Buongiorno e buon weekend a tutti gli amanti del buon bere!
Il vino protagonista di questa settimana è un'autentica espressione del territorio piemontese, della sua tradizione vitivinicola e dell'identità enologica che rende questa regione un punto di riferimento nel mondo del vino. Parliamo del Barbera d’Asti D.O.C.G., conosciuto affettuosamente in Piemonte come “la Barbera”, un rosso intenso e versatile che incarna perfettamente lo spirito della produzione vinicola italiana di qualità.
In particolare, ci soffermiamo sulla versione “I Mandorli” annata 2022, firmata dall’Azienda Agricola Mario Torelli di Gianfranco, realtà rinomata per il suo impegno nella valorizzazione dei vitigni autoctoni e nella produzione di vini biologici piemontesi. Questo Barbera si distingue per la sua freschezza, la vivacità del frutto e la capacità di accompagnare con eleganza la cucina tradizionale italiana, rendendolo ideale anche per un consumo quotidiano.
La Barbera d’Asti DOCG è riconosciuta a livello internazionale per la sua qualità superiore, frutto di un terroir unico che ne esalta struttura, freschezza e complessità aromatica.
La zona di produzione della Barbera d’Asti DOCG
si estende tra le colline dell’Astigiano e parte dell’Alessandrino, dove i
suoli calcareo-argillosi, l’altitudine moderata e il clima continentale con
forti escursioni termiche favoriscono una maturazione ottimale delle uve
Barbera. Queste condizioni pedoclimatiche contribuiscono a sviluppare vini
rossi intensi e con buona acidità.
La Barbera d’Asti “I Mandorli” DOCG è il
risultato di una vinificazione attenta e rispettosa della tradizione
piemontese:
- Macerazione
sulle bucce: 10–14 giorni in vasche di acciaio inox,
con rimontaggi e delestage controllati per estrarre colore, tannini dolci
e aromi varietali.
- Fermentazione
alcolica: condotta a temperatura controllata (24–28
°C) con lieviti selezionati per preservare la componente fruttata.
- Fermentazione
malolattica: avviene spontaneamente a circa 20 °C dopo
la svinatura, trasformando l’acido malico in acido lattico e conferendo al
vino maggiore morbidezza e rotondità.
- Stabilizzazione
tartarica: il vino viene trasferito in vasche esterne
durante l’inverno, sfruttando le basse temperature per una stabilizzazione
naturale.
- Affinamento: minimo
12 mesi in acciaio inox, seguito da 2 mesi in bottiglia prima della
commercializzazione.
Questa metodologia consente di ottenere un vino
giovane ma già equilibrato, pronto al consumo e capace di esprimere al meglio
le caratteristiche varietali del vitigno Barbera.
Eccola!
Alla vista si presenta rosso rubino molto carico, con riflessi violacei.
All'olfatto è elegante, intensa con sentori di piccoli frutti maturi in primo piano, quali ciliegia Bigarreau, mora, mirtillo, speziate di pepe nero e noce moscata, terrose di humus, balsamiche di eucalipto e minerali di grafite.
In bocca è freschissima, sapida, "beverina", equilibrata ed armonica, corrispondente a quanto percepito al naso, molto persistente, con un finale caratterizzato dalla balsamicità e la mineralità.
Questo vino dimostra che, pur rappresentando la versione
'base' dell'Azienda e nella sua apparente semplicità, "la Barbera" può offrire
prodotti di grande qualità, perfetti anche per un consumo “quotidiano" ma di qualità,
da bere a tutto pasto.
Complimenti Gianfraco!
Buone degustazioni a tutti!
D.B.
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