venerdì 23 agosto 2024

Colli Tortonesi D.O.C. Timorasso "Cavallina" 2021 - Claudio Mariotto

Buongiorno e per chi è ancora in vacanza o in procinto di partire, buone vacanze!

La degustazione di oggi verte su una Denominazione che io amo tantissimo; si tratta di un vino che ha la fortuna di essere ottenuto da un vitigno che, a mio modestissimo parere, permette di ottenere il miglior vino bianco Italiano, tra l'altro donandogli anche lunga vita: stiamo parlando del Timorasso e in particolare quello di oggi è il Colli Tortonesi D.O.C. Timorasso "Cavallina" 2021 prodotto dal bravissimo vignaiolo Claudio Mariotto.

Per chi non conoscesse la zona, i Colli Tortonesi sono ubicati in una area del basso Piemonte, ad Est/ Sud-Est di Alessandria e molto vicini sia alla Lombardia, in particolare all'Oltrpo Pavese, che alla Liguria.

Ma veniamo al vino di oggi: Timorasso in purezza le cui uve provengono da vigneti impiantati in suolo calcareo-argilloso con potatura Guyot; i vigneti sono coltivati senza l’utilizzo di concimi chimici, nè diserbanti, nè prodotti sistemici. La vendemmia è manuale e avviene a fine Settembre e quando le uve giungono in cantina subiscono una lenta e soffice pressatura; la fermentazione è spontanea e viene termocontrollata. Dopodichè rimane un anno sulle fecce nobili in vasche d’acciaio con leggeri battonage e almeno 12 mesi in bottiglia.

Alla vista si presenta di un bellissimo giallo-oro carico.

Al naso è  ampio, intenso ed elegantissimo, caratterizzato da una molteplicità di profumi; si apre con tantissima balsamicità e un accenno iniziale di sentori minerali, prosegue con note agrumate di buccia di cedro, floreali di forsizia e camomilla, speziate di pepe bianco e zenzero e per finire fruttate di litchi, maracuja e ribes bianco.

In bocca è freschissimo, sapido, glicerico, materico, verticale e teso; equilibrato, corrispondente a quanto percepito al naso, con una grande preponderanza per la balsamicità e le note agrumate, con
un freschissimo e interminabile finale.

Da abbinare al baccalà alla vicentina, o con piatti di pesce molto saporiti e grassi; io comunque preferisco gustarmelo "da solo" senza nessun abbinamento.......troppo buono!!!

Chapeau Claudio! Non ti smentisci mai!

Buone degustazioni a tutti!


D.B.


sabato 10 agosto 2024

Oltrepo Pavese Metodo Classico Brut "Premiere" - Sartieri

Buonasera e buon we a tutti gli enoappassionati e ai lettori di VinoDegustando!

In Italia, tra le zone più vocate per la coltivazione del Pinot Nero, specialmente da spumantizzazione, c'è sicuramente l'Oltrepo Pavese; "chiacchierato" e conosciuto nel passato come zona da vini "dozzinali", oggi ormai la gran parte dei Produttori di questo areale, ha scelto la strada della qualità e discapito della quantità. Tra l'altro, come dicevamo prima, per le condizioni pedoclimatiche della zona, troviamo diversi Spumanti Metodo Classico base Pinot Nero di ottima qualità.

La degustazione di oggi riguarda perlappunto uno di questi: l' Oltrepo Pavese Metodo Classico Brut  "Premiere" prodotto dall'Azienda Sartieri.

Uve Pinot nero 100%  provenienti da vigneti impiantati negli anni 1980, 1985 e 2010 ; la vendemmia viene effettuata tra l'ultima decade di agosto e la prima di settembre, con una resa media di 90 quintali per ettaro. Appena raccolta, l'uva subisce una pressatura soffice per estrarne soltanto il mosto fiore. La fase di tiraggio avviene nella primavera successiva e l'affinamento in bottiglia dura 36 mesi.

Alla vista giallo paglirino molto scarico con perlage sottile;

al naso non si presenta intenso ma molto elegante, balsamico, con sentori floreali di glicine, agrumati di lime, minerali, erba cipollina, salvia e miele d'acacia.

In bocca è freschissimo, verticale ma nello stesso tempo glicerico e rotondo; coerente con quanto sentito al naso, molto equilibrato e persistente, con un finale caratterizzato dalle componenti floreali e minerali.

Ottimo come aperitivo, ma anche da abbinare a piatti di pesce e carni bianche.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.




sabato 3 agosto 2024

D.O.C. Sicilia Metodo Classico Brut "Arya" - Caruso & Minini

Buo pomeriggio e buon weekend a tutti gli appassionati del fantastico "nettare di Bacco"!

In Italia ormai da anni e in tante zone enologiche i nostri ormai bravissimi produttori di vini sperimentano, con risultati più o meno lusinghieri, la spumantizzazione di diversi vitigni autoctoni.     La degustazione di oggi riguarda proprio uno di questi: il Sicilia D.O.C. Metodo Classico  Brut "Arya" prodotto dalla Cantina Caruso & Minini.

Uve Catarratto in purezza, provenienti da una selezione di vigneti particolarmente vocati alla produzione di uve base spumante, situati in zona collinare dell'areale Marsalese ad un'altitudine compresa tra i 350 e i 400 mt. s.l.m. su suolo calcareo-argilloso ed esposizione nord/nord-ovest; sistema d'allevamento a spalliera con 3.500 ceppi/ha e una resa di uva di circa 80 q/ha. La raccolta avviene manualmente nella prima decade di agosto e, dopo una pigiatura soffice, si procede alla fermentazione in acciaio a temperatura controllata, a cui segue l’affinamento sur lie fino alla presa di spuma e, infine, la rifermentazione in bottiglia con affinamento di almeno 12 mesi sui lieviti.

Alla vista si presenta giallo paglierino abbastanza scarico, con perlage molto fine;

al naso è abbastanza intenso, elegante, minerale, caratterizzato da note agrumate di bergamotto e cedro, floreali di forsizia e speziate zenzero.

In bocca è  fresco, teso, sapido, glicerico, corrispondente al naso, abbastanza persistente, con un finale improntato sulle note agrumate e speziate di pepe bianco.

Da bere come aperitivo o da abbinare a piatti saporiti a base di pesce.

Buone degustazioni a tutti!

D.B.