domenica 13 luglio 2025

Nizza D.O.C.G. "Augusta" 2019 - Borgo Isolabella della Croce

Buona domenica a tutti!

La degustazione di oggi è dedicata a una delle zone più vocate del Piemonte per la produzione di Barbera: il Monferrato, e in particolare, ho scelto la zona di Nizza, celebre per la sua espressione più autentica e raffinata di questa varietà.

Il vino protagonista è il Nizza D.O.C.G. "Augusta" 2019 dell’azienda Borgo Isolabella della Croce. Un’etichetta che incarna perfettamente la potenza e la finezza di questa denominazione.

 Prodotto esclusivamente con uve Barbera aziendali, il "Nizza" nasce all'interno di una zona ristretta e altamente vocata, che comprende 18 comuni attorno a Nizza Monferrato. La produzione è regolata da norme rigorose, che disciplinano attentamente sia la gestione del vigneto che l'elaborazione del vino.

I vigneti aziendali si trovano nei comuni di Nizza Monferrato e Calamandrana, esposti a sud e sud-est, in condizioni ottimali per garantire la massima espressione del vitigno.

La raccolta dell’uva avviene manualmente al momento della completa maturazione. I grappoli vengono diraspati e pigiati con delicatezza. La fermentazione del mosto si svolge in vinificatori orizzontali a temperatura controllata tra i 26° e i 28°C. La macerazione dura circa 12 giorni, dopodiché il vino viene separato dalle vinacce e trasferito in contenitori di acciaio inox per lo svolgimento della fermentazione malolattica.

Segue un affinamento in piccole botti di rovere per un periodo compreso tra 18 e 24 mesi. La messa in commercio può avvenire non prima di 18 mesi, calcolati a partire dal gennaio successivo alla vendemmia.

Ora scopriamolo!

Alla vista si presenta di un rosso rubino molto intenso, profondo, quasi impenetrabile, con unghia appena accennata al granato.

All'olfatto risulta avvolgente e di grande eleganza, con un profilo aromatico ampio e complesso. Si distinguono note fruttate di marasca, mora e mirtillo, sentori minerali di grafite, sfumature balsamiche di eucalipto, bacche di ginepro e sambuco. Emergono poi nuance floreali di poutpourri di fiori secchi, accenni terrosi di humus e, in chiusura, una speziatura fine di pepe nero e noce moscata.

Al gusto è vibrante, fresco e sapido. La corrispondenza con il naso è straordinaria. I tannini, nobili e in evoluzione, conferiscono struttura e raffinatezza. La persistenza è notevole, con un finale lungo e armonico, dove tornano le sensazioni speziate e balsamiche.

Un vino di tale spessore si accompagna splendidamente a carni rosse alla brace, fiorentina al sangue, selvaggina e formaggi molto stagionati. Ma la sua intensità invita anche alla meditazione: da assaporare in silenzio, prima ancora che il pasto abbia inizio.

Chapeau ad Andrea, che non smette mai di stupire.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

Nessun commento:

Posta un commento

Chiunque volesse inserire un commento sugli Articoli immessi dall'Autore, è benvenuto.