giovedì 29 marzo 2018

Rosso di Valtellina D.O.C. 2012 - Azienda Agricola Alberto Marsetti

Buona serata a tutti coloro che amano il vino!

Oggi assaggeremo un vino proveniente dalla cosiddetta agricoltura eroica, cioè quella di montagna, che tanta fatica e tanti sacrifici richiede. La zona enologica di oggi, si trova in Lombardia ed è la Valtellina, che taglia trasversalmente le Alpi Italiane con una lunga vallata, costeggiata nel versante rivolto verso Sud da una miriade di piccoli e piccolissimi appezzamenti terrazzati e impiantati a vigneto.
Il Vitigno per eccellenza di questa zona è il Nebbiolo e più precisamente un clone che si adatta bene a queste altitudini, che qui viene chiamato "Chiavennasca".

Il vino che oggi degusteremo è un Rosso di Valtellina D.O.C. e precisamente quello prodotto nel 2012 dall' Azienda Agricola Alberto Marsetti.
E' il vino "base" della Cantina ed è prodotto al 90% da uve della varietà Chiavennasca e per il restante 10% da Brugnola, Rossola e Pignola, tre uve autoctone di questa zona. 
La fermentazione alcolica dura otto giorni e avviene a cappello sommerso in botti di legno da 33 ettolitri, a temperatura controllata max di 30° e con rimontaggi giornalieri; segue la fermentazione malolattica. L'affinamento avviene per 6 mesi in vasche d'acciaio e prosegue in bottiglia per altrettanto tempo.

Assaggiamolo:

alla Vista si presenta rosso granato-mattonato con unghia aranciata.

Al Naso è abbastanza intenso ed elegante, con note di marasca sotto spirito e albicocca disidratata, sentori di humus, torba, legna bagnata, cioccolato alla menta e cuoio;

in Bocca è sapido, con il "calore" dell'alcol controbilanciato dall'acidità. E' abbastanza persistente, con un finale caratterizzato dall'albicocca disidratata e dal pepe bianco.

Per essere il vino "base" di questa piccolissima cantina, per di più con 6 anni sulle spalle, non è niente male.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 11 marzo 2018

Vigneti delle Dolomiti I.G.P. Muller Thurgau "Xurfus" 2014 - Mattia Filippi

Buongiorno e buona domenica!

Per la degustazione di oggi volgiamo lo sguardo verso l'estremo Nord Italia, a Faedo in provincia di Trento: assaggeremo il Vigneti delle Dolomiti I.G.P. Muller Thurgau "Xurfus" 2014 prodotto dall'Azienda Agricola Mattia Filippi.

Prodotto con uve varietà Muller Thurgau in purezza, raccolte da un vigneto posto a 590 mt s.l.m. impiantato quasi 20 anni fa, con una resa di uva di 90 q.li/ha.

Alla Vista si presenta molto pallido, color "carta" con riflessi verdini;

al Naso non è tanto intenso, ma in compenso è elegantissimo e ampio, con sentori floreali di glicine, fruttati di pera Abate, frutto della passione e litchi, speziati di pepe bianco, oltre a note minerali e balsamiche.

In Bocca è freschissimo, sapido, verticale, armonico, glicerico, corrispondente al naso con un'aggiunta agrumata nel centro bocca; molto persistente con un finale speziato-minerale-balsamico molto piacevole.

Gran bel vino! Inizia adesso a dare il meglio!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.




domenica 25 febbraio 2018

Trento D.O.C. Brut S.A. - Ferrari F.lli Lunelli S.p.A.

Buona domenica a tutti gli "enonauti" del mondo!

Se ancora non fosse chiaro, Vi svelo che le bollicine sono la mia passione: Champagne e bollicine Metodo Classico Italiane in primis. Oggi parleremo proprio di una bollicina Italiana e precisamente del Trento D.O.C. Brut S.A. prodotto dalle Cantine Ferrari F.lli Lunelli S.p.A. site a Trento.

Ottenuto con uve Chardonnay in purezza, alla Vista si presenta giallo brillante e dorato con perlage fine ed abbondante;

al Naso è intenso, elegante, con sentori agrumati di bergamotto e lime, marini di iodio, minerali ed una nota "torbata".

In Bocca è sapido, freschissimo, con una spiccata acidità agrumata ed un centro bocca improntato sulle note minerali sentite anche al naso, abbastanza persistente, con un finale piacevolmente mandorlato.

Anche se è l'etichetta base dell'Azienda, si tratta pur sempre di uno spumante Metodo Classico che si fa bere volentieri.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 18 febbraio 2018

Gavi D.O.C.G. Metodo Classico Brut Millesimo 2009- Az. Agr. La Mesma

Buona domenica a tutti gli appassionati di vino!

Oggi ci troviamo in una zona vitivinicola del basso Piemonte, quasi al confine con la Liguria: Gavi in provincia di Alessandria. 
Assaggeremo un Gavi D.O.C.G. Metodo Classico Brut Millesimo 2009, prodotto dall'Azienda Agricola La Mesma. 
Di questo Spumante ho già pubblicato su questo Blog, in data 23 Dicembre 2017, il Millesimo 2011, quindi se voleste verificarne le differenze potreste andare a leggerlo.

Vediamo ora come si comporta:

alla Vista è di color giallo paglierino con riflessi dorati e perlage molto fine.

Al Naso è abbastanza intenso ed elegante, si percepiscono sentori di fiori bianchi, frutta bianca (mela e litchi) e molti più sentori balsamici e minerali del 2011.

In Bocca è sapido, freschissimo, e armonico. Anche in bocca si notano maggiormente gli aromi balsamici e minerali al posto di quelli fruttati.
Il finale, abbastanza lungo, è improntato maggiormente su note agrumate, minerali e di radice di liquirizia.

Per i miei gusti lo ritengo migliore della versione 2011, forse anche per la maggior permanenza sui lieviti.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


domenica 11 febbraio 2018

Franciacorta D.O.C.G. Brut Millesimato "Cru Perdu" 2010 - Castello Bonomi

Buongiorno e buona domenica a tutti i fedeli lettori di VinoDegustando!

Per la degustazione di oggi non mi allontano tanto da casa, infatti assaggeremo un vino, precisamente uno Spumante Metodo Classico, della D.O.C.G. forse più famosa della Lombardia, il Franciacorta;
in particolare andremo a descrivere i profumi, i sapori e le emozioni che che ci regalerà il Brut Millesimato "Cru Perdu" 2010 prodotto da Castello Bonomi, Azienda sita a Coccaglio in provincia di Brescia.

Ottenuto da uve varietà Chardonnay per un 70% e per il restante 30% da Pinot Nero con una resa per ettaro di 90 q.li, raccolte a mano dal 10 al 25 Agosto a seconda dell'annata; dopo una pressatura soffice per estrarne solo il "mosto fiore", viene messo a fermentare in acciaio a temperatura controllata di 14°C e i "vini base" così ottenuti maturano a temperatura controllata per circa 8 mesi. Poi permane almeno 48 mesi sui lieviti per la "presa di spuma" prima del "degorgement" e relativo "dosaggio".

Alla Vista è di un bel paglierino dorato con perlage abbondante ma non finissimo, caratterizzato ca "catenelle" regolari e molto persistenti;

al Naso è intenso, elegante, con sentori floreali di forsizia, fruttate di mela, minerali, miele di acacia e qualche accenno di pasticceria.

In Bocca è fresco, sapidissimo, armonico, cremoso e glicerico; per quanto riguarda i sapori  si percepiscono le note sentite al naso, con un centro bocca che vira verso gli agrumi e al pepe bianco, che nel finale si uniscono alle erbe aromatiche.

Ottimo spumante, anche se questo millesimo non si è potuto fregiare del bollino "Grande Annata" che invece l'Azienda Castello Bonomi assegna alle migliori vendemmie, come ad esempio la 2009.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 4 febbraio 2018

Sagrantino di Montefalco D.O.C.G. "Taccalite" 2007 - Imbottigliato dall'Az. Agr. Tiburzi Gustavo

Buongiorno e buona domenica a tutti gli appassionati di vino!

Il vino che andremo a degustare oggi fa parte di una delle D.O.C.G. italiane famose nel mondo, di una delle più belle Regioni del nostro "Bel Paese": stiamo parlando del Sagrantino di Montefalco e per la precisione, la bottiglia che apriremo è il "Taccalite" annata 2007 (millesimo ritenuto molto buono un po' in tutte le regioni italiane), imbottigliato dall'Azienda Agricola Tiburzi sita a Montefalco .

E' prodotto con uve della "nobile" varietà Sagrantino al 100%, provenienti da vigneti che si trovano ad un'altitudine di 400-450 mt. s.l.m., vendemmiate nella prima decade di Ottobre e diraspate prima della spremitura. Il mosto così ottenuto svolge la fermentazione alcolica e la successiva "malolattica" in barriques nuove, dove vi ci permane per circa 24 mesi, prima del successivo affinamento in bottiglia che dura altri 12 mesi.

Alla Vista è di un bellissimo rosso rubino appena tendente al granato, con unghia granata. All'analisi visiva, i sui 11 anni li porta bene.

Al Naso è intenso con un ampio bouquet che va da sentori di prugna disidratata e marasca sotto spirito al pepe nero, cuoio, grafite e note terrose di sottobosco; dopo la rotazione nel bicchiere, fuoriesce però una nota animale poco elegante, che potrebbe essere dovuta al fatto che la bottiglia è stata appena aperta dopo un lungo periodo dall'imbottigliamento (8-9 anni).

In Bocca è sapido e corrispondente al naso; l'elevata gradazione alcolica (15% vol) si percepisce  durante la deglutizione con una sensazione calda. Il Corpo è imponente e i tannini sono ancora un po' ruvidi e non completamente integrati. E' abbastanza persistente e il finale è caratterizzato da note speziate di pepe nero e noce moscata.

E' un vino di buona fattura, magari non è uno dei migliori Sagrantino di Montefalco che ho assaggiato, però "si fa rispettare".

Buone degustazioni a tutti!

D.B.






sabato 13 gennaio 2018

Colli Tortonesi D.O.C. "San Leto Etichetta Blu" 2004 - Az. Agr. Ricci Carlo Daniele

Buonasera e buon week end a tutti gli appassionati di vino!

In questa pubblicazione andremo a parlare di un vino prodotto in una piccola zona del sud del Piemonte: i Colli Tortonesi. E' una zona che io amo tantissimo per due motivi principali: qui ci sono tanti piccoli Produttori che fanno dei vini veramente eccezionali e poi perchè è qui che si coltiva il Timorasso, uno dei vitigni autoctoni che a mio modesto parere permette di ottenere dei vini bianchi veramente strepitosi anche da invecchiamento.

Oggi parleremo proprio di uno di questi: il Colli Tortonesi D.O.C. "San Leto Etichetta Blu" 2004 prodotto dall'Azienda Agricola Ricci Carlo Daniele sita a Costa Vescovato in provincia di Alessandria.
Ottenuto da uve Timorasso in purezza, questo vino viene prodotto soltanto nelle migliori annate; fa una lunga macerazione sulle bucce in botti piccole e viene messo in vendita solo "dopo parecchie primavere".
In questo caso stiamo parlando dell'annata 2004, che significa che è già nel 14° anno dopo la vendemmia.

Versiamolo ora nel bicchiere e vediamo "cosa ci racconta":

alla Vista è di un bellissimo color ambrato-aranciato, non limpidissimo. Questo vino non subisce né chiarifiche, né filtrazioni.

Al Naso è intenso, elegantissimo, etereo e complesso, con sentori fruttati di albicocca disidratata, agrumi canditi e mango, balsamici mentolati, note minerali ed un accenno di ossidazione.

In Bocca è fresco, sapido, glicerico, rotondo e armonico; i suoi 14% di alcol sono perfettamente controbilanciati e non si fanno quasi sentire. In bocca è persistentissimo e ancora più ampio che al naso, infatti si percepisce anche un aroma di legno di sandalo e note speziate di pepe bianco; il finale è piacevolissimo ed improntato soprattutto sulle note agrumate e quelle speziate.

Gran bel vino!!!!!!!!!!!!!!!!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

venerdì 5 gennaio 2018

Gavi D.O.C.G. "La Mesma" Etichetta Nera 2016 - Azienda Agricola La Mesma

Buonasera a tutti i fedeli amici di VinoDegustando!

Oggi torniamo in quel di Gavi per assaggiare un altro vino dell'Azienda Agricola La Mesma: il Gavi D.O.C.G. "La Mesma" Etichetta Nera annata 2016.

Prodotto al 100% con uve di varietà Cortese provenienti da vecchie vigne di 45 anni situate a 350 mt. s.l.m. ed esposte a Sud. Le uve vengono sofficemente pigiate e il prodotto della pressatura viene posto in vasche di cemento per la fermentazione alcolica; segue un affinamento sulle proprie fecce fini per circa 5 mesi sempre in vasche di cemento.

Vediamo com'è:

Alla Vista è di color paglierino pallidissimo, detto anche "bianco carta".

Al Naso è intenso, con profumi fruttati di pera e di mela, sentori floreali di fiori bianchi, note balsamiche e minerali; non ha un bouquet ampissimo ma i sentori sono eleganti.

In Bocca è freschissimo, sapido, armonico e corrispondente al naso, ma con una prevalenza di gusti floreali; è abbastanza persistente e il finale è caratterizzato dalla balsamicità oltre che da note iodate e speziate di pepe bianco.

Vino semplice ma di buona fattura.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

sabato 30 dicembre 2017

Valtellina Superiore D.O.C.G. "Le Filine" 2007 - Dei Giop Az. Agricola Gianluigi Rumo

Buongiorno e buon fine 2017 e inizio 2018 a tutti!

La coltivazione della vite in montagna viene chiamata, giustamente, "viticoltura eroica", perchè lavorare il vigneto con le pendenze che spesso si trovano in queste situazioni, è molto duro e faticoso.
Una zona vitivinicola che corrisponde sicuramente a queste caratteristiche "estreme" e di cui ne è anche portabandiera del settore, è la Valtellina.

Oggi assaggeremo proprio un vino di questa zona della Lombardia montana: il Valtellina Superiore D.O.C.G. "Le Filine" 2007,  prodotto dall'Azienda Agricola Gianluigi Rumo "Dei Giop" di Villa di Tirano in provincia di Sondrio con vitigno Nebbiolo in purezza che in questa zona è chiamato "Chiavennasca".

Alla Vista è di color granato-mattonato con unghia aranciata, abbastanza "scarico" ma ancora "vivo".

Al Naso è abbastanza intenso, elegante, etereo, con sentori caratteristici del nebbiolo e più specificamente di montagna: note balsamiche di bosco, speziate di pepe bianco, floreali secchi di potpourri, terrose di humus e animali di cuoio. 

In Bocca è sapido, freschissimo, verticale; dal punto di vista dell'armonia è però penalizzato da un'eccessiva sensazione alcolica e da un corpo ormai tendente alla decadenza ed inoltre questa scarsa armonia lo rende anche poco persistente; piacevole finale speziato-balsamico dove fuoriesce anche la radice di liquirizia.

Per quanto percepito al naso, mi aspettavo molto di più in bocca: peccato!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

mercoledì 27 dicembre 2017

Primitivo Riserva Gioia del Colle D.O.C. "Marpione" 2004 - Az. Agr. Tenuta Viglione

Buona serata a tutti e buona fine 2017!

L'Italia è un Paese in cui tutte le Regioni hanno delle zone vitivinicole; tra le Regioni enologicamente più rappresentative, perlomeno dal punto di vista quantitativo c'è la Puglia. Questa Regione è tappezzata da nord a sud di vigneti in cui si coltivano soprattutto vitigni autoctoni, tra cui il Primitivo.
Oggi parleremo proprio di un vino prodotto da questo antico vitigno pugliese e precisamente del Primitivo Riserva Gioia del Colle D.O.C. "Marpione" 2004 prodotto dall'Azienda Agricola Tenuta Viglione sita a Santeramo in Colle in provincia di Bari.
Di questa Cantina ho già pubblicato diversi vini su questo Blog, tra cui anche un'altra annata del "Marpione", la 2010 (potete se volete andarVi a leggere l'articolo recensito in data 11 Marzo 2016).

Ma vediamo ora com'è il millesimo in questione:

alla Vista si presenta di color rosso granato molto carico, non più tanto luminoso.

Al Naso è intenso, etereo con un bouquet olfattivo molto ampio e complesso: appena versato si percepiscono note animalesche che dopo qualche minuto di ossigenazione e dopo una adeguata rotazione nel bicchiere, si attenuano lasciando il posto a sentori molto più eleganti e variegati come note fruttate di prugna disidratata, terrose di humus, tabacco, balsamiche di cioccolato alla menta, rabarbaro, tamarindo, di macchia mediterranea come le bacche di ginepro e speziate di pepe nero.

In Bocca è fresco, sapido, rotondo, verticale, corposo ma con tannini fini, setosi e levigati; è corrispondente a quanto sentito al naso, molto persistente, con un finale in cui prevalgono gli aromi speziati uniti alla liquirizia e alle note di macchia mediterranea.

Gran bel vino, nonostante la "non tenerissima età" dimostra di poter reggere un'ulteriore evoluzione positiva.

Ancora una volta bravo Giovanni!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.