Benvenuti a questo nuovo appuntamento, dove ogni parola è un sorso di conoscenza!
Ed eccoci di nuovamente qui per un'altra puntata con
gli "Approfondimenti Tecnici di
VinoDegustando". L’argomento di oggi è: Recupero delle vinacce e
sottoprodotti - l’economia circolare che trasforma l’enologia
Nel ciclo produttivo del vino, ogni fase genera
valore. Anche ciò che resta dopo la vinificazione – vinacce, raspi, fecce – può
diventare protagonista di una nuova filiera virtuosa. L’economia circolare in
enologia non è solo una tendenza: è una strategia concreta per ridurre gli
sprechi, valorizzare le risorse e innovare il settore vitivinicolo.
Cosa sono le
vinacce e i sottoprodotti enologici?
- Vinacce: residui
solidi della pigiatura, composti da bucce, vinaccioli e polpa.
Rappresentano circa il 20–25% del peso dell’uva.
- Raspi: i
peduncoli dell’uva, ricchi di lignina e cellulosa.
- Fecce:
sedimenti di lieviti e sostanze colloidali che si depositano durante la
fermentazione.
Questi materiali, se correttamente gestiti,
possono essere trasformati in prodotti ad alto valore aggiunto, riducendo
l’impatto ambientale e generando nuove opportunità economiche.
Applicazioni
concrete: dalla cantina al laboratorio
- Distillazione
delle vinacce Le vinacce fresche vengono distillate per
ottenere grappa e acquaviti. La qualità del distillato dipende dalla
varietà dell’uva, dal tempo di stoccaggio e dalle tecniche di
fermentazione.
- Estrazione
di polifenoli e antociani Attraverso processi di estrazione con
solventi naturali o tecnologie green (come l’ultrasuono o la CO₂
supercritica), si ricavano composti bioattivi utilizzati in cosmetica,
nutraceutica e farmaceutica.
- Produzione
di compost e ammendanti organici Le vinacce esauste vengono compostate per
produrre fertilizzanti naturali, migliorando la struttura del suolo e
riducendo l’uso di concimi chimici.
- Creazione
di biomateriali Dai raspi e dalle vinacce si ottengono
fibre per bioplastiche, tessuti tecnici e packaging biodegradabili, ideali
per un’agricoltura a basso impatto.
- Recupero
energetico Attraverso digestione anaerobica o
pirolisi, i sottoprodotti possono generare biogas o biochar, contribuendo
alla transizione energetica delle aziende agricole.
Quali benefici per
la filiera vitivinicola?
- Sostenibilità
ambientale: riduzione dei rifiuti organici e delle
emissioni.
- Diversificazione
economica: nuovi prodotti e mercati per le cantine.
- Innovazione
tecnologica: applicazione di processi avanzati.
- Comunicazione efficace: storytelling green che rafforza l’identità del brand.
Nessun commento:
Posta un commento
Chiunque volesse inserire un commento sugli Articoli immessi dall'Autore, è benvenuto.