domenica 6 luglio 2025

Colli Tortonesi Timorasso D.O.C. "Derthona SantAlberto" 2017 - Azienda Renato Boveri

Buona domenica pomeriggio a tutti gli enonauti!

Come già raccontato in altra occasione, sabato 29 Marzo ho avuto il piacere di partecipare al Banco d’Assaggio Derthona 2.0, straordinario evento svoltosi a Tortona dal 29 al 31 marzo 2025 nella suggestiva cornice del Museo Orsi. Oltre cinquanta produttori hanno presentato in anteprima l’annata 2023, insieme ad una selezione delle annate precedenti e alcune Riserve, il tutto arricchito da due masterclass dedicate.

L’articolo di oggi è interamente dedicato a uno dei vini degustati in quell’occasione: il Colli Tortonesi Timorasso D.O.C. “Derthona SantAlberto” 2017, prodotto con maestria dal bravo vignaiolo Danilo Boveri, figlio di Renato.

Dalla zona storica di Molnleale nasce il “Cru SantAlberto”, un Timorasso in purezza che incarna l’eleganza e la complessità di questo prezioso vitigno autoctono. Le uve provengono da un singolo vigneto adagiato sulle dolci colline esposte a sud-ovest, a 300 metri di altitudine, dove la luce del sole accompagna la crescita e la maturazione delle viti con gentile regolarità.

Le radici delle piante, che hanno un’età media di circa 25 anni, penetrano in profondità in un terreno argillo-calcareo, ricco di memoria e sostanza. Questo suolo conferisce al vino una spiccata mineralità e una struttura raffinata, elementi distintivi della denominazione.

La conduzione agronomica adotta il Guyot speronato singolo, un sistema tradizionale che favorisce la distribuzione equilibrata del frutto e il rispetto dei ritmi naturali, garantendo grappoli sani e aromaticamente intensi.

La vendemmia, attesa come un rito, arriva a settembre, quando le uve sono pronte a esprimere tutta la loro miglior qualità. Senza l’uso della pressa, il mosto fermenta sulle proprie bucce diraspate: è qui che i flavonoidi, gli antociani, il resveratrolo e i lieviti indigeni si liberano, donando al vino profondità e autenticità.

Questa è una vinificazione che rifiuta la fretta e l’artificio: niente presse, crio-macerazioni, micro-ossigenazioni, solo il tempo e la cura artigianale. Il vino riposa in un vaso vinario della fine dell’Ottocento in pietra e cemento per almeno 18-24 mesi, poi si concede un ultimo respiro in bottiglia, per altri 8 mesi e oltre, affinandosi ulteriormente prima di raccontarsi nei calici.

Alla vista si presenta con un intenso giallo paglierino dorato, carico, limpido e brillante, che cattura immediatamente l’occhio.

Al naso rivela un’eleganza avvolgente e una complessità raffinata. Spiccano le note minerali, seguite da sentori di agrumi canditi, sfumature floreali di calendula e camomilla, accenti speziati di pepe bianco e una spiccata balsamicità che ne arricchisce il profilo olfattivo.

Al palato è sapido e fresco, con una piacevole rotondità glicerica. L’equilibrio è impeccabile, con un gusto fedele all’olfatto, persistente e caratterizzato da un finale coinvolgente, giocato su nuance agrumate e una profonda mineralità.

Gran bella espressione di Derthona! Complimenti Danilo!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

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