domenica 19 gennaio 2020

Taurasi D.O.C.G. "Vigna Cinque Querce" 2008 - Az. Agr. Salvatore Molettieri

Buonasera e buona fine domenica!

Tra le zone enologiche italiane dove si producono vini eccezionali, non ci possiamo certo dimenticare l'Irpinia; è una zona della Campania, caratterizzata da molti vitigni autoctoni di grandissimo valore. Tra quelli più conosciuti a bacca bianca ci sono la Falanghina, il Fiano, il Greco e una grande quantità di uve poco conosciute e in alcuni casi quasi estinte come il Pallagranello bianco, il Fenile, la Pepella, il Ripolo e altri ancora; tra quelli a bacca nera quello che "la fa da padrone" è sicuramente l'Aglianico, tra quelli meno conosciuti c'è il Casavecchia, il Pallagranello nero, il Sommarello e altri.
È un areale caratterizzato da terreni di diverse tipologie, quindi a differenza di altre zone enologiche d'Italia, più vocate magari per i rossi e meno per i bianchi o viceversa, qui si trovano sia vini bianchi che rossi di grandissima qualità.

Oggi ci occuperemo di un vino di questa zona, il "Re" dei rossi Irpini, il Taurasi D.O.C.G. e specificatamente del "Vigna Cinque Querce" 2008 prodotto da Salvatoere Molettieri.
Questo vino l'ho già assaggiato e pubblicato su VinoDegustando col Post del 27 Dicembre 2015. Sono passati 4 anni da allora, quindi potremo verificare come nel frattempo si è evoluto.

Prodotto con uve Aglianico al 100% provenienti dal Cru Vigna Cinque Querce situato in zona Montemarano e impiantato  a Spalliera circa 20 anni or sono ad un'altitudine di 550/600 mt. s.l.m., su terreno Argilloso-Calcareo, con esposizione Sud-Est; la produzione di uva per ettaro è di 60 q.li, raccolta manualmente in cassetta nella prima metà di Novembre.
La fermentazione alcolica avviene in acciaio a temperatura controllata, la maturazione dura circa 48 mesi tra barrique e botti grandi di rovere, a cui seguono almeno altri 6 mesi di affinamento in bottiglia

Ma ora vediamo quali emozioni ci regala!

Il tappo, come si può vedere dalla foto, è perfetto!

Alla Vista è color granato con unghia mattonata, vivo e luminoso;

al Naso è elegantissimo, etereo, con un bouquet molto ampio che spazia da profumi fruttati di ciliegia matura e prugna disidratata, passando da sentori di sottobosco quali humus, foglie secche e terra bagnata, speziati di pepe nero e bianco e noce moscata, balsamici mentolati, per arrivare a quelli minerali di grafite e goudron.

In Bocca è freschissimo, sapido, completo, armonico, equilibrato, rotondo, con un corpo imponente e tannini "nobili" ormai ben affinati ed amalgamati; si percepisce tutto ciò che si è sentito al naso, con una balsamicità eccezionale che lo rende piacevolissimo e lo accompagna in un finale lunghissimo e speziato.

Durante la degustazione, un "brivido" mi è corso lungo la schiena......questa è un'emozione che provo solo quando assaggio un grande vino!

Chapeau!!!!!!!!!!!!!!!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.



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