sabato 22 febbraio 2025

Vermouth di Torino I.G.P. bianco - Borgo Isolabella della Croce

Buonasera e buon weekend a tutti gli affezionati lettori di VinoDegustando!

La degustazione di oggi esce dagli schemi di questo blog, perché tratteremo un prodotto che sì è un vino, ma che del vino ha poco: stiamo parlando del Vermouth di Torino I.G.P. bianco prodotto da  Borgo Isolabella della Croce, situata in quel di Loazzolo in provincia di Asti.

Essendo un Vermouth di Torino IGP, ha tra le sue spezie ha anche l'Artemisia coltivata in Piemonte; il concetto è quello di aromatizzare con estratti di erbe un vino che è stato precedentemente alcolizzato e zuccherato. La base è composta da Canelli DOCG Moscato e Cortese a cui vengono aggiunte 21 essenze differenti. Tra le spezie utilizzate c’è il coriandolo, la galanga e il sambuco, oltre a noce moscata, maggiorana e vaniglia. Gran parte degli estratti vengono prodotti direttamente dall'Azienda, partendo dalle spezie.

Alla vista si presenta color giallo oro, luminoso e brillante;

alla naso è intenso, elegantissimo, con sentori agrumati di scorza di cedro e polpa di pompelmo rosa in primo piano, accompagnati da abbondanti sentori di erbe officinali, bacche di ginepro, genziana, radice di liquirizia e in generale tanta, tanta balsamicità.

In bocca è freschissimo, sapido, teso ma allo stesso tempo morbido e rotondo alle papille; corrispondente a quanto sentito al naso, lunghissimo, col finale leggermente abboccato, improntato sulla balsamicità, le note agrumate e un accenno speziato di zenzero.

Fantastico! Non sono amante di questa tipologia di vini, che tra l'altro uso chiamarli "vini falsi", ma in questo caso mi devo assolutamente ricredere.

Da tradizione si beve come aperitivo, ma è talmente buono, che io me lo gusto in "meditazione" prima di pranzo.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


domenica 16 febbraio 2025

Alta Langa Brut 2019 - Cantina Pasquale Pelissero

Buongiorno e buona domenica! 

Cari appassionati, per il vino di oggi ci rechiamo in una delle zone vitivinicole considerata tra le migliori del nostro bellissimo Paese: siamo nelle Langhe e precisamente in quel di Neive (CN) e vi parlerò dell'Alta Langa Brut 2019 prodotto dalla Cantina di Pasquale Pelissero.

Blend costituito per un 70% da Pinot Nero e il restante 30% da Chardonnay, le cui uve provengono da un piccolo vigneto di 1 ha di 20 anni, allevato con potatura a Guyot, situato ad un'altitudine di circa 400 mt slm, con esposizione sud-est e terreno marnoso-calcareo con 6500 ceppi/ha. 

Le uve, una volta giunte in cantina vengono pressate sofficemente per poi procedere con una fermentazione alcolica a temperatura controllata; a Maggio il vino poi viene imbottigliato per procedere con la rifermentazione con Metodo Classico e vi permane sui lieviti per almeno 30 mesi prima della sboccatura e della sua commercializzazione.

Come si presenta:

Alla vista è paglierino-dorato carico, con perlage molto fine;

il naso è intenso, balsamico, con note floreali di ginestra e di forsizia in primo piano, poi fruttate di pesca tabacchiera, a seguire agrumate di cedro e speziate di pepe bianco.

In bocca è fresco, sapido, glicerico, corrispondente al naso, molto persistente, con finale caratterizzato dalle note floreali e quelle speziate.

Ottimo!

Da gustare come aperitivo o con piatti di pesce.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.




domenica 9 febbraio 2025

Metodo Classico Pinot Nero Extra Brut "Note d'Agosto" - Alessio Brandolini

Buona domenica a tuttii lettori di VinoDegustando!

Per la degustazione di oggi andiamo in Oltrepo Pavese e per l'esattezza in quel di San Damiano al Colle, quasi al confine con la provincia di Piacenza, dal simpatico e caro amico Alessio Brandolini, per assaggiare il Metodo Classico Pinot Nero Extra Brut "Note d'Agosto".

Pinot Nero al 100%, le cui uve provengono da un vigneto situato su colline esposte al sole ad un'altezza di 300 s.l.m., impiantato su terreno calcareo-argilloso e allevato a spalliera con potatura a Guyot.

Viene prodotto esclusivamente in annate favorevoli e le uve vengono raccolte manualmente in cassette da 18 kg e viene tenuta solo la prima spremitura. Dopo una breve macerazione di 3/4 ore sulle bucce in modo da avere il colore rosato tipico, il vino rimane sulle fecce fini prima del tiraggio. Le bottiglie accatastate restano a contatto con i lieviti per 36 mesi prima del “remouage, poi vengono sboccate e dosate solo con lo stesso vino.

Alla vista è rosa antico che tende alla buccia di cipolla, con catenelle di sottili bollicine; 

alla naso è abbastanza intenso, elegantissimo, balsamico, con profumi di piccoli frutti rossi, quali fragolina di bosco e ribes, agrumati di clementina e pompelmo rosa, floreali di calendula e forsizia, speziati di pepe bianco e tanta mineralità, tra cui un accenno di mela Red Delicius leggermente ossidata.

In bocca è  freschissimo, sapido, teso e verticale, con un'importante apporto glicerico che lo rende rotondo e pieno; equilibrato, corrispondente al naso, con un finale agrumato-minerale molto lungo.

Complimenti Alessio, tanta roba!

Da bere come aperitivo o da abbinare ad antipasti, piatti di pesce ricchi di sapore, come ad esempio una bella cernia al forno con patate e olive.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.


domenica 2 febbraio 2025

Trentodoc "Rossi Rege" 2019 - cantina Zenhof di Giacomo Rossi

Buona domenica amici enonauti!

Oggi vi descriverò un vino assaggiato durante la manifestazione FIVI 2024, che si è svolta presso la bella struttura di BolognaFiere dal 23 al 25 Novembre: sto parlando del Trentodoc "Rossi Rege" 2019 prodotto cantina Zenhof di Giacomo Rossi, situata a Roverè della Luna (TN).

Uvaggio 80% Pinot Nero e il restante 20% Chardonnay, le cui uve provengono da vigneti di 30-40 anni adagiati sulle colline soprastanti la valle dell’Adige e del Leno, impiantati su terreno con matrice calcarea, tessitura media, ciottoloso, permeabile, allevati a pergola semplice trentina. Densità d'impianto 4.500 ceppi/ha e resa d'uva 2,5 kg a pianta. La vendemmia del 2019 è avvenuta manualmente la prima decade di Settembre; dopo la raccolta le uve vengono fatte riposare una notte in celle frigo alla temperatura di 4°C. Dopodiché vengono soffice pressate a grappoli interi. Alla fermentazione alcolica in acciaio a temperatura controllata segue la fermentazione malolattica, per conferire dolcezza e cremosità. L'affinamento in bottiglia sui lieviti dura 32 mesi.

Ma ora vediamo com'è:

Alla vista si presenta pagliarino pallido con riflessi dorati, con catenelle continue di fini bollicine;

al naso non è tanto intenso ma molto elegante, caratterizzato in primis dalla balsamicità e mineralità, a seguire note floreali di glicine e biancospino, agrumate di lime e bergamotto e speziate di pepe bianco. 

In bocca è freschissimo e sapido, verticale, corrispondente al naso, come un apporto glicerico che lo rende rotondo e cremoso alle papille; molto persistente, con finale floreale-speziato-agrumato.

Gran bello spumante! Complimenti al produttore!

Buone degustazioni a tutti!

D.B.