Benvenuti a una nuova puntata di Approfondimenti Tecnici di VinoDegustando, lo spazio dove la passione per il vino incontra la precisione dell’enologia e dell’agronomia viticola.
Nella puntata di oggi tratteremo un
argomento ostico, di cui nessun appassionato di vino vorrebbe sentir parlare; però
nel mondo della degustazione tecnica, saper riconoscere i difetti del vino
è fondamentale per valutare la qualità di un prodotto e per educare il
consumatore. I difetti organolettici possono compromettere l’equilibrio
sensoriale del vino, alterandone il profilo aromatico, gustativo e visivo.
Vediamoli nel dettaglio, con un linguaggio descrittivo e tutti i principali
termini SEO del settore enologico.
Difetti
olfattivi del vino
- Odore di
tappo: aroma sgradevole di cartone bagnato, muffa
o cantina umida. Provocato da contaminazione da TCA nel sughero naturale.
- Ridotto: note di
uovo marcio, cavolo bollito, gomma bruciata. Dovuto a carenza di ossigeno
e presenza di composti solforati.
- Ossidato: profilo
aromatico piatto, con note di mela cotta, noci, sherry. Colore brunito,
perdita di freschezza.
- Acetico: sentore
pungente di aceto, provocato da eccessiva presenza di acido acetico e
batteri acetici.
- Brettanomyces: note
animali, di stalla, cuoio, sudore di cavallo. Può essere tollerato in
piccole dosi nei vini naturali, ma è considerato un difetto.
Difetti
gustativi del vino
- Vino
squilibrato: prevalenza eccessiva di una componente
(acidità, tannino, alcol) rispetto alle altre. Sensazione sgradevole in
bocca.
- Vino
piatto: assenza di corpo, persistenza e vivacità.
Gusto evanescente, poco coinvolgente.
- Vino
amaro: finale amaricante non legato a varietà o
vinificazione. Può derivare da uve non sane o da errori in cantina.
- Vino
metallico: sensazione di ferro o alluminio, spesso
legata a contaminazioni da attrezzature o contenitori.
Difetti visivi
del vino
- Torbidità:
presenza di particelle sospese, colore opaco. Può indicare instabilità
microbiologica o mancata filtrazione.
- Precipitazioni
anomale: non sempre un difetto, ma può essere
percepito negativamente dal consumatore.
- Colore
alterato: tonalità brunite nei bianchi, aranciate
nei rosati, mattone nei rossi giovani. Spia di ossidazione o
invecchiamento precoce.
Nessun commento:
Posta un commento
Chiunque volesse inserire un commento sugli Articoli immessi dall'Autore, è benvenuto.