Buona domenica a tutti!
La degustazione di oggi è dedicata a una delle zone più vocate
del Piemonte per la produzione di Barbera: il Monferrato, e in particolare, ho
scelto la zona di Nizza, celebre per la sua espressione più
autentica e raffinata di questa varietà.
Il vino protagonista è il Nizza
D.O.C.G. "Augusta" 2019 dell’azienda Borgo Isolabella della Croce.
Un’etichetta che incarna perfettamente la potenza e la finezza di questa
denominazione.
I vigneti aziendali si trovano nei comuni di Nizza Monferrato e Calamandrana, esposti a sud e sud-est, in condizioni ottimali per garantire la massima espressione del vitigno.
La raccolta dell’uva avviene manualmente al momento della completa maturazione. I grappoli vengono diraspati e pigiati con delicatezza. La fermentazione del mosto si svolge in vinificatori orizzontali a temperatura controllata tra i 26° e i 28°C. La macerazione dura circa 12 giorni, dopodiché il vino viene separato dalle vinacce e trasferito in contenitori di acciaio inox per lo svolgimento della fermentazione malolattica.
Segue un affinamento in piccole botti di rovere per un periodo compreso tra 18 e 24 mesi. La messa in commercio può avvenire non prima di 18 mesi, calcolati a partire dal gennaio successivo alla vendemmia.
Ora scopriamolo!
Alla vista si presenta di un rosso rubino molto intenso, profondo, quasi
impenetrabile, con unghia appena accennata al granato.
All'olfatto risulta avvolgente e di grande eleganza, con un profilo
aromatico ampio e complesso. Si distinguono note fruttate di marasca, mora e
mirtillo, sentori minerali di grafite, sfumature balsamiche di eucalipto,
bacche di ginepro e sambuco. Emergono poi nuance floreali di poutpourri di
fiori secchi, accenni terrosi di humus e, in chiusura, una speziatura fine di
pepe nero e noce moscata.
Al gusto è vibrante, fresco e sapido. La corrispondenza con il naso è
straordinaria. I tannini, nobili e in evoluzione, conferiscono struttura e
raffinatezza. La persistenza è notevole, con un finale lungo e armonico, dove
tornano le sensazioni speziate e balsamiche.
Un vino di tale spessore si accompagna splendidamente a carni rosse alla
brace, fiorentina al sangue, selvaggina e formaggi molto stagionati. Ma la sua
intensità invita anche alla meditazione: da assaporare in silenzio, prima
ancora che il pasto abbia inizio.
Chapeau ad Andrea, che non smette
mai di stupire.
Buone degustazioni a tutti!
D.B.
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