Buonasera e buon weekend agli amici di VinoDegustando!
Per il vino di di questa settimana ho scelto una bottiglia che conosco bene, già protagonista di due precedenti miei articoli su questo blog: l’annata 2020, la stessa di oggi, recensita anche nel post del 28 luglio 2024, e la versione 2018 presentata il 27 febbraio 2020.
Si tratta del Pinot Grigio Garda D.O.C. "Amphora"
2020, prodotto da Corte Quaiara, una cantina artigianale d’eccellenza situata
sulle colline moreniche di San Giorgio in Salici, in Veneto.
Fondata nel 2013 da Giovanni Montresor, Corte Quaiara
interpreta la viticoltura con spirito indipendente, unendo tradizione e
innovazione attraverso pratiche sostenibili e un profondo rispetto per il
territorio. Nei suoi vigneti, coltivati con cura maniacale, convivono varietà
autoctone e internazionali, dando vita a vini naturali, autentici e decisamente
fuori dagli schemi.
In particolare, l’uso delle anfore di terracotta per
l’affinamento è una scelta distintiva che valorizza la purezza del frutto e la
mineralità del suolo morenico, rendendo ogni bottiglia una sincera espressione
della viticoltura veronese contemporanea.
Il Pinot Grigio "Amphora" è un vino bianco naturale ed
elegante, prodotto da uve di questa varietà in purezza, coltivate su un ettaro e mezzo di terreno
in lieve declivio, situato sulle colline moreniche di San Giorgio in Salici,
nel comune di Sona, tra i paesaggi vitivinicoli più suggestivi della provincia
di Verona. Questo suolo calcareo di origine wurmiana, modellato dalla
glaciazione nell’arco di milioni di anni, è ricco di ciottoli e piccoli sassi,
elementi che donano al vino una spiccata mineralità e una straordinaria sapidità,
completate da note persistenti di frutta matura.
Le vigne, piantate oltre vent’anni fa e condotte con il
sistema di allevamento Guyot semplice, si trovano a un’altitudine compresa tra
i 150 e i 250 metri sul livello del mare, con una favorevole esposizione
Sud-Ovest che assicura un’ottima maturazione delle uve. Con una densità
d’impianto di circa 6000 ceppi per ettaro, ogni grappolo cresce in equilibrio,
contribuendo alla qualità artigianale di questo vino.
La vendemmia manuale, svolta a fine agosto, precede una
pigiatura soffice dell’uva diraspata, seguita da una fermentazione spontanea
che dura dai 15 ai 20 giorni, mantenuta a temperatura controllata di 16°C, con
una delicata macerazione sulle bucce. L’affinamento avviene per quasi un anno
in anfore di terracotta, un metodo tradizionale che preserva l’integrità del
frutto, seguito da ulteriori otto mesi in bottiglia.
Il risultato è un Pinot Grigio in anfora di grande
personalità, che interpreta con autenticità il territorio veneto. Grazie alla
vinificazione naturale e alla lenta maturazione, questo vino si distingue per
il suo equilibrio tra intensità e freschezza, rivelandosi una scelta ideale per
chi cerca un vino artigianale italiano, espressione pura della viticoltura
sostenibile.
Ora osserviamolo e ascoltiamolo!
all'olfatto è "intrigante", elegantissimo, complesso, con profumi che spaziano dalla buccia d'arancia e zenzero canditi, alla camomilla, miele d'acacia, note gessose, per finire con tantissima balsamicità e mineralità.
In bocca è freschissimo, sapido, glicerico, a cui fa seguito un'esplosione di gusti, coerenti con le note sentite al naso, con una predominanza agrumata balsamica, che si allunga quasi all'infinito in un finale freschissimo e di grande piacevolezza.
Chapeau Giovanni, non ti smentisci mai!
Gran vino, da bere come aperitivo o abbinato a piatti di pesce "non banali", oppure, come piace a me, in meditazione prima di mettersi a tavola.
Buone degustazioni a tutti!
D.B.
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