso è elegantissimo, balsamico, minerale, con sentori floreali di Forsizia gialla e Tarassaco, agrumate di cedro sia fresco che candito;

In bocca è freschissimo, sapido, glicerico, teso, equilibratissimo, molto persistente, con un finale basato sulla freschezza della balsamicità e degli agrumi.

Stiamo parlando di un vino bianco alle cui spalle ha già ben 17 primavere, ma con un orizzonte d'invecchiamento ancora molto lungo e fulgido.

Top Claudio!!!......... come sempre d'altronde!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


sabato 5 aprile 2025

Best Wine Stars 2025: La Fiera Nazionale delle Eccellenze e Innovazioni Enogastronomiche

Cari affezionati lettori di VinoDegustando, buonasera e buon we! Oggi vi riporto testualmente, il Comunicato Stampa del bellissimo evento "Best Wine Stars" che si terrà a Milano dal 17 al 19 Maggio prossimo:

Ci vediamo la'!!!


Comunicato Stampa del 27 Marzo 2025 

Un evento unico, ricco di novità, che si preannuncia come un'occasione imperdibile per scoprire le migliori realtà del settore.

Milano, 27 Marzo 2025Best Wine Stars, recentemente riconosciuta come Fiera Nazionale da Regione Lombardia, e con il patrocinio del Comune di Milano, è pronta a celebrare l'eccellenza enogastronomica con la sua sesta edizione. Dal 17 al 19 Maggio, Palazzo del Ghiaccio si trasformerà nel cuore pulsante dell'industria del vino, dei distillati e del food, con oltre 1.200 etichette provenienti da tutto il mondo.

L'evento, distribuito su tre giornate, offrirà un programma ricco di attività e vedrà la partecipazione di produttori, buyer internazionali, esperti e appassionati del settore. Con una suddivisione in aree tematiche, tra cui: Area Vino Italia, Area Vino Internazionale, Area Bio, Area Spirits e Area Food, i partecipanti avranno l'opportunità di prendere parte a walk-around tastings e a momenti di networking con produttori e professionisti, per un'esperienza immersiva alla scoperta di novità e tradizioni del settore.

Le masterclass, che si terranno nella suggestiva Sala Piranesi, rappresentano un’occasione unica di aggiornamento professionale e interazione tra produttori, buyer, stampa e appassionati. A condurle sarà la scrittrice, narratrice digitale, sommelier e imprenditrice Adua Villa, affiancata da una line-up di relatori di eccellenza tra cui:

-        Mattia Asperti, sommelier e creatore della community Il Sommelier Divino

-        Alessio Cannata, food communication strategist, giornalista Linkiesta Gastronomika

-        Chiara Giannotti, wine expert and comunicator , ideatrice di Vino.Tv, collaboratrice e degustatrice della Guida dei vini essenziali di Doctorwine, autrice del libro La Cantina Perfetta di Rizzoli.

-        Giambattista Marchetto, wine journalist e direttore di Vinonews24

-        Francesco Quarna, speaker di Radio Deejay e vignaiolo

-        Valentina Vercelli, giornalista professionista che scrive per La Cucina Italiana, Condé Nast Traveller, Slowine e Civiltà del Bere

-        Stefania Vinciguerra, giornalista professionista caporedattore di DoctorWine e della Guida Essenziale ai Vini d'Italia

Accanto a loro, l’esperto di spirits Fabio Bacchi, fondatore di BarTales e Roma Bar Show, guiderà una Tasting Room dedicata al mondo degli Amari dal titolo: Amari & Amari. La nuova sfida dell'amaro italiano tra identità e innovazione.

Riportiamo in anteprima alcuni dei titoli più innovativi di questa edizione:

·       La piramide del Chianti Classico

Il Gallo Nero nelle sue tre tipologie Annata, Riserva e Gran Selezione

Un territorio vocato da secoli alla produzione del vino, delimitato e protetto già nel 1716 dal Granduca di Toscana Cosimo III de’ medici. I suoi diversi terroir, le sue tipologie, le diverse sfumature del carattere unico che il Sangiovese del Gallo Nero regala ai suoi vini e come questi evolvono nel tempo. Adua Villa conduce un viaggio emozionante e formativo alla (ri)scoperta di uno dei vini più apprezzati al mondo, sua maestà Chianti Classico.

·       Vino dealcolato: la masterclass imperdibile di eccellenze selezionate da Zeroalcol

In questa masterclass avrete l'opportunità di degustare una selezione esclusiva di vini dealcolati, curata dagli esperti di Zeroalcol, azienda leader da oltre 10 anni nel commercio online di vini analcolici. Gli esperti vi guideranno attraverso la scoperta dei prodotti e delle tendenze del mercato, sia italiano che internazionale. Un'occasione unica per chi desidera esplorare il mondo del vino dealcolato.

·       Sake: il nettare giapponese del riso
Masterclass a cura della Sake Sommelier Association

In questa masterclass scoprirai il sake, la bevanda giapponese a base di riso che sta conquistando i palati italiani. Esploreremo la sua storia, il processo produttivo e i profili aromatici, mettendo in luce la sua versatilità nella gastronomia giapponese e italiana. La Sake Sommelier Association, insieme agli esperti del Consorzio del Parmigiano Reggiano, ci guiderà in un viaggio di sorprendenti abbinamenti e deliziose scoperte.

Insieme a queste, attraverso le masterclass, avrete modo di scoprire tante altre aziende vitivinicole che ci faranno conoscere meglio la loro realtà e assaporare i loro prodotti, come: Consorzio DOC Friuli, DARIVA, Enrico BajMacario, Luca Leggero Villareggia, Marisa Cuomo, Reguta, Tenuta Ferrata.

A partire da metà Aprile, sarà attiva la piattaforma dedicata all'evento su visit.bestwinestars.com, dove sarà possibile accreditarsi all’evento, consultare il programma completo delle masterclass, la lista dei produttori presenti, la mappa dell’evento e molto altro.

Best Wine Stars 2025 non si ferma qui: l'evento sarà amplificato dai digital creators del calibro di Adriano Amoretti, Manuel Corrado di My Home Bar, Simona Geri, Fabio Gobbi di Fabioelavigna, Denise Oriani, Andrea Zigrossi di Trotterwine, che, attraverso i loro canali social porteranno l'evento a un pubblico globale.
Con il supporto di Danitacom (Camera di Commercio Italiana in Danimarca) e della Thai Italian Chamber of Commerce, la sesta edizione vedrà la partecipazione di buyer internazionali provenienti dal Nord Europa e Sud-Est Asiatico, che incontreranno gli espositori per nuove opportunità di business.

Best Wine Stars 2025 si conferma così uno degli eventi più esclusivi e prestigiosi del panorama enogastronomico mondiale, destinato a lasciare il segno in un settore in continua evoluzione.

Dettagli dell'evento:

Quando: 17 - 19 maggio 2025

Dove:
Palazzo del Ghiaccio, Milano

Orari al pubblico:

Sabato 17 maggio: 12:00 - 20:00
Domenica 18 maggio: 12:00 - 20:00
Lunedì 19 maggio: 10:00 - 18:00

Per scoprire di più:
www.bestwinestars.com

Per partecipare e per maggiori informazioni scrivi a:
info@bestwinestars.com


Il presente Comunicato Stampa è stato scritto da:

Ufficio Stampa:
Prodes Italia Press Office
press@prodesitalia.com

























martedì 1 aprile 2025

Colli Tortonesi D.O.C. Timorasso Riserva "San Leto" 2020 - Carlo Daniele Ricci

Buona settimana a tutti gli affezionati lettori di VinoDegustando!

Uve Timorasso 100% raccolte manualmente il primo di Ottobre nel vigneto di 2 Ha denominato "San Leto", situato a Costa Vescovato a circa 290 mt. slm; impiantato tra il 1986 e il 1992 con sistema di allevamento a spalliera e filari a cavalcapoggio su terreno composto da marne tortoniane. Esposizione Sud-Sud/Ovest, potatura Guyot a 5-6 gemme, resa di uva 4.000 kg/ha. 

Dopo una soffice pressatura, la fermentazione avviene per azione dei lieviti autoctoni e si svolge sulle bucce a cappello sommerso per 10gg; segue l'affinamento, prima in botti grandi di legno di acacia per 12 mesi e poi per altri 12 mesi in bottiglia. L'imbottigliamento avviene senza filtrazioni e senza chiarifiche.

Alla vista è color arancio molto brillante e luminoso.

Al naso non è tanto intenso, ma è elegantissimo con sentori di fiori di camomilla, albicocca disidratata, arancia candita, mango, carruba, succo di clementina, zenzero e pepe bianco.

In bocca è un'esplosione di freschezza e sapidità, teso, verticale, accompagnato da una buona componente glicerica che lo rende rotondo e morbido alle papille; equilibrato, coerente con quanto percepito al naso, molto persistente, con un finale caratterizzato dalle note di camomilla, agrumi e mango.

Chapeau Daniele! 

Vino da godersi "in meditazione"!

Buone degustazioni a tutti!



domenica 16 marzo 2025

Amarone della Valpolicella D.O.C. "Proemio" 2005 - Santi

Buongiorno e buona domenica a tutti gli appassionati del fantastico nettare di Bacco!

La degustazione di oggi verte su una tra le più blasonate denominazioni Italiane, l'Amarone della Valpolicella e più precisamente l'annata 2005 del "Proemio" della Cantina Santi, ora entrata a far parte del Gruppo Italiano Vini. 

Nel millesimo 2005 era ancora una D.O.C., infatti il il riconoscimento della D.O.C.G. è avvenuto nel 2009.

Uvaggio composto per un 65% da Corvina, 30% Rondinella, 5% Molinara provenienti dalla valle d'Illasi, che scende dai monti Lessini, tra i colli di Colognola e Lavagno. La vendemmia avviene manualmente ad Ottobre, a cui fa seguito un appassimento di 4 mesi delle uve. Dopo la vinificazione, matura per 15-18 mesi botti in rovere francese.

Alla vista è rosso rubino-granato carico, con unghia granata, ancora molto luminoso e brillante;

al naso è intenso, elegante, balsamico, con in primis, i classici sentori dell'Amarone, cioè ciliegia Bigarrau matura, prugna disidratata, mora, mirtillo, a seguire bacche di mirto, note speziate di pepe nero e noce moscata, note terrose di humus e minerali di grafite ed un primo accenno di goudron.

In bocca è sapido e fresco nonostante i suoi 16 gradi alcolici, potente, glicerico; l'armonia è però leggermente penalizzata dall'elevato grado alcolico e dal tannino ancora un po' ruvido.

Sicuramente un buon vino, soprattutto al naso, che però vista l'ormai generosa età, dubito possa migliorarne l'armonia con ulteriore invecchiamento.

Da abbinare a brasato, cinghiale, selvaggina e comunque piatti di carne molto ricchi di sapore.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

sabato 8 marzo 2025

Vino da uve Passite "HappyEnd" - Claudio Mariotto

Buon sabato e buona Festa della Donna a tutte le donne del Mondo!

Essendo la Festa della Donna, per la degustazione di oggi ho pensato ad una tipologia di vino che solitamente tutte le donne amano particolarmente: un passito dolce! Per la precisione il Vino da uve Passite "HappyEnd" del bravissimo vignaiolo Claudio Mariotto, che nella sua Azienda sita a Vho, sui Colli Tortonesi, produce diverse tipi di vini, devo dire uno meglio dell'altro.......io personalmente ho un debole per i Timorasso!

Ma veniamo ora a "HappyEnd": uve 100% Moscato provenienti da un vigneto su terreno calcareo, sito nel comune di Sarezzano ad un'altitudine di 250-300 mt. s.l.m., esposto a sud-est, potato a Guyot, con una resa d'uva di circa 70 q.li/ha.

In tutti i vigneti Claudio non utilizza concimi chimici, né diserbanti, né prodotti sistemici.

La vendemmia avviene ad inizio Settembre e, prima della vinificazione le uve subiscono un appassimento in cassette; a seguire vengono pressate sofficemente e lentamente, per poi svolgere una fermen­tazione spontanea termo controllata ed un affinamento di 6 mesi in botti da 500 litri nuove.

Alla vista è color oro-aranciato molto carico;

alla naso è un'esplosione di profumi, intenso, con note di buccia d'agrumi canditi in primis, a cui segue il topinambur, poi sentori floreali di camomilla e di sambuco, poi il miele mille fiori e per finire un accenno di balsamicità.

In bocca è sapido, freschissimo, materico; alle note agrumate candite, si affiancano quelle fresche di polpa d'arancia e di clementina e un tocco di zafferano. Molto persistente, con un piacevolissimo finale in cui sprigiona tutta la sua freschezza.

Complimenti Claudio, hai fatto ancora centro!

Abbaimo detto che si chiama HappyEnd, che tradotto significa felice fine, che tradotto significa felice fine; sicuramente, come dice il nome, è un vino adatto a chiudere un pranzo abbinandolo a dolci di diversa tipologia, a me piace ad esempio piace molto con i dolci a base di pasta di mandorle; ma, in quanto passito dolce, è buonissimo anche con formaggi stagionati, soprattutto erborinati.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 2 marzo 2025

Barolo D.O.C.G. 2007 - Cantine Povero

Buona domenica a tutti!

La degustazione di oggi si rivolge ad un vino da me già assaggiato e pubblicato su VinoDegustando in data 15 Aprile 2019: il Barolo D.O.C.G. 2007 prodotto dalle Cantine Povero di Cisterna d'Asti (AT).

Ma vediamo ora, a distanza di 6 anni come si è evoluto:

alla vista è color rosso granato intenso e luminoso, con unghia tendente al granato;

il naso è abbastanza intenso, etereo, elegante, con sentori di ciliegia sotto spirito, note floreali di viola e di sambuco, poutpurri di fiori secchi, balsamiche di bacche di ginepro e sambuco, speziate di pepe bianco, chiodo di garofano e noce moscata, terrose di humus e un iniziale accenno minerale di goudron.

In bocca è glicerico, sapido e abbastanza fresco, nonostante si percepisca l'alcol (14,5%) e questo sia scarsamente compensato dall'acidita', risulta equilibrato, materico, molto persistente, con un finale improntato maggiormente dalle note balsamiche e quelle speziate.

Buon vino! Se avesse mantenuto maggior acidità sarebbe stato ancora meglio, ma nonostante ciò, come possiamo notare, non si è evoluto moltissimo dalla degustazione del 2019 e anzi, dal punto di vista organolettico lo si può anche definire più ampio e migliorato! Ha ancora qualche anno di spazio evolutivo davanti a se.

Ottimo rapporto qualità/prezzo!

Da abbinare a piatti di carne molto saporiti, come stufato, stracotto, selvaggina, ecc.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

sabato 22 febbraio 2025

Vermouth di Torino I.G.P. bianco - Borgo Isolabella della Croce

Buonasera e buon weekend a tutti gli affezionati lettori di VinoDegustando!

La degustazione di oggi esce dagli schemi di questo blog, perché tratteremo un prodotto che sì è un vino, ma che del vino ha poco: stiamo parlando del Vermouth di Torino I.G.P. bianco prodotto da  Borgo Isolabella della Croce, situata in quel di Loazzolo in provincia di Asti.

Essendo un Vermouth di Torino IGP, ha tra le sue spezie ha anche l'Artemisia coltivata in Piemonte; il concetto è quello di aromatizzare con estratti di erbe un vino che è stato precedentemente alcolizzato e zuccherato. La base è composta da Canelli DOCG Moscato e Cortese a cui vengono aggiunte 21 essenze differenti. Tra le spezie utilizzate c’è il coriandolo, la galanga e il sambuco, oltre a noce moscata, maggiorana e vaniglia. Gran parte degli estratti vengono prodotti direttamente dall'Azienda, partendo dalle spezie.

Alla vista si presenta color giallo oro, luminoso e brillante;

alla naso è intenso, elegantissimo, con sentori agrumati di scorza di cedro e polpa di pompelmo rosa in primo piano, accompagnati da abbondanti sentori di erbe officinali, bacche di ginepro, genziana, radice di liquirizia e in generale tanta, tanta balsamicità.

In bocca è freschissimo, sapido, teso ma allo stesso tempo morbido e rotondo alle papille; corrispondente a quanto sentito al naso, lunghissimo, col finale leggermente abboccato, improntato sulla balsamicità, le note agrumate e un accenno speziato di zenzero.

Fantastico! Non sono amante di questa tipologia di vini, che tra l'altro uso chiamarli "vini falsi", ma in questo caso mi devo assolutamente ricredere.

Da tradizione si beve come aperitivo, ma è talmente buono, che io me lo gusto in "meditazione" prima di pranzo.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


domenica 16 febbraio 2025

Alta Langa Brut 2019 - Cantina Pasquale Pelissero

Buongiorno e buona domenica! 

Cari appassionati, per il vino di oggi ci rechiamo in una delle zone vitivinicole considerata tra le migliori del nostro bellissimo Paese: siamo nelle Langhe e precisamente in quel di Neive (CN) e vi parlerò dell'Alta Langa Brut 2019 prodotto dalla Cantina di Pasquale Pelissero.

Blend costituito per un 70% da Pinot Nero e il restante 30% da Chardonnay, le cui uve provengono da un piccolo vigneto di 1 ha di 20 anni, allevato con potatura a Guyot, situato ad un'altitudine di circa 400 mt slm, con esposizione sud-est e terreno marnoso-calcareo con 6500 ceppi/ha. 

Le uve, una volta giunte in cantina vengono pressate sofficemente per poi procedere con una fermentazione alcolica a temperatura controllata; a Maggio il vino poi viene imbottigliato per procedere con la rifermentazione con Metodo Classico e vi permane sui lieviti per almeno 30 mesi prima della sboccatura e della sua commercializzazione.

Come si presenta:

Alla vista è paglierino-dorato carico, con perlage molto fine;

il naso è intenso, balsamico, con note floreali di ginestra e di forsizia in primo piano, poi fruttate di pesca tabacchiera, a seguire agrumate di cedro e speziate di pepe bianco.

In bocca è fresco, sapido, glicerico, corrispondente al naso, molto persistente, con finale caratterizzato dalle note floreali e quelle speziate.

Ottimo!

Da gustare come aperitivo o con piatti di pesce.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.




domenica 9 febbraio 2025

Metodo Classico Pinot Nero Extra Brut "Note d'Agosto" - Alessio Brandolini

Buona domenica a tuttii lettori di VinoDegustando!

Per la degustazione di oggi andiamo in Oltrepo Pavese e per l'esattezza in quel di San Damiano al Colle, quasi al confine con la provincia di Piacenza, dal simpatico e caro amico Alessio Brandolini, per assaggiare il Metodo Classico Pinot Nero Extra Brut "Note d'Agosto".

Pinot Nero al 100%, le cui uve provengono da un vigneto situato su colline esposte al sole ad un'altezza di 300 s.l.m., impiantato su terreno calcareo-argilloso e allevato a spalliera con potatura a Guyot.

Viene prodotto esclusivamente in annate favorevoli e le uve vengono raccolte manualmente in cassette da 18 kg e viene tenuta solo la prima spremitura. Dopo una breve macerazione di 3/4 ore sulle bucce in modo da avere il colore rosato tipico, il vino rimane sulle fecce fini prima del tiraggio. Le bottiglie accatastate restano a contatto con i lieviti per 36 mesi prima del “remouage, poi vengono sboccate e dosate solo con lo stesso vino.

Alla vista è rosa antico che tende alla buccia di cipolla, con catenelle di sottili bollicine; 

alla naso è abbastanza intenso, elegantissimo, balsamico, con profumi di piccoli frutti rossi, quali fragolina di bosco e ribes, agrumati di clementina e pompelmo rosa, floreali di calendula e forsizia, speziati di pepe bianco e tanta mineralità, tra cui un accenno di mela Red Delicius leggermente ossidata.

In bocca è  freschissimo, sapido, teso e verticale, con un'importante apporto glicerico che lo rende rotondo e pieno; equilibrato, corrispondente al naso, con un finale agrumato-minerale molto lungo.

Complimenti Alessio, tanta roba!

Da bere come aperitivo o da abbinare ad antipasti, piatti di pesce ricchi di sapore, come ad esempio una bella cernia al forno con patate e olive.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


domenica 2 febbraio 2025

Trentodoc "Rossi Rege" 2019 - cantina Zenhof di Giacomo Rossi

Buona domenica amici enonauti!

Oggi vi descriverò un vino assaggiato durante la manifestazione FIVI 2024, che si è svolta presso la bella struttura di BolognaFiere dal 23 al 25 Novembre: sto parlando del Trentodoc "Rossi Rege" 2019 prodotto cantina Zenhof di Giacomo Rossi, situata a Roverè della Luna (TN).

Uvaggio 80% Pinot Nero e il restante 20% Chardonnay, le cui uve provengono da vigneti di 30-40 anni adagiati sulle colline soprastanti la valle dell’Adige e del Leno, impiantati su terreno con matrice calcarea, tessitura media, ciottoloso, permeabile, allevati a pergola semplice trentina. Densità d'impianto 4.500 ceppi/ha e resa d'uva 2,5 kg a pianta. La vendemmia del 2019 è avvenuta manualmente la prima decade di Settembre; dopo la raccolta le uve vengono fatte riposare una notte in celle frigo alla temperatura di 4°C. Dopodiché vengono soffice pressate a grappoli interi. Alla fermentazione alcolica in acciaio a temperatura controllata segue la fermentazione malolattica, per conferire dolcezza e cremosità. L'affinamento in bottiglia sui lieviti dura 32 mesi.

Ma ora vediamo com'è:

Alla vista si presenta pagliarino pallido con riflessi dorati, con catenelle continue di fini bollicine;

al naso non è tanto intenso ma molto elegante, caratterizzato in primis dalla balsamicità e mineralità, a seguire note floreali di glicine e biancospino, agrumate di lime e bergamotto e speziate di pepe bianco. 

In bocca è freschissimo e sapido, verticale, corrispondente al naso, come un apporto glicerico che lo rende rotondo e cremoso alle papille; molto persistente, con finale floreale-speziato-agrumato.

Gran bello spumante! Complimenti al produttore!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


sabato 25 gennaio 2025

Colli Tortonesi Timorasso D.O.C. "Il Giallo di Costa" 2021 - Carlo Daniele Ricci

Buon sabato pomeriggio e buon we a tutti i fedelissimi di VinoDegustando!

Oggi rimaniamo in quel dei Colli tortonesi, zona da me amatissima e ritenuta enologicamente parlando eccellente; assaggeremo un vino di una Cantina da me già recensita più volte in VinoDegustando e cioè  l'Azienda del bravissimo Carlo Daniele Ricci, situata a Costa Vescovato.

Il vino in questione è il Colli Tortonesi Timorasso D.O.C. "Il Giallo di Costa" 2021: Timorasso in purezza, le cui uve provengono dal vigneto "San Leto", impiantato negli anni '90 a cavalcapoggio a 290 mt. slm , su terreno caratterizzato da marne tortoniane. La potatura è a Guyot a 5-6 gemme e la raccolta, sempre manuale, nel 2021 è avvenuta il 5 di Ottobre, con una resa di uva di 4.000 kg a ettaro.

Dopo la soffice pigiatura, la fermentazione si è svolta in acciaio con una permanenza sulle bucce di 91 gg, per poi seguire un affinamento sulle sulle fecce nobili di 7-8 mesi e di altri 24 in bottiglia.

Alla vista si presenta con una bellissima colorazione molto luminosa arancio carico, colorazione tipica dei vini bianchi che, come in questo caso, fanno lunghe macerazioni sulle bucce;

al naso è molto intenso, elegantissimo, con un ampio spettro di profumi che va dalle note di buccia d'arancia e di cedro candite, albicocca disidratata, zenzero, mango, fiore di camomilla essiccato mischiato a foglie di the, oltre a tantissima balsamicità e mineralità.

In bocca è  freschissimo, sapido, teso, con una componente glicerica importante che lo rende rotondo e morbido alle papille; corrispondente a quanto percepito al naso, molto persistente, con un finale che si allunga principalmente sulle note agrumate, che qui però non sono candite ma di buccia fresca.

Che dire, ci troviamo davanti ad un "sorso" molto particolare, che esprime al meglio l'estrosita' del suo produttore.

Chapeau Daniele!

Io questi vini preferisco sorseggiarli in puro relax prima di pranzare.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

sabato 18 gennaio 2025

Colli Tortonesi D.O.C. Barbera "VHO" 2017 - Claudio Mariotto

Buon sabato pomeriggio a tutti!

Oggi vi riporterò appunti di degustazione di un vino proveniente da una delle zone vitivinicole che reputo più interessanti d'Italia: sto parlando dei Colli Tortonesi, situati nella zona Sud del Piemonte, tra Alessandria e l'Oltrepo Pavese. Il vino in questione è il Colli Tortonesi D.O.C. Barbera "VHO" 2017 del bravissimo vignaiolo Claudio Mariotto; un appunto di precisazione, come noterete anche voi guardando la fotografia qui sotto, l'eclettico Claudio ha invertito e capovolto le lettere.

Uve Barbera in purezza selezionate tra le vigne site tra Vho e Sarezzano a circa 250-300 m s.l.m., aventi esposizione Ovest-sud Ovest, in terreno calcare-argilloso e coltivate con potatura Guyot, senza utilizzo di concimi chimici, né diserbanti, né prodotti sistemici; la raccolta, manuale avviene tra fine Settembre e inizio Ottobre.

Dopo una soffice e lenta pigiadiraspatura delle uve, segue una macerazione per 10/12 giorni e successiva svinatura; l'affinamento avviene in stile borgognone in piccole botti di legno di secondo passaggio per circa 12 mesi a cui segue un ulteriore affinamento in bottiglia per altri 12 mesi.

Ora a lui!

Alla vista è rosso rubino carico e brillante........ sembra un vino di 1 anno e non di 7 passati; già questo è un buon segno.

Al naso è intenso, elegantissimo, "vinoso", molto ampio, con profumi fruttati in prima linea, quali la ciliegia Bigarreau, la mora, il mirtillo, poi fuoriescono i sentori balsamici dell'eucalipto e delle bacche di ginepro, quelli floreali della viola, poi terrosi di humus, a seguire il cuoio, quelli minerali di grafite e per finire speziati di pepe nero e noce moscata.

In bocca è  freschissimo, sapido, teso e verticale; la glicerina gli dona rotondità, morbidezza e pienezza, con tannini setosi e ben integrati. Coerente con quanto percepito al naso, armonico ed equilibrato, con un finale lunghissimo improntato principalmente sulle note balsamiche e quelle minerali.

Tre volte chapeau Claudio, non ti smentisci mai!

È  ancora da paragonare ad un "bambino in fasce"; il meglio comincerà a darlo tra almeno altri 7-8 anni!

Da abbinare a piatti di carne rossa, come la stupenda fiorentina, o uno stufato d'asino, un brasato, ecc.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.



domenica 12 gennaio 2025

Metodo Classico Pas Dosé - Cantina VentiVenti

Buongiorno e buona domenica a tutti gli appassionati di vino! 

Come vi avevo già accennato, il 23 Novembre mi sono recato, come ogni anno, a visitare la il Mercato dei Vini FIVI che si è svolto a BolognaFiere da sabato 23 a lunedì 25 Novembre 2024 e ho assaggiato parecchi vini di molte Aziende.

Uno di questi vini assaggiati è prodotto da una giovanissima cantina situata a Medolla in provincia di Modena; l'Azienda è la VentiVenti e il vino oggetto del post di oggi è lo spumante Metodo Classico Pas Dosé.

Le uve utilizzate per questo vino sono: 65% Pinot Bianco, 20% Chardonnay e 15% di Sorbara coltivate in vigneti allevati a Guyot unilaterale con 13-14 gemme, impiantate in terreno argilloso con una densità di 3000 piante/ha. La raccolta avviene meccanicamente nelle ore più fresche della giornata e dopodiché le uve vengono ulteriormente raffreddate prima della soffice pressatura; la fermentazione si svolge in vasche in acciaio inox a temperatura controllata, a cui fa seguito un affinamento a freddo sempre in acciaio; la rifermentazione in bottiglia avviene con aggiunta di mosto per poi svolgere il lungo affinamento sui lieviti

Vediamo ora com'è!

Vista paglierino pallido con riflessi verdognoli e bollicine fini in catenelle;

al naso è poco intenso ma molto elegante, con sentori floreali di bouvardia e sambuco in apertura, poi fieno, litchi, note agrumate di lime e tanta balsamicita'.

In bocca è freschissimo, sapido, verticale quasi tagliente, corrispondente al naso, molto persistente, con finale sulle note floreali e quelle agrumate.

Gran bel prodotto, per una Cantina così giovane!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.