sabato 19 ottobre 2024

Amarone della Valpolicella D.O.C.G. Classico 2011 - Gerardo Cesari

Buon week end a tutti gli eno-appassionati!

La degustazione di oggi riguarda una delle Denominazioni più conosciute e blasonate dell'enologia Italiana: L'Amarone D.O.C.G. Classico e in questo specifico caso, l'annata 2011 della Gerardo Cesari s.p.a.

Ottenuto da uve delle varietà Corvina, Rondinella e Molinara, provenienti da vigneti situati nei comuni di Negrar, Marano di Valpolicella, Sant'Ambrogio, Fumane e San Pietro in Cariano. Le uve dopo la raccolta vengono appassite accuratamente sui graticci fino a metà gennaio, dopodichè vengono pigiate per subire tutto il processo di vinificazione;  l'invecchiamento avviene in botti grandi di rovere per terminare l'affinamento di alcuni anni in bottiglia. 

Alla vista si presenta granato carico con unghia tendente all'aranciato.

Al naso è intenso, abbastanza elegante, con sentori di frutti neri molto maturi, quali ciliegia Ferrovia, mora, mirtillo, prugna disidratata, speziati di pepe nero, terrose di foglie bagnate e qualche leggerissima percezione di bacche di sambuco; con la rotazione fuoriesce maggiormente una nota animale non tanto pulita, che prima rimaneva in "sottofondo".

In bocca è sapido, abbastanza fresco, con nota alcolica piuttosto spiccata che lo rende poco armonico; tannino potente ma ben integrato e setoso. Abbastanza persistente, con un finale di china e caramella alle erbe.

Può accompagnare piatti di carne rossa e cacciagione.

E' una bottiglia che mi è  stata regalata qualche anno fa e che per i miei gusti, diciamo...........
non correrei in enoteca ad acquistarla.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.

domenica 13 ottobre 2024

Bonarda dell'Oltrepo Pavese D.O.C. Vivace "Il Cassino" 2023 - Alessio Brandolini

Buona domenica a tutti!

Oggi vi presenterò un altro dei vini "base" dell'Azienda dell'amico Alessio Brandolini, con sede nell' Oltrepo Pavese e precisamente in Contrada Boffalora a San Damiano al Colle (PV).

Questo vino viene prodotto in vigneti impiantati nei comuni di San Damiano al Colle e Montù Beccaria su colline esposte al sole ad un'altezza compresa tra i 250 e i 300 s.l.m.

Dopo la pigiatura, viene effettuata una macerazione della durata di diversi giorni, poi il vino viene lasciato a maturare per alcuni mesi in vasche d’acciaio e quindi imbottigliato.

Alla vista è rosso violaceo molto intenso e "impenetrabile", con una spuma abbastanza abbondante appena versato, che svanisce dopo una ventina di secondi;

al naso è molto intenso, abbastanza elegante, con un'esplosione di profumi che iniziano con i piccoli frutti neri quali mirtillo, mora, gelso e ciliegia Bigarrau, note speziate di pepe nero, noce moscata,  chiodi di garofano e un accenno di rabarbaro, floreali di viola e poutpurri di fiori secchi.

In bocca è freschissimo, sapido, con la "vivacità" che lo rende beverino e delicato, corpo abbastanza esile come logico in questa tipologia di vini, abbastanza persistente, col finale caratterizzato dalle note floreali e da balsamicità.

Vogliamo trovargli un difetto? La tipologia del tappo; Alessio, meglio un tappo stelvin!

Che dire....... si tratta di un vino "base" e io per di più non sono amante dei rossi vivaci, nonostante ciò  me ne sono versato un secondo bicchiere!😉

Buone degustazioni a tutti!

D.B.