sabato 9 novembre 2024

Provincia di Pavia I.G.T. Riesling " I PRA' " 2022 - Alessio Brandolini

Buon sabato sera a tutti gli appassionati di vino!
Il vino oggetto della degustazione di oggi, è un altro vino prodotto dal bravo Alessio Brandolini; la sua Azienda si trova nell'Oltrepo Pavese, a San Damiano al Colle: stiamo parlando del Provincia di Pavia I.G.T. Riesling " I PRA' " 2022.

Ottenuto da uve Riesling Renano 100% che provengono da un vigneto situato nel comune di San Damiano al Colle, adagiato su colline esposte al sole ad un’altezza compresa tra 250 e 300 s.l.m. e le piante sono allevate a guyot. Viene prodotto esclusivamente in annate favorevoli
Le uve vengono raccolte in cassetta, inserite intere in pressa e fermentate a bassa temperatura.

Ma vediamo com'è:

Alla vista è giallo paglierino pallido e limpido;

al naso è intenso e molto elegante, con un'apertura sui sentori floreali di glicine e ginestra, poi fruttati di litchi e frutto della passione, per passare ad una nota di fieno e per finire tanta balsamicità.

In bocca è sapido, freschissimo, teso ma nello stesso tempo "pieno e rotondo"; corrispondente a quanto percepito al naso, ma qui la balsamicità la fa da padrona e, nel lunghissimo finale esce anche la mineralità.

Ottimo Riesling, che però per essere apprezzato in tutta la sua potenzialità,  va "aspettato" almeno 7-8 anni, per poi continuare ad evolversi.

Da abbinare a salumi, formaggi di media stagionatura e piatti di pesce.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


venerdì 1 novembre 2024

Spumante Metodo Classico Brut Rose' "Donna Clem" 2018 - Carlo Daniele Ricci

Buongiorno e buon we lungo a tutti i lettori di VinoDegustando!

Di tutte le zone vitivinicole della nostra bellissima Italia, tra le mie preferite rientra sicuramente quella dei Colli Tortonesi, collocati a sud del Piemonte in provincia di Alessandria; sono caratterizzati da suoli e terruar che donano ai vini ivi prodotti tanta mineralità ed eleganza. Come se questo non bastasse, sono anche la zona di coltivazione del Timorasso, vitigno a bacca bianca che io amo particolarmente.

Oggi vi parlerò proprio di una bollicina Metodo Classico, proveniente da questa zona: il Brut Rose' "Donna Clem" millesimo 2018, prodotto dal bravissimo Daniele Ricci.

Ottenuto per il 95% da uve Timorasso e il 5% barbera, coltivati in vigneti situati a 280 mt. slm con esposizione a Sud Ovest; 36 mesi sui lieviti ed in particolare, la bottiglia assaggiata è stata "sboccata" a Giugno del 2021.

Alla vista si presenta di un bel rosa antico-salmonato, con poche ma sottilissime catenelle di perlage;

al naso non è intenso ma molto elegante, con in primo piano sentori di buccia d'arancia e spremuta di cedro, seguono petali di rosa, zenzero e per finire note iodate e una lieve e piacevole nota ossidativa di ruggine e mela, caratteristica dei vini di Daniele Ricci .

In bocca è un'esplosione di freschezza e sapidità, teso e verticale, ma nello stesso tempo l'abbondante componente glicerica gli dona rotondità e morbidezza e le fini e vellutate bollicine accarezzano le papille gustative delicatamente; molto persistente con un piacevolissimo finale agrumato-ammandorlato. 

Come tutti i vini di Daniele Ricci è molto particolare, ma altrettanto buono e............. un bicchiere chiama l'altro!😉 Da bere come aperitivo, oppure con salumi o con piatti di pesce "ricchi di sapore".

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

sabato 19 ottobre 2024

Amarone della Valpolicella D.O.C.G. Classico 2011 - Gerardo Cesari

Buon week end a tutti gli eno-appassionati!

La degustazione di oggi riguarda una delle Denominazioni più conosciute e blasonate dell'enologia Italiana: L'Amarone D.O.C.G. Classico e in questo specifico caso, l'annata 2011 della Gerardo Cesari s.p.a.

Ottenuto da uve delle varietà Corvina, Rondinella e Molinara, provenienti da vigneti situati nei comuni di Negrar, Marano di Valpolicella, Sant'Ambrogio, Fumane e San Pietro in Cariano. Le uve dopo la raccolta vengono appassite accuratamente sui graticci fino a metà gennaio, dopodichè vengono pigiate per subire tutto il processo di vinificazione;  l'invecchiamento avviene in botti grandi di rovere per terminare l'affinamento di alcuni anni in bottiglia. 

Alla vista si presenta granato carico con unghia tendente all'aranciato.

Al naso è intenso, abbastanza elegante, con sentori di frutti neri molto maturi, quali ciliegia Ferrovia, mora, mirtillo, prugna disidratata, speziati di pepe nero, terrose di foglie bagnate e qualche leggerissima percezione di bacche di sambuco; con la rotazione fuoriesce maggiormente una nota animale non tanto pulita, che prima rimaneva in "sottofondo".

In bocca è sapido, abbastanza fresco, con nota alcolica piuttosto spiccata che lo rende poco armonico; tannino potente ma ben integrato e setoso. Abbastanza persistente, con un finale di china e caramella alle erbe.

Può accompagnare piatti di carne rossa e cacciagione.

E' una bottiglia che mi è  stata regalata qualche anno fa e che per i miei gusti, diciamo...........
non correrei in enoteca ad acquistarla.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 13 ottobre 2024

Bonarda dell'Oltrepo Pavese D.O.C. Vivace "Il Cassino" 2023 - Alessio Brandolini

Buona domenica a tutti!

Oggi vi presenterò un altro dei vini "base" dell'Azienda dell'amico Alessio Brandolini, con sede nell' Oltrepo Pavese e precisamente in Contrada Boffalora a San Damiano al Colle (PV).

Questo vino viene prodotto in vigneti impiantati nei comuni di San Damiano al Colle e Montù Beccaria su colline esposte al sole ad un'altezza compresa tra i 250 e i 300 s.l.m.

Dopo la pigiatura, viene effettuata una macerazione della durata di diversi giorni, poi il vino viene lasciato a maturare per alcuni mesi in vasche d’acciaio e quindi imbottigliato.

Alla vista è rosso violaceo molto intenso e "impenetrabile", con una spuma abbastanza abbondante appena versato, che svanisce dopo una ventina di secondi;

al naso è molto intenso, abbastanza elegante, con un'esplosione di profumi che iniziano con i piccoli frutti neri quali mirtillo, mora, gelso e ciliegia Bigarrau, note speziate di pepe nero, noce moscata,  chiodi di garofano e un accenno di rabarbaro, floreali di viola e poutpurri di fiori secchi.

In bocca è freschissimo, sapido, con la "vivacità" che lo rende beverino e delicato, corpo abbastanza esile come logico in questa tipologia di vini, abbastanza persistente, col finale caratterizzato dalle note floreali e da balsamicità.

Vogliamo trovargli un difetto? La tipologia del tappo; Alessio, meglio un tappo stelvin!

Che dire....... si tratta di un vino "base" e io per di più non sono amante dei rossi vivaci, nonostante ciò  me ne sono versato un secondo bicchiere!😉

Buone degustazioni a tutti!

D.B.



sabato 28 settembre 2024

Spumante Metodo Classico Nature "Graia" s.a. - Claudio Mariotto

Buon sabato sera amici enonauti!

La zona dei Colli Tortonesi è famosa tra gli appassionati del buon vino, soprattutto per i vini bianchi col "mitico" Timorasso e per i vini rossi a base Barbera e non solo; oggi però alcuni produttori si affacciano anche alla spumantizzazione.

Il vino di oggi è proprio uno di questi ultimi ed è prodotto da Claudio Mariotto, affermato produttore, che negli anni '90 è stato uno dei precursori della rinascita del Timorasso, vitigno a bacca bianca che era ormai in abbandono da diversi anni: stiamo parlando dello Spumante Metodo Classico Nature "Graia" s.a., ottenuto per un 50%  con uve Timorasso e il restante 50% Cortese; le uve provengono da vigneti impiantati in frazione Vho, Comune di Sarezzano ad un'altitudine di 250-330 m s.l.m., esposizioni varie, terreno calcareo-argilloso, potatura Guyot e resa in uva di 70 q/ha circa. I vigneti sono coltivati senza l’utilizzo di concimi chimici, nè diserbanti, nè prodotti sistemici e la vendemmia viene effettuata manualmente ad inizio Settembre; le uve appena giunte in cantina subiscono una pressatura soffice e lenta, alla quale segue la fermentazione spontanea termocontrollata. La permanenza sui lieviti è di almeno 30 mesi

Alla vista è giallo paglierino con riflessi dorati e abbondante e finissimo perlage;

al naso è elegantissimo, intenso, con sentori floreali di glicine e mughetto, fruttati di frutta della passione, litchi, agrumate di pompelmo e buccia di bergamotto, vegetali di fieno, oltre a tanta balsamicità e soprattutto mineralità.

In bocca è fresco, sapido, verticale e teso, cremoso alle papille, corrispondente a quanto sentito al naso, con un'aggiunta speziata di zenzero e pepe bianco; molto persistente, con un finale improntato sulla mineralità, gli agrumi e una leggera nota di mandorla.

Grandioso! Complimenti Claudio, un altro "colpo a bersaglio"!

Da bere come aperitivo, con salumi e formaggi freschi o con piatti di pesce, ma soprattutto da solo, come piace a me.......troppo buono!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


domenica 8 settembre 2024

Provincia di Pavia I.G.T. Bianco "Il Bardughino" 2023 - Alessio Brandolini

Buona domenica a tutti gli enoappassionati e lettori di VinoDegustando!

Qualche settimana fa, un sabato di Agosto, ho deciso di andare a farmi un giro per Cantine per acquistare un po' di vino per i regali di Natale per i Clienti: destinazione Oltrepo Pavese e Colli Tortonesi. Le Cantine in cui mi sono recato sono state per la prima destinazione quella di Alessio Brandolini, mentre per la seconda sono andato a trovare gli ormai amici Claudio Mariotto e Carlo Daniele Ricci.

Oggi parleremo di un vino bianco assaggiato dal bravissimo Alessio: il Provincia di Pavia I.G.T. Bianco "Il Bardughino" 2023. Ottenuto con uve Malvasia in purezza provenienti da un vigneto allevato a Guyot, sito nel comune di San Damiano al Colle ad un‘altezza compresa tra 250 e 300 s.l.m. su colline esposte al sole e prodotto esclusivamente nelle annate favorevoli. Le uve vengono raccolte in cassetta e fatte fermentare a bassissima temperatura in riduzione.

Ma ora veniamo a lui: 

alla vista giallo paglierino pallido con siflessi verdini.

Al naso si presenta abbastanza intenso, elegante, balsamico, con sentori di fiori d'acacia (detta anche glicine) e bouvardia, fruttati di litchi e sentori vegetali di fieno e timo.

In bocca è fresco, sapido, verticale, ma con una componente glicerica che nello stesso tempo lo rende cremoso e rotondo alle papille; corrispondente a quanto sentito al naso, con un'aggiunta agrumata di buccia di cedro che si allunga nel finale. 

Molto equilibrato! Ottimo vino Alessandro, complimenti!

Da bere come aperitivo o in abbinamento a piatti di pesce cucinati in maniera delicata o formaggi freschi.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

venerdì 23 agosto 2024

Colli Tortonesi D.O.C. Timorasso "Cavallina" 2021 - Claudio Mariotto

Buongiorno e per chi è ancora in vacanza o in procinto di partire, buone vacanze!

La degustazione di oggi verte su una Denominazione che io amo tantissimo; si tratta di un vino che ha la fortuna di essere ottenuto da un vitigno che, a mio modestissimo parere, permette di ottenere il miglior vino bianco Italiano, tra l'altro donandogli anche lunga vita: stiamo parlando del Timorasso e in particolare quello di oggi è il Colli Tortonesi D.O.C. Timorasso "Cavallina" 2021 prodotto dal bravissimo vignaiolo Claudio Mariotto.

Per chi non conoscesse la zona, i Colli Tortonesi sono ubicati in una area del basso Piemonte, ad Est/ Sud-Est di Alessandria e molto vicini sia alla Lombardia, in particolare all'Oltrpo Pavese, che alla Liguria.

Ma veniamo al vino di oggi: Timorasso in purezza le cui uve provengono da vigneti impiantati in suolo calcareo-argilloso con potatura Guyot; i vigneti sono coltivati senza l’utilizzo di concimi chimici, nè diserbanti, nè prodotti sistemici. La vendemmia è manuale e avviene a fine Settembre e quando le uve giungono in cantina subiscono una lenta e soffice pressatura; la fermentazione è spontanea e viene termocontrollata. Dopodichè rimane un anno sulle fecce nobili in vasche d’acciaio con leggeri battonage e almeno 12 mesi in bottiglia.

Alla vista si presenta di un bellissimo giallo-oro carico.

Al naso è  ampio, intenso ed elegantissimo, caratterizzato da una molteplicità di profumi; si apre con tantissima balsamicità e un accenno iniziale di sentori minerali, prosegue con note agrumate di buccia di cedro, floreali di forsizia e camomilla, speziate di pepe bianco e zenzero e per finire fruttate di litchi, maracuja e ribes bianco.

In bocca è freschissimo, sapido, glicerico, materico, verticale e teso; equilibrato, corrispondente a quanto percepito al naso, con una grande preponderanza per la balsamicità e le note agrumate, con
un freschissimo e interminabile finale.

Da abbinare al baccalà alla vicentina, o con piatti di pesce molto saporiti e grassi; io comunque preferisco gustarmelo "da solo" senza nessun abbinamento.......troppo buono!!!

Chapeau Claudio! Non ti smentisci mai!

Buone degustazioni a tutti!


D.B.


sabato 10 agosto 2024

Oltrepo Pavese Metodo Classico Brut "Premiere" - Sartieri

Buonasera e buon we a tutti gli enoappassionati e ai lettori di VinoDegustando!

In Italia, tra le zone più vocate per la coltivazione del Pinot Nero, specialmente da spumantizzazione, c'è sicuramente l'Oltrepo Pavese; "chiacchierato" e conosciuto nel passato come zona da vini "dozzinali", oggi ormai la gran parte dei Produttori di questo areale, ha scelto la strada della qualità e discapito della quantità. Tra l'altro, come dicevamo prima, per le condizioni pedoclimatiche della zona, troviamo diversi Spumanti Metodo Classico base Pinot Nero di ottima qualità.

La degustazione di oggi riguarda perlappunto uno di questi: l' Oltrepo Pavese Metodo Classico Brut  "Premiere" prodotto dall'Azienda Sartieri.

Uve Pinot nero 100%  provenienti da vigneti impiantati negli anni 1980, 1985 e 2010 ; la vendemmia viene effettuata tra l'ultima decade di agosto e la prima di settembre, con una resa media di 90 quintali per ettaro. Appena raccolta, l'uva subisce una pressatura soffice per estrarne soltanto il mosto fiore. La fase di tiraggio avviene nella primavera successiva e l'affinamento in bottiglia dura 36 mesi.

Alla vista giallo paglirino molto scarico con perlage sottile;

al naso non si presenta intenso ma molto elegante, balsamico, con sentori floreali di glicine, agrumati di lime, minerali, erba cipollina, salvia e miele d'acacia.

In bocca è freschissimo, verticale ma nello stesso tempo glicerico e rotondo; coerente con quanto sentito al naso, molto equilibrato e persistente, con un finale caratterizzato dalle componenti floreali e minerali.

Ottimo come aperitivo, ma anche da abbinare a piatti di pesce e carni bianche.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.




sabato 3 agosto 2024

D.O.C. Sicilia Metodo Classico Brut "Arya" - Caruso & Minini

Buo pomeriggio e buon weekend a tutti gli appassionati del fantastico "nettare di Bacco"!

In Italia ormai da anni e in tante zone enologiche i nostri ormai bravissimi produttori di vini sperimentano, con risultati più o meno lusinghieri, la spumantizzazione di diversi vitigni autoctoni.     La degustazione di oggi riguarda proprio uno di questi: il Sicilia D.O.C. Metodo Classico  Brut "Arya" prodotto dalla Cantina Caruso & Minini.

Uve Catarratto in purezza, provenienti da una selezione di vigneti particolarmente vocati alla produzione di uve base spumante, situati in zona collinare dell'areale Marsalese ad un'altitudine compresa tra i 350 e i 400 mt. s.l.m. su suolo calcareo-argilloso ed esposizione nord/nord-ovest; sistema d'allevamento a spalliera con 3.500 ceppi/ha e una resa di uva di circa 80 q/ha. La raccolta avviene manualmente nella prima decade di agosto e, dopo una pigiatura soffice, si procede alla fermentazione in acciaio a temperatura controllata, a cui segue l’affinamento sur lie fino alla presa di spuma e, infine, la rifermentazione in bottiglia con affinamento di almeno 12 mesi sui lieviti.

Alla vista si presenta giallo paglierino abbastanza scarico, con perlage molto fine;

al naso è abbastanza intenso, elegante, minerale, caratterizzato da note agrumate di bergamotto e cedro, floreali di forsizia e speziate zenzero.

In bocca è  fresco, teso, sapido, glicerico, corrispondente al naso, abbastanza persistente, con un finale improntato sulle note agrumate e speziate di pepe bianco.

Da bere come aperitivo o da abbinare a piatti saporiti a base di pesce.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.



domenica 28 luglio 2024

Garda D.O.C. Pinot Grigio "Amphora" 2020 - Corte Quaiara

Buonasera a tutti e buona domenica!

L'Italia è un paese con la fortuna di avere un numero elevatissimo di vitigni autoctoni, onde per cui, personalmente, non non amo particolarmente i vini prodotti in Italia con i cosiddetti vitigni Internazionali, ma come in tutte le cose, ci sono sempre le eccezioni. 

Bene, oggi vi descriverò proprio una di queste:  Garda D.O.C. Pinot Grigio "Amphora" 2020 prodotto da Corte Quaiara del bravissimo Giovanni Montresor.

Pinot Grigio in purezza impiantato sulle colline moreniche di S. Giorgio in salici (Sona) ad un'altitudine di 150 - 250 m.s.l.m., con esposizione Sud-Ovest; terreno calcareo di origine wurmiana e sistema di allevamento a Guyot semplice. Età media delle viti 20 anni e una densità di impianto di circa 6000 viti/ha. Raccolta manuale effettuata all’inizio di Settembre a cui fa seguito una pigiatura soffice dell’uva già diraspata; la fermentazione dura 15-20 giorni a temperatura controllata a 16 gradi con macerazione delle bucce. Poi permane per quasi un anno in anfore e a seguire 8 mesi in bottiglia prima della commercializzazione.

 Alla vista è un colore arancio-ramato, molto luminoso e piacevole da vedere;

al naso non è tanto intenso ma molto intrigante ed elegantissimo, etereo, con sentori minerali in primo piano, a cui seguono quelli floreali di calendula e rosa, frutta tropicale, in particolare mango, agrumi canditi e qualche sottofondo speziato.

In bocca è freschissimo, sapido, glicerico, coerente con quanto sentito al naso, arricchito da note agrumate di mandarino, arancia sanguinella e pompelmo rosa; dopo un leggero calo in centro bocca, si "rieleva" diventando molto persistente, con un finale improntato sulla freschezza degli agrumi e sulla componente minerale.

Chapeau Giovanni, gran buon bicchiere!

Abbinamenti? Sicuramente con un bel baccalà alla Vicentina, oppure godetevelo prima di pranzo-cena.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.