giovedì 16 ottobre 2025

Rubrica "Approfondimenti Tecnici" di VinoDegustando: Recupero delle vinacce e sottoprodotti - l’economia circolare che trasforma l’enologia

Benvenuti a questo nuovo appuntamento, dove ogni parola è un sorso di conoscenza!

Ed eccoci di nuovamente qui per un'altra puntata con gli "Approfondimenti Tecnici di VinoDegustando". L’argomento di oggi è: Recupero delle vinacce e sottoprodotti - l’economia circolare che trasforma l’enologia

Nel ciclo produttivo del vino, ogni fase genera valore. Anche ciò che resta dopo la vinificazione – vinacce, raspi, fecce – può diventare protagonista di una nuova filiera virtuosa. L’economia circolare in enologia non è solo una tendenza: è una strategia concreta per ridurre gli sprechi, valorizzare le risorse e innovare il settore vitivinicolo.

Cosa sono le vinacce e i sottoprodotti enologici?

  • Vinacce: residui solidi della pigiatura, composti da bucce, vinaccioli e polpa. Rappresentano circa il 20–25% del peso dell’uva.
  • Raspi: i peduncoli dell’uva, ricchi di lignina e cellulosa.
  • Fecce: sedimenti di lieviti e sostanze colloidali che si depositano durante la fermentazione.

Questi materiali, se correttamente gestiti, possono essere trasformati in prodotti ad alto valore aggiunto, riducendo l’impatto ambientale e generando nuove opportunità economiche.

Applicazioni concrete: dalla cantina al laboratorio

  1. Distillazione delle vinacce Le vinacce fresche vengono distillate per ottenere grappa e acquaviti. La qualità del distillato dipende dalla varietà dell’uva, dal tempo di stoccaggio e dalle tecniche di fermentazione.
  2. Estrazione di polifenoli e antociani Attraverso processi di estrazione con solventi naturali o tecnologie green (come l’ultrasuono o la CO₂ supercritica), si ricavano composti bioattivi utilizzati in cosmetica, nutraceutica e farmaceutica.
  3. Produzione di compost e ammendanti organici Le vinacce esauste vengono compostate per produrre fertilizzanti naturali, migliorando la struttura del suolo e riducendo l’uso di concimi chimici.
  4. Creazione di biomateriali Dai raspi e dalle vinacce si ottengono fibre per bioplastiche, tessuti tecnici e packaging biodegradabili, ideali per un’agricoltura a basso impatto.
  5. Recupero energetico Attraverso digestione anaerobica o pirolisi, i sottoprodotti possono generare biogas o biochar, contribuendo alla transizione energetica delle aziende agricole.

Quali benefici per la filiera vitivinicola?

  • Sostenibilità ambientale: riduzione dei rifiuti organici e delle emissioni.
  • Diversificazione economica: nuovi prodotti e mercati per le cantine.
  • Innovazione tecnologica: applicazione di processi avanzati.
  • Comunicazione efficace: storytelling green che rafforza l’identità del brand.
Buone degustazioni a tutti!

D.B

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