sabato 11 ottobre 2025

Degustazione Verticale di Timorasso: un viaggio sensoriale tra le annate del "Maestro" Vignaiolo Claudio Mariotto

Buongiorno e buon weekend a tutti gli amici e affezionati lettori di VinoDegustando!

Sabato 4 ottobre ho avuto il privilegio di partecipare a una straordinaria degustazione verticale di Timorasso, organizzata dal caro amico e “Maestro” vignaiolo Claudio Mariotto, figura di riferimento nel panorama vitivinicolo piemontese.

Un’esperienza intensa e coinvolgente, che ci ha permesso di esplorare l’evoluzione di questo vitigno autoctono, che io amo particolarmente, attraverso sei annate di due etichette iconiche: Pitasso e Derthona, entrambe Colli Tortonesi DOCG Timorasso

Come pratica vuole, la degustazione è partita dalla più giovane per arrivare alla più matura, rivelando la straordinaria capacità di invecchiamento del Timorasso.

Ecco l’ordine di servizio della verticale:

  1. Colli Tortonesi DOCG Timorasso “Pitasso” 2022

  2. Colli Tortonesi DOCG Timorasso “Pitasso” 2017

  3. Colli Tortonesi DOCG Timorasso “Derthona” 2011

  4. Colli Tortonesi DOCG Timorasso “Pitasso” 2007 (magnum)

  5. Colli Tortonesi DOCG Timorasso “Pitasso” 2006

  6. Colli Tortonesi DOCG Timorasso “Derthona” 2001

Al naso, tutti i campioni hanno espresso grande eleganza e complessità aromatica, con variazioni legate all’annata e all’evoluzione del vino:

  • Note floreali, agrumate e balsamiche nei millesimi più giovani

  • Erbe aromatiche come timo e salvia

  • Spezie fini (pepe bianco, zenzero)

  • Mineralità crescente con sentori sulfurei, pietra focaia e idrocarburi nei vini più maturi

In bocca, la corrispondenza con il naso è stata sorprendente:

  • Freschezza e sapidità ben bilanciate

  • Glicericità avvolgente

  • Persistenza aromatica da lunga a lunghissima, anche nelle annate più datate

Questa verticale di Timorasso ha confermato la straordinaria longevità e versatilità di un vitigno che merita sempre più attenzione nel panorama enologico italiano. L’impronta stilistica di Claudio Mariotto, tra precisione tecnica e sensibilità artigianale, ha reso ogni calice un piccolo capolavoro.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


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