Amici wine lovers, buon sabato e buon we!
Questa settimana voglio portarvi alla scoperta di
una vera gemma dell’enologia piemontese: il Colli Tortonesi D.O.C.G.
Timorasso Derthona 2001 firmato dal talentuoso Vignaiolo Claudio
Mariotto. Ho avuto il privilegio di degustarlo durante una straordinaria Verticale
di Timorasso, tenutasi sabato 4 ottobre, dove sei annate storiche hanno
raccontato l’evoluzione di questo vitigno autoctono con rara profondità.
Tra i campioni assaggiati i due che mi hanno
colpito in modo particolare sono stati il “Pitasso” 2007 e il “Derthona”
2001. Il primo è già stato protagonista del mio articolo del 12 aprile 2025
su VinoDegustando, assaggiato in occasione del banco d’assaggio Derthona 2.0
tenutosi il 01 aprile 2025; oggi voglio soffermarmi sul secondo, per la sua
eleganza senza tempo e la capacità di esprimere al meglio il potenziale del Timorasso
in versione evoluta.
Leggi l’articolo sul Pitasso 2007 https://vinodegustando.blogspot.com/2025/04/colli-tortonesi-derthona-doc-pitasso.html
Il vigneto da cui nasce il Derthona 2001 è
situato a 250 metri sul livello del mare, su suoli calcareo-argillosi
che conferiscono struttura e mineralità al vino. La potatura è a Guyot,
con inerbimento spontaneo e assenza di diserbanti, mentre l’uso
di sostanze chimiche è ridotto al minimo e gestito con buon senso, solo quando
necessario. L’imbottigliamento avviene con solfiti aggiunti al 50%
rispetto al limite consentito per i vini biologici. L’annata 2001 è stata
regolare, senza particolari problemi fitopatologici.
La vinificazione segue un protocollo rigoroso e
rispettoso della materia prima:
- Pressatura
soffice con diraspatura
- Decantazione
statica per la chiarifica del mosto
- Fermentazione
controllata tra i 18 e i 20°C
- Vinificazione
in acciaio con almeno 10 mesi di affinamento sulle
fecce nobili in sospensione
- Filtrazione
e imbottigliamento
- Affinamento
in bottiglia per circa un anno prima della commercializzazione
Il vino è color giallo oro intenso,
limpido e brillante, segno di una maturazione evoluta e di una
vinificazione attenta. La tonalità carica anticipa la
complessità che si ritroverà al naso e al palato.
All’olfatto si apre con grande eleganza
e rara finezza, più che con
intensità. I sentori agrumati di cedro dominano la scena,
accompagnati da raffinate note minerali idrocarburiche,
tipiche del Timorasso evoluto. Completano il bouquet sfumature floreali
di camomilla e note di cera d’api, che donano
profondità e personalità.
In bocca è sapido, fresco e glicerico, con una perfetta corrispondenza gusto-olfattiva. La struttura è avvolgente, la persistenza notevole. Il finale è lungo e caratterizzato da note minerali, tracce idrocarburiche e cera d’api, che confermano l’identità territoriale e l’evoluzione del vino.
Questo vino si presenta oggi come un bianco da invecchiamento di rara complessità, capace di raccontare il territorio dei Colli Tortonesi con voce autentica. Note minerali, evoluzioni aromatiche e una struttura avvolgente lo rendono perfetto per chi cerca vini bianchi di raro carattere, ideali per degustazioni verticali, abbinamenti gourmet o semplicemente per lasciarsi emozionare.
Buone degustazioni a tutti!
D.B.
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