sabato 28 dicembre 2019

Gioia del Colle Primitivo D.O.C. "17 Vigneto Montevella" 2010 - Cantine Polvanera

Buona serata a tutti gli appassionati di vino!

La Puglia fino ad una trentina di anni fa o poco più era, enologicamente parlando, conosciuta per essere una Regione con un'altissima quantità di vino prodotto, utilizzato però soprattutto come "vino da taglio".
Il Primitivo, vitigno autoctono coltivato in molte zone di questa Regione ne era, anche grazie all'alta gradazione alcolica dei vini con esso prodotti,  il maggior rappresentante.

Oggi, dal punto di vista qualitativo, le cose sono notevolmente cambiate per il vino prodotto dal "tacco del nostro stivale" e il Primitivo non ne fa eccezione.

Oggi è il turno del Gioia del Colle Primitivo D.O.C. "17 Vigneto Montevella" 2010 prodotto dalle Cantine Polvanera.

Ottenuto da uve Primitivo "in purezza", provenienti dal Vigneto Montevella, piantato circa 70 anni fa in agro di Acquaviva delle Fonti, su terreni di natura limoso-argillosi.
L'uva viene raccolta manualmente, in cassetta, nelle prime 2 settimane di Settembre e dopo la pigiatura, segue un periodo di macerazione di 4 settimane; la fermentazione alcolica avviene in vasche d'acciaio inox ad una temperatura di 25° C.  a cui seguono 24 mesi di affinamento in acciaio inox ed un anno in bottiglia.

Già pubblicato su VinoDegustando a Giugno del 2016, vediamo a distanza di 3 anni e mezzo come si è evoluto:

alla Vista è rosso rubino granato scuro. 

Al Naso e intenso, elegantissimo, etereo, con un bouquet molto ampio, contraddistinto da molta balsamicita', sentori fruttati di ciliegia Bigarreau matura, speziati di noce moscata e pepe nero, minerali di grafite, floreali di potpurry e note di sottobosco quali foglie secche,  terra bagnata e humus.

In Bocca e grandioso, freschissimo, glicerico, con un'esplosione di balsamicita', equilibrato e armonico nonostante l'elevata gradazione alcolica (16,5%); corpo possente con tannini "nobili" ancora in evidenza che cominciano adesso ad amalgamarsi ed integrarsi.
Coerente con quanto sentito al naso, con la balsamicità, la mineralità e le spezie che la fanno da padrona; molto persistente con un finale balsamico-speziato piacevolissimo.

Chapeau!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


mercoledì 25 dicembre 2019

Oltrepò Pavese Cruasè D.O.C.G. "Suspir" 2014 - La Piotta Padroggi

Buona serata e buon Natale a tutti gli appassionati di vino! 

Tra le varie uscite enologiche a cui spesso mi dedico, qualche mese fa recandomi nell'Oltrepò Pavese, mi sono recato presso l'Azienda Agricola La Piotta-Padroggi. Tra i vini che ho assaggiato, c'era anche il vino che Vi illustrerò oggi: l'Oltrepò Pavese Cruasè D.O.C.G. "Suspir" 2014.

Ottenuto da uve Pinot Nero al 100%, vendemmiate nell'ultima decade di Agosto e accuratamente selezionate; dopo la "pigiodiraspatura", vengono vinificate con la tecnica della "criomacerazione" per 20 ore a 6-8° C.
La primavera successiva il "vino base" viene imbottigliato con l'aggiunta di lieviti e zucchero per la presa di spuma. Dopo circa 24 mesi "sui lieviti" viene sottoposto a "sboccatura" e ritappato per la vendita, che avviene dopo qualche altro mese di riposo.

Alla vista è di color buccia di cipolla molto intenso con catenelle di bollicine fini e continue.

Al naso e intenso molto particolare con note di mela ossidata, caramello, liquore di lamponi e fragoline di bosco, petali di rosa secchi, potpourri e accenni di rabarbaro.

In bocca è sapido, abbastanza fresco, glicerico, corrispondente a quanto sentito al naso; abbastanza armonico, persistente con un finale amarognolo di caramella al rabarbaro.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 22 dicembre 2019

Offida Rosso D.O.C.G. 2015 "Mida" - Az. Agr. Allevi Maria Letizia

Buone Feste Natalizie a tutti!

Le Marche, bellissima Regione del Centro Italia, oggi "fucina" di ottimi vini sia rossi che bianchi, tra cui la Denominazione "Offida D.O.C.G.", il cui Disciplinare contraddistingue alcuni vini di questa zona. 
Il vino di oggi è proprio l'Offida Rosso D.O.C.G. 2015 "Mida" prodotto dall'Azienda Agricola Allevi Maria Letizia.
Uve Montepulciano in purezza provenienti da vigneti con età media di 20 anni, impiantati in terreni argilloso-sabbioso-limoso, con una resa di uva di 40 q.li/ha; la vendemmia avviene ad Ottobre.
La fermentazione alcolica è svolta in acciaio, per poi affinare 18 mesi in barrique e  riposare altri 6 mesi in bottiglia prima di essere messo in commercio.

Alla Vista è rosso violaceo molto scuro e impenetrabile;

al Naso è elegante, intenso, balsamico, vinoso, con sentori ancora molto giovani di intriganti sentori di bosco come more, mirtilli, bacche di ginepro, note terrose di humus e foglie secche e, dopo la rotazione del bicchiere, fuoriescono anche cuoio e noce moscata.

In Bocca è sapido, freschissimo, teso, equilibrato, glicerico, armonico, con un tannino nobile ed importante, ancora un po' spigoloso, ma che comincia ad affinarsi e ad amalgamarsi; coerente con quanto sentito al naso ma in bocca la parte speziata si sente molto di più con sapori anche di pepe bianco e nero. Molto persistente, con un finale balsamico-speziato molto piacevole.

E' un vino che può tranquillamente invecchiare ancora almeno per altri 5-7 anni e forse più, con ottime prospettive evolutive.

Gran bel vino! Complimenti al Produttore!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 8 dicembre 2019

Abruzzo Pecorino D.O.C. "Eqwo" 2016 - Tenuta Terraviva

Buonasera e buon appetito a tutti!

Oggi siamo "virtualmente" in Abruzzo, per assaggiare un vino prodotto con uno dei vitigni principe di questa zona, il Pecorino; Vi descriverò l'Abruzzo Pecorino D.O.C. "Eqwo" 2016  della Tenuta Terraviva, un'Azienda che produce in regime di Agricoltura Biologica.

Pecorino al 100%, raccolta manuale che viene effettuata solitamente nella seconda decade di Settembre; la fermentazione alcolica avviene con lieviti indigeni a 22°C, per poi maturare 6 mesi in acciaio e affinare altri 3 mesi in bottiglia.

Com'è:

Alla Vista è un bellissimo giallo paglierino dorato molto luminoso;

al Naso è intenso, elegante, con note minerali e balsamiche in primo piano, a cui fanno seguito note agrumate di cedro e bergamotto, speziate di pepe bianco, zenzero, topinambur e coriandolo e qualche sentore erbaceo.

In Bocca è fresco e sapido; appena messo in bocca si percepiscono tutte le note sentite al naso. Purtroppo però nel centro bocca il vino non si esprime bene, lasciando un senso di ”vuoto” per una  disarmonia a livello alcolico che non è controbilanciata dal corpo e dalla glicerinita' tipica del Pecorino. Nel finale, non tanto lungo, fuoriescono soprattutto però le note verdi ed erbacee, che al naso erano appena percepite, oltre a qualche accenno balsamico.

Il grado alcolico di questo vino è, per un Pecorino, basso (12°), nonostante ciò lo rende non armonico; questo mi fa pensare che le uve al momento della raccolta non fossero alla giusta maturazione quindi e l'alcol prevale sugli altri fattori di equilibrio e, le note verdi date dall’uva non sufficientemente matura, aggravano questa sensazione di squilibrio.

Peccato, al naso prometteva molto e le aspettative erano molto alte!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

Oltrepo' Pavese Cruase' D.O.C.G. "Torre degli Angeli" 2014 - Az. Agr. Camillo e Filippo Dal Verme

Buona serata a tutti i lettori di VinoDegustando!

Durante una delle mie visite di Cantine, in questo caso svolta nell'Oltrepò Pavese insieme a mia moglie, ci siamo recati presso l'Azienda Agricola Camillo e Filippo dal Verme; si tratta di un'Azienda Agricola Biologica, la cui attività principale è l'allevamento di bovini di razza Limousine e di galline per la produzione di pulcini. Quella enologica è invece un'attività ripresa recentemente reimpiantando vine laddove nel passato erano già coltivate; producono soltanto Spumanti di cui tre Metodo Classico e uno Charmat "lungo" (se volete leggere anche altri Post che ho pubblicato di altri vini di quest'Azienda, andate a vedere quelli del 16 Luglio e 20 Ottobre 2019).

Quello di oggi è l'Oltrepo' Pavese Cruase' D.O.C.G. "Torre degli Angeli" 2014, ottenuto con uve Pinot Nero in purezza provenienti da vigneti piantati in terreni argilloso-calcarei posti a circa 500 mt. s.l.m. e raccolte manualmente verso i primi di Settembre; resa di uva di circa 60-80 q.li per ha.
La vinificazione avviene dopo una soffice pressatura delle uve e la fermentazione alcolica dura 15 gg a basse temperature; permane sulle bucce nobili per 3 mesi con frequenti "batonnage". In primavera viene imbottigliato per la "presa di spuma", dove vi permane per 18 mesi prima di essere "degorgiato".

Alla vista è un bel rosa antico salmonato con abbondante e fine perlage

Al naso è intenso elegante con sentori di petali di rosa, albicocca disidratata, ribes, pompelmo rosa e clementina, oltre a una leggera nota di mela ossidata e ruggine.

In bocca è sapido fresco molto teso e verticale con le note agrumate in primissimo piano, seguite da una nota speziata di pepe bianco e tanta balsamicita'; armonico è persistente con le bollicine setose che accarezzano lingua e papille. Nel finale si percepisce anche un gusto leggermente abboccato di rosolio.

Spumante molto piacevole da bere come aperitivo o accompagnando piatti di pesce o di carne bianca.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

sabato 30 novembre 2019

Cannonau di Sardegna d.o.c. "Mamuthone" 2011 - Giuseppe Sedilesu

Buona serata amici appassionati di vino!

Enologicamente parlando, come già detto altre volte, il nostro "Stivale" è caratterizzato da una miriade di vitigni autoctoni e questo è, e deve essere il nostro vantaggio competitivo; anche la bellissima Sardegna non è da meno. 
Oggi parleremo di un vino prodotto da Cannonau in purezza, vitigno  coltivato anche in altri Paesi, come ad esempio in Francia dove risponde al nome di Grenache.

Le uve provengono da vigneti impiantati ad alberello, con una resa di 50 q.li ha, vendemmiate in Ottobre.
Pressatura soffice, fermentazione spontanea con macerazione sulle bucce di 12-15 gg., maturazione per 12 mesi in botti da 40 hl. e un affinamento in bottiglia di 3 mesi.

Alla Vista è rosso rubino, appena tendente al granato ma molto luminoso;

al Naso è elegantissimo, balsamico, abbastanza intenso, con sentori di frutti di bosco neri come mirtillo e mora, bacche di mirto, potpourri, grafite, cuoio, humus e foglie secche.

In Bocca è sapidissimo, fresco, armonico ed equilibrato, con una componente glicerica importante che lo rende pieno e rotondo; corpo possente con tannini nobili, fini e setosi, coerente con quanto sentito al naso, con un finale molto lungo improntato soprattutto sulla sulle bacche, tanta mineralità e un tocco di liquirizia.

Gran vino! Complimenti Giuseppe!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

lunedì 25 novembre 2019

Tintilia del Molise doc 2012 - Di Majo Norante

Buonasera e buone degustazioni a tutti!

Questa sera assaggeremo un vino proveniente dalla Regione più piccola del nostro Sud Italia, il Molise; seppur piccola, dal punto di vista enologico è caratterizzata anch'essa da molteplici vitigni autoctoni, di cui tutto il nostro Paese è ricchissimo. 
Oggi parleremo di un vino ottenuto proprio da una di queste uve: il Tintilia del Molise D.O.C. 2012 prodotto da Di Majo Norante.

Tintilia in purezza provenienti da un vigneto impiantato 22 anni fa in terreni argillosi posti a 300-350 mq s.l.m.; produzione 80 q.li/ha di uva, macerazione sulle bucce per circa un mese, fermentazione malolattica completa, affinamento parte in botte e parte in acciaio a cui seguono altri 6 mesi in bottiglia.

Alla Vista è rosso rubino cupo con unghia appena tendente al granato.

Al Naso è intenso, elegante, vinoso, molto ampio,  con sentori di frutti neri come mora, mirtillo, ciliegia Bigarrau, prugna disidratata, balsamici di china e bacche di ginepro, terrosi di humus e foglie bagnate, minerali di grafite e animali di cuoio.

In Bocca è freschissimo, sapido, teso, glicerico, corrispondente a quanto sentito al naso, corpo imponente con tannini setosi e ben amalgamati.
Molto persistente, con un finale principalmente caratterizzato dalle componenti minerali-balsamiche.

Gran bel vino da abbinare a piatti di carne rossa, selvaggina, stufati, formaggi stagionati.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

giovedì 21 novembre 2019

Vino Rosso 89/90 2016 - Azienda Agricola La Piotta Padroggi Luigi e figli

Buonasera a tutti!

Tra le zone vitivinicole della Lombardia c'è l'Oltrepo Pavese, con le sue colline particolarmente vocate alla coltivazione del Pinot Nero per la spumantizzazione. Queste colline sono una zona però, in cui i vini Rossi trovano il loro Terruar naturale da sempre; oggi assaggeremo un vino rosso, la cui uva principale rappresenta il vitigno autoctono principale di questa zona.

Prodotto infatti da Barbera al 70% e Cabernet Sauvignon per il restante 30%, stiamo parlando del Rosso "89/90" 2016 prodotto dall'Azienda Agricola La Piotta di Luigi Padroggi e figli.
Le uve, una volta raccolte e selezionate, subiscono una pigiodiraspatura e il mosto viene avviato alla fermentazione con le bucce a temperatura controllata per 15-20 gg. Dopo la fermentazione alcolica e la svinatura, segue un affinamento di 12 mesi circa in tonneau.

Alla Vista è color rosso molto intenso e cupo, tendente al violaceo;

al Naso è molto intenso, abbastanza elegante, con note fruttate di more e mirtilli, ciliegia bigarreau matura, pepe nero, sentori terrosi di sottobosco quali humus, foglie secche e terra bagnata e qualche accenno minerale di grafite.

In Bocca è fresco, sapido, non perfettamente armonico in quanto caratterizzato da un'acidità un po' aspra e grezza, quasi come se la fermentazione malolattica non fosse stata portata a termine; coerente con quanto sentito al naso, molto persistente, con un corpo importante e tannini affinati e ben amalgamati. Nel finale esce anche la liquirizia e accenni balsamici.

Vino di buona qualità che si fa bere piacevolmente con un bel piatto di pasta al ragù di carne.

Buone degustazioni a tutti!

D. B.

venerdì 1 novembre 2019

Montefalco Sagrantino d.o.c.g. "Colle Grimaldesco" 2006 - Azienda Agricola Tabarrini

Buona serata e buon lungo weekend a tutti i lettori di VinoDegustando!

Tra le Regioni del nostro "Stivale", che reputo più belle in assoluto, c'è sicuramente l'Umbria; piccola regione del centro Italia, ricca di storia, cultura e architettura, oltre che zona vocatissima per la produzione di vini sia rossi che bianchi.

La degustazione di oggi riguarda quello che è considerato il Rosso per eccellenza di questa Regione: il Montefalco Sagrantino D.O.C.G. e precisamente Vi racconterò  il  "Colle Grimaldesco" 2006 dell'Azienda Agricola Tabarrini.


Prodotto con uve Sagrantino in purezza, provenienti da vigneti impiantati nel 1998 in terreni argillosi, ricchi di limo e ciottoli di fiume, esposti a Sud/Sud-Est e situati a circa 420 mt s.l.m. 
Produzione di uva 40 q.li/ha.
Dopo la pigiatura segue una macerazione sulle bucce per oltre un mese, una successiva maturazione di 36 mesi in botti grandi di rovere francese e un affinamento finale di 12 mesi in bottiglia. 

Alla Vista è di un bellissimo color Rubino molto carico appena tendente al granato;

al Naso è intenso, elegantissimo, etereo, balsamico, glicerico, con un bouquet molto ampio che spazia dai profumi fruttati di prugna e albicocca disidratate, mora e mirtillo, passando da sentori animali di cuoio, di sottobosco come humus, terra bagnata e foglie secche, per finire con note minerali di grafite e goudron.

In Bocca è freschissimo, sapido e, nonostante i suoi 15°, equilibrato e armonico, corrispondente a quanto sentito al naso con un aggiunta di note speziate di pepe nero; corpo imponente con tannini nobili, affinati ma ancora leggermente aggressivi. Molto persistente, con un finale tutto basato sulla balsamicità, le spezie e le note minerali.

Grande vino! Da bere in meditazione, oppure abbinato a piatti di selvaggina, brasato, stracotto d'asino, ecc.

E come sempre..........buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 20 ottobre 2019

Spumante Metodo Classico Oltrepò Pavese D.O.C.G. Pas Dosé Pinot Nero "Torre degli Alberi" 2015 - Az. Agr. Filippo e Camillo dal Verme

Buona sera e buon week end!

Girando per piccole Cantine, abbastanza spesso mi capita d'incontrare personaggi dei più vari, però sempre fortemente appassionati del loro lavoro di Produttori vitivinicoli.

Per la degustazione di oggi, un po' di tempo fa, mi sono recato con mia moglie in quel dell'Oltrepò Pavese e precisamente a Ruino presso l'Azienda Agricola Torre degli Alberi dei fratelli Filippo e Camillo dal Verme.

Ci ha ricevuto Camillo, uomo distinto, di famiglia Nobile e di elevata cultura: anche se vestito con abiti da lavoro, il suo stile faceva trasparire l'estrazione della sua famiglia di Conti.
Veramente la loro attività principale consiste nell'Allevamento di Bovini razza Limousine e di galline per la produzione di pulcini di alta genetica; la produzione enologica è stata intrapresa invece, abbastanza di recente, andando a reimpiantare le vigne su terreni in cui tanti anni fa già c'erano.

Ma veniamo ora al vino di questa sera: uno Spumante Metodo Classico Oltrepò Pavese D.O.C.G. Pas Dosé Pinot Nero 2015, ottenuto con uve 100% Pinot Nero provenienti da vigneti situati in alta collina a 500 m slm, con esposizione Sud e terreno argilloso con elevato tenore di calcare; il microclima è mite, asciutto, con buona ventilazione e forti escursioni termiche giorno/notte. 
La produzione di uva è 60-80 q.li/ha, ottenuta in regime di Agricoltura Biologica, con inerbimento controllato meccanicamente e concimazione con letame prodotto in azienda e senza uso di diserbanti ed antiparassitari chimici. 
La raccolta avviene manualmente in piccole cassette, di solito verso i primi di Settembre.
Le uve, dopo una soffice spremitura, subiscono un immediato abbattimento termico e la successiva fermentazione alcolica a basse temperature dura circa 15 giorni e lo stazionamento sulle fecce nobili, con frequenti batonnage, circa 3 mesi; la permanenza in bottiglia sui lieviti è di circa altri 24 mesi. 

 Alla Vista è paglierino con lievi riflessi rosa antico e perlage molto fine con catenelle non abbondanti ma continue;

Al Naso non è tanto intenso e nemmeno ampio, ma elegante e caratterizzato da sentori di mela Annurca ossidata, note minerali e floreali di rosa;

in Bocca e freschissimo, sapidissimo, corrispondente al naso con le note floreali e minerali che si esprimono molto bene in un finale molto persistente.

La freschezza è sicuramente la caratteristica prevalente di questo vino.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.